Capitolo 30

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Michele pov's

Mamma mia, Lucia era identica a sua madre, ma aveva preso il colore dei capelli dal padre, così come il taglio degli occhi.
Entrambi i genitori della ragazza avevano avuto una strana reazione quando mi avevano visto per la prima volta. Pensai che forse loro ricordavano meglio di me e Lucia dove effettivamente ci eravamo già incontrati.

Comunque poi andammo in una stanza dove c'era una luce soffusa e al centro un pianoforte bellissimo. Sotto al pianoforte c'era un tappeto morbido che dava un senso di calore alla stanza, e sopra allo strumento c'era una lampada che illuminava la tastiera e lo spartito scritto a mano che era poggiato sul leggio.
Dietro le spalle di Sara (che si era seduta difronte al pianoforte) c'era una finestra ampia e con delle belle tende bianche.
Sara stette un attimo seduta di fronte al pianoforte, come se stesse pensando a cosa fare, poi prese a suonare il brano che ascoltavo da sempre con una leggerezza quasi magica.
Lucia mi fece sedere accanto a lei su un divanetto che stava dalla parte opposta della stanza. Anche suo padre stette lì ad ascoltare, ma mi parve come se mi stesse fissando.

Quando Sara finì di suonare, il mio cuore stava battendo ad un ritmo velocissimo ed ero quasi in estasi. Non ricordavo di aver mai sentito questo pezzo suonato da vivo, e mi fece crescere un emozione nel cuore, che non provavo da molto tempo.
Rimanemmo tutti in un religioso silenzio per alcuni secondi che mi sembravano eterni, mentre vedevo negli occhi di Sara, la sua mente che lavorava frenetica, come per ricordare qualcosa di lontano nel passato.
Poi fu come se si fosse ricordata una pietanza sui fornelli e si alzò senza dire una parola, andando verso la soffitta, seguita a ruota da suo marito.
Lucia invece sembrò non dare peso a questa cosa, ma prese l'arpa e mi disse: "Vuoi sentirla così?"
"Volentieri" risposi io ancora assorto nei miei pensieri.
Ascoltai quel suono dolce che mi cullava e chiusi gli occhi.

Il volto di una donna giovane, riccia, con gli occhiali rotondi e le mani grandi apparve di fronte e mi stava coccolando come una madre, nel mentre canticchiava la melodia che stavo sentendo suonata dall'arpa di sua figlia.

Mia sorella.

Spazio autrice:

Hey, come state?
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e spero anche che sia stato abbastanza chiaro. In caso, non esitate a pormi delle domande nei commenti.
Eh nulla, lasciate una stellina e/o un commento se vi va.
SI ACCETTANO ANCHE CRITICHE COSTRUTTIVE!!
A venerdì con il prossimo capitolo.
Bye💕
Sara

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