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(KILLUA TI AMO, spoiler: questo capitolo è un po' corto ma serviva a me per far andare avanti la storia, quindi mi dispiace se è corto.. :(   )

*y/n pov*
mentre camminavamo ci venne in mente un'idea.
<<ma vi siete resi conto che la mamma ci trova sempre? ogni volta che qualcuno si perde è in grado di trovarci>> disse emma camminando davanti a noi.
io annuii e guardai gli altri due che erano accanto a me.
<<in verità non ci ho mai fatto caso>> dissi io sinceramente.
<<insomma, pensavo solo che fosse brava a nascondino>> continuai la mia frase.
<< però è vero, ci ha sempre trovati, in qualsiasi posto noi eravamo nascosti>> disse norman guardandomi.
io annuii di nuovo e lo guardai negli occhi, quei dannati occhi, che ti fanno venire voglia di perderti in essi.
ma subito distolsi lo sguardo diventando rossa.
poi con la coda dell'occhio notai che le guance di norman erano leggermente colorate di rosso.
e io sorrisi, sorrisi per il fatto di averlo fatto imbarazzare un pochino.
dopo quella scena, ray, che vide tutto, parlò.
<<hey piccioncini, stiamo parlando del fatto che la mamma riesca sempre a trovarci, mica stiamo organizzando una cena romantica per voi due>> disse ray guardandoci e dopo la sua affermazione emma si girò incuriosita.
<<ray! ma che cosa dici?>> dissi io guardandolo, cercando di non scontrarmi con lo sguardo di norman.
nel mentre quest'ultimo era diventato rossissimo.
ma perche questa reazione? cioè non ci ""conoscevamo"" da molto e poi non potrei mai piacerli.
<<infatti noi non stavamo organizzando una cena romantica>> disse norman mettendosi davanti a ray e lo disse con tanta sicurezza che non sembrava essere imbarazzato.
in tutto questo emma rideva.
<<dai su muoviamoci che la mamma sennò ci viene a cercare>> disse sempre emma ridendo per quella scena buffa.
poi iniziammo ad incamminarci.
e appena arrivati notammo che erano tutti in cerchio.
c'era un bambino che piangeva dicendo che non riusciva più a trovare un'altra bambina (scusate non ricordo i nomi ehehe) così la mamma prese il suo orologio, lo guardò e poi sorrise.
<<non preoccuparti mio caro, adesso arrivo>> disse la mamma andando verso il bosco(?).
poco dopo arrivò con una persona in braccio e così la mostrò a tutti, dicendo che stava bene e che si era solo addormentata
"dev'esserci qualcosa che può far si che lei ci trovi sempre, è impossibile che sappia dove siamo" pensai.
dopo un po' che i bambini avevano osservato la bambina addormentata, camminarono davanti a noi insieme alla mamma che, con un sorriso soddisfatto piano piano ci superava.
noi sorridevamo, tutti e quattro o forse solo io, norman e emma, questo non lo posso sapere.
<<è quel orologio>> dissi io cambiando totalmente espressione.
<<cosa intendi?>> mi chiese emma.
<<sai il discorso di prima? ecco, è grazie a quel "orologio" che ci trova>> risposi alla domanda di emma.
tutti e tre mi guardarono come se avessero appena visto un fantasma.
<<ci stavo pensando anche io in verità>> disse norman prendendosi il mento con due dita e pensando.
<<ci devono essere delle... trasmittenti (si chiamavano cosi?) è solo che non sappiamo dove>> continuò la sua frase.
mi si illuminarono gli occhi.
aveva proprio ragione! <<norman! hai proprio ragione! il problema è sapere dove si possano trovare queste trasmittenti>> dissi io sorridendo a norman.
lui ricambiò il sorriso e arrossì un po' per il complimento che gli avevo fatto.
così poi entrammo insieme agli altri in casa.
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ECCOMI TORNATA!! SIETE FELICI? scusate se questo capitolo fa un po' schifo e so anche che ho invertito questo capitolo con quello precedente però va bene dai.
e adesso vi auguro buona giornata!

𝐭𝐢 𝐚𝐦𝐨 // NormanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora