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*y/n pov*
stavo andando in biblioteca quando qualcuno mi fermò.
era buio quindi non potevo vedere molto e poi, avevo solo una lanterna(?) che non faceva neanche tanta luce.
<<dove stai andando?>> disse ray prendendomi il polso.
<<AAAH!>> stavo urlando dallo spavento quando lui mi tappò la bocca.
<<ma sei scema? cosa ti urli?>> disse sempre lui girandomi dalla sua parte.
<<ma porca miseria ray, mi hai fatto prendere un infarto!>> dissi io togliendo la sua mano dalla mia bocca.
<<poi tu cosa ci fai qui?>> dissi io continuando a parlare ad alta voce.
<<potrei fare la stessa domanda a te>> disse lui fiero di se.
io dissi che dovevo incontrare norman in biblioteca.
lui fece un sorrisetto strano. 
<<ecco perche norman si era alzato prima e comunque ti accompagno>> disse ray prendendomi la mano e trascinandomi in biblioteca.
là c'era norman ad aspettarmi con un libro in mano.
<<norman da quanto è che aspetti?>> dissi io ancora con la mano in quella di ray, visto che mi ha trascinato fino a lì e voleva non toglierla.
magari.. è proprio norman "quella" persona, quella che ray doveva far capire che io gli piaccio.. no impossibile, come potrei mai piacere a lui..
ma è possibile.. perche comunque quel giorno c'era solo lui.. e norman continuava a guardarlo male..
non è che piaccio veramente a lui?
poi ray continua a tenermi la mano anche davanti a norman.
quindi è proprio lui quella persona.
a quel pensiero arrossii subito e poi guardai norman negli occhi.
stava guardando le nostre mani.
a quel punto cercai di staccare la mia mano dalla sua ma non ci riuscivo, la sua stretta era troppo forte.
poi ray si avvicinò al mio orecchio e sussurrò queste esatte parole:
<<come hai intuito, è lui quella persona e questa sarà l'ultima volta che farò una cosa del genere, quindi non preoccuparti, adesso mollerò la presa>> (no, non sta diventando una ray x reader) disse lui sussurrando, non facendosi sentire dall'altra persona che era in quella stanza, e poi, come aveva detto, mollò la presa per poi andarsene.
io spalancai gli occhi.. avevo ragione, quindi io piaccio a norman? questa cosa mi rassicura un pochettino.
perche anche io sto iniziando a dubitare dei miei sentimenti nei suoi confronti ma non credo che sia una cosa molto forte perche comunque non riesco a vederlo più di un migliore amico.
sono felice che lui provi qualcosa per me ma.. io non provo lo stesso.

coscienza: scusami ma che problemi hai?

y/n: e tu spunti proprio adesso?

coscienza: si ve, mi sembra normale e scusa poi, non dire cavolate, si vede lontanissimo che sei cotta di norman.

y/n: ma cosa dici non è vero.

coscienza: nooo parla quella che arrossisce ogni volta che lui fa qualcosa tipo abbracciarti, guardarti negli occhi, prenderti per mano- vuoi che ti elenchi altre cose?

y/n: no grazie, sto apposto così.

coscienza: sei sicura? cioè magari adesso posso aiutart-

y/n: no, tu non aiuti mai e adesso ti prego vattene che questo non è un bel momento per litigare con te.

coscienza: okok.. ci vediamo tra poco ciao!

in che senso tra poco? va bene non è il tempo di pensarci adesso.
nel mentre che avevo appena finito di parlare con la mia coscienza, mi avvicinai a norman e gli presi il libro che aveva tra le mani.
<<Ray lo fa apposta vero?>> disse norman guardandomi negli occhi.
<<pensa che io sia geloso, ma non ho motivo di esserlo>> disse lui continuando a guardarmi.
però dalla sua reazione prima, potevo solo dire l'incontrario.
<<comunque.. cosa stai leggendo?>> dissi io sfogliando il libro che aveva prima lui.
un libro sul...mondo esterno? aspetta.. questo è il libro che ho letto io! quel giorno che la mamma ci aveva chiamati a fare dei lavori.
<<secondo me questo libro dice tante cavolate>> dissi io passando da guardare il libro a guardare lui.
<<già.. lo credo anche io.. ma comunque non siamo qui a parlare di questo.>> disse lui diventando serio tutto ad un tratto.
<<tu hai detto che la trasmittente si potrebbe trovare in testa vero? è molto probabile, perche così per i bambini è impossibile distruggerle.. quindi anche per noi sarebbe difficile>> disse lui indicandomi di sedermi su una sedia.
io annuii e ascoltavo tutto quello che aveva da dire.
<<soprattutto se sono nel cervello.. ma credo sia impossibile metterle all'interno del, appunto, cervello..>> io continuavo ad annuire a tutto quello che diceva.
<<sai, io non ho mai detto che possano essere all'interno del cervello, perche anche io la penso così.. forse avete solo frainteso quello che avevo detto>> dissi io alzando un dito.
<<magari o nel collo, o in altre parti come la testa, l'orecchio e gli occhi, ma anche se negli occhi è impossibile perché ci sarebbe rischio di rovinare la vista, quindi io butterei via quella ipotesi>> dissi io sorridendo, fiera di quello che avevo appena detto (ragazzi sto completamente inventando non so manco io quello che ho scritto ehehe)
e continuammo a parlare della trasmittente per un bel po' fino a quando lui non disse una cosa.
<<y/n..>> disse norman guardandomi negli occhi.
quello sguardo, mi piaceva tantissimo, soprattutto i suoi occhi, erano qualcosa di magnifico.
poi una sensazione allo stomaco di fece sentire, come se mille farfalle svolazzassero(?) di qua e di là all'interno del mio stomaco.
<<ti posso mostrare una cosa? particolarmente mi piace tanto quindi.. credo che piaccia anche a te>> disse norman continuando la frase di prima.
<<certo>> dopo la mia conferma, lui si alzò e mi fece segno di alzarmi, così poi mi prese per la mano e mi portò fuori.
la mia mano era intrecciata con la sua.
eravamo nel mezzo del giardino, vicino all'albero di Ray.
<<guarda su>> disse lui.
io obbedii e poi vidi uno spettacolo.
tantissime stelle erano in cielo.
erano semplicemente.. bellissime.
<<io- non ho mai visto qualcosa di più bello>> dissi io sorridendo al cielo.
lui mi stava guardando, e lo so benissimo perche potevo sentire il suo sguardo su di me.
<<già..>> disse lui ricambiando il mio sorriso, in fondo sapeva che quel mio sorriso, era per lui.
(che poeta che sono :3)
poi a sua sorpresa, mi distesi per terra continuando a guardare le stelle.
veramente, non ho parole per descriverle, erano, come ho già detto, bellissime.
poi mi guardò e si distese anche lui.
adesso tutti e due stavamo guardando le stelle.
ci fu un po' di silenzio ma non era per niente imbarazzante, anzi era piacevole in un certo senso.
<<senti y/n..>> disse norman girandosi dalla mia parte.
<<perche pensi di essere inutile?.. ci hai aiutato varie volte>> disse lui continuando la frase di prima.
<<l'ho pensato solo in quel momento, visto che non vi avevo aiutato molto fino a l'altro ieri, quindi non preoccuparti per me, sto bene>> dissi con sincerità.
poi anche io mi girai dalla sua parte e gli sorrisi, un sorriso a occhi chiusi.
<<va bene allora..>> disse lui ricambiando il mio sorriso.
e poi ci fu silenzio.
tutti e due che ci guardavamo negli occhi.
poi, dopo un bel po' di tempo che era passato, decidemmo di rientrare.
quindi andammo tutti e due nei rispettivi letti.
poi.. la mattina arrivò.
ci eravamo tutti appena svegliati e la prima cosa che vedemmo(credo, non so scrivere) fu..
<<questa bambina è Carol, la vostra nuova sorellina e lei invece.. è sorella Krone, è venuta qui per aiutarmi>> disse la mamma con una bambina in braccio.
io, e credo anche i miei tre migliori amici, mi pietrificai.
quindi avevo.. ragione?
sia per il fatto che la mamma doveva guadagnare tempo, sia per il fatto che gli adulti sarebbero aumentati, anche se avevo scartato quella ipotesi.
tutti e quattro stavamo pensando la stessa cosa. 
"ci ha scoperti"
però ci siamo cascati tutti, in fondo la nostra attenzione era solo per due cose, la trasmittente e fare attenzione al fatto che la nostra espressione potesse tradirci.
ed era quello che stavamo facendo adesso.
la nostra espressione ci stava tradendo.
eravamo tutti e quattro scioccati.
i nemici erano aumentati e questo significa che c'è un'altro muro da scavalcare.
non possiamo arrenderci.
anche se la fuga si è fatta più difficile.
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se riesco oggi farò due capitoli, spero vi sia piaciuto questo anche se è un po' strano.
ciauuu











𝐭𝐢 𝐚𝐦𝐨 // NormanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora