9 - Proteggersi

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Prendiamoci un momento per godere della bellissima Presidente, realizzata da Random__Fujoshi.
È una divinità. Nella mia trinità personale ci sono Presidente, Karl e il gatto della shin soukoku.

Così la notte passò, tra sonni pesanti e pensieri che impedivano il sonno.
Il giorno dopo, Fyodor non aveva sentito la sveglia, infatti tra meno di venti minuti sarebbe cominciata scuola e lui era ancora nel letto, con un mal di testa allucinante e dei piccoli capogiri.

Strano, Nikolai non lo aveva svegliato.

Quando scese al piano di sotto, convinto di trovare già la colazione pronta, si rese amaramente conto che non c'era niente sul tavolo.
Doppiamente strano, quando si svegliava tardi Nikolai gli preparava sempre qualcosa.

Sentendo dei rumori al piano di sopra capì che l'albino era in bagno, quindi semplicemente prese una mela dal frigo e tornò in camera sua per mettersi la divisa scolastica.

Fyodor non era un tipo che stava ore a prepararsi, anzi, con risultati un po' disastrosi poteva metterci anche dieci minuti.
Come in questo caso.
Quando ebbe finito, uscì con lo zaino in spalla e incrociò subito Nikolai.

«Buongiorno Dos-kun» disse lui sorridendogli leggermente.

«Buongiorno...»

Dopo la risposta del corvino, il più alto si avviò tempestivamente verso scuola, seguito a ruota da lui, rimasto interdetto.

Cosa aveva oggi quel clown?
C'era sicuramente qualcosa che non andava. Ma cosa?
La sera precedente gli sembrava che si stesse divertendo...
Che Fyodor avesse fatto qualcosa che lo aveva infastidito mentre era ubriaco?

«Nikolai... Come ti senti?»Chiese poi il corvino osservandolo con i suoi occhi violetti.
L'altro ricambiò un attimo lo sguardo, poi tornò a guardare avanti.
«Tutto bene. Tu però non hai una bella cera»

«Già» rispose distrattamente il più basso.
Perché Nikolai non canticchiava o saltellava da tutte le parti?
Perché non lo guardava?
Sembrava più spento, assente, privo di energie.
Potevano essere gli effetti della sera precedente ma no, Nikolai era pimpante anche dopo ore e ore di insonnia.
Fyodor meditò un attimo sul da farsi, poi con cautela si avvicinò di più a lui e si avvinghiò con movimenti fluidi e pacati al suo braccio, ottenendo una veloce occhiata.
Era una cosa che il corvino era solito fare quando voleva far sapere all'altro che era disposto a scusarsi.
Non sapeva per cosa, ma era disposto a farlo.
«Non sono arrabbiato con te Dos-kun, tranquillo» gli sorrise lui accarezzandogli il braccio, facendo allentare la presa al più basso, che ancora una volta era rimasto sorpreso.
Repentinamente l'albino approfittò della debolezza dell'altro per sfilare il braccio dalla sua presa con un movimento naturale.
Ora Fyodor si stava seriamente preoccupando.
Niko non aveva mai rifiutato di andare a braccetto con lui.
E non gli aveva mai mentito.

«Oh, Sigma-kun, ciao!» Salutò allegramente l'albino, quando all'incrocio i due russi trovarono un Sigma totalmente scapigliato con uno sguardo omicida.
«Oddio è tardissimo, ma dove eravate? Muovetevi dobbiamo correre a scuola»

Detto ciò non lasciò tempo alle repliche che prese entrambi per la manica e li trascinò a passo spedito verso scuola.
Fyodor lanciò un'altra occhiata a Nikolai, che la ricambiò con un sorrisino.
Sembrava un sorriso fatto quasi solo per compiacerlo...
La piccola ma intelligente mente di Fyodor allora cercò di collegare i pezzi, ma evidentemente era passato troppo poco tempo dalla sbronza e la sua testa doleva al minimo pensiero logico.
Sospirò.
Se ne sarebbe occupato dopo.

Sono qui - FyolaiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora