12 - Filosofia portami via

391 27 20
                                    

Le precedenti giornate non erano state affatto semplici per i nostri protagonisti.
A partire dalla questione "Q" fino alla situazione di stallo che si era creata nel rapporto tra Fyodor e Nikolai.
Il primo era infinitamente preoccupato per il suo coinquilino, si chiedeva quale fosse la causa scatenante dei sogni e degli attacchi di panico che si erano fatti più frequenti.
La risposta poteva essere solo una in realtà, ma Fyodor non sapeva come porre rimedio al problema.
In compenso, lui stava... Meglio? Aveva ripreso a mangiare normalmente, anche se non si notava dato il suo metabolismo favolosamente efficiente che gli impediva di avere una corporatura diversa da quella di un grissino.
Il fatto che Nikolai non ricambiasse i suoi sentimenti non lo aveva sconvolto poi più di tanto, in fondo lo sapeva.
La loro relazione era già simile ad un fidanzamento. Poteva accontentarsi si quello.
Inoltre non avrebbe potuto impegnarsi totalmente, dato il fatto che l'intimità fisica di massimo livello (come a volte la chiamava Nikolai) era qualcosa che non teneva ad avere.

Fyodor sobbalzò quando udì un gessetto venire sbattuto con forza sulla cattedra e uno sguardo per nulla benevolo da parte del professore rivolto proprio verso di lui.
Fortunatamente, dopo pochi attimi di silenzio e un paio di sguardi indiscreti da parte dei compagni e il prof riprese a spiegare.
Avrebbe davvero dovuto seguire.
A breve sarebbe stato periodo di esami e con tutto quello che era successo Fyodor era rimasto un po' indietro con lo studio.
Nikolai poteva accontentarsi del solito settanta su cento, ma di certo non il corvino, in perenne competizione con quel fanatico del suicidio di Dazai Osamu.
Comunque Niko era la definizione perfetta del "è intelligente ma non si applica".

Alla fine, Fyodor si decise a seguire davvero le lezioni fino a quando non fu il momento di tornare a casa.

«Dostoevskij, può rimanere un attimo in aula? Devo parlarle di una cosa» questo fu il commento del suo professore di filosofia, Oda Sakunosuke, quando stava per uscire dall'aula accompagnato dai suoi due migliori amici.
Il corvino, confuso, annuì e disse agli altri due che potevano anche non aspettarlo, poi si avvicinò al prof che lo fece sedere su un banco davanti alla cattedra.

«Allora... Prima ho notato che non stavi prestando attenzione e non è la prima volta che succede. Ultimamente mi sembri sempre distratto e come tuo professore sono preoccupato che questo incida non solo nella tua media, ma anche in te. C'è qualcosa che ti preoccupa?»

Il professor Oda non era uno di quei professori cattivi o autoritari, anzi era proprio bravo. Teneva molto ai suoi allievi, in particolare al rivale del corvino, con il quale aveva un rapporto quasi paterno.
A Fyodor piaceva come prof, ma non sarebbe mai andato a raccontargli dei suoi problemi, non avevano tutta quella confidenza.

«È stato un periodo movimentato. Scusi professore, mi impegnerò di più in futuro»
Notando il raggio di sole arancionastro che illuminava il banco, Fyodor guardò un attimo fuori dalla finestra, ricordandosi che quel giorno avevano fatto più ore del normale e che Makoto era probabilmente preoccupata per il ritardo suo e di Nikolai.
Sperò che quest'ultimo di fosse ricordato di mandarle un messaggio.

Il prof si mise più comodo sulla sedia e sembrò scegliere le parole migliori per intavolare un discorso, quando infine, una scintilla di genialità si accese nei suoi occhi azzurri.
«Vedi... Quando ci troviamo di fronte ad un ostacolo che ci sembra insormontabile, tendiamo a scegliere la strada più semplice per ottenere un risultato simile e accontentarci, oppure semplicemente lo ignoriamo fino a quando non ce lo ritroveremo di nuovo davanti e allora proveremo di nuovo ad aggirarlo.
Il problema, Fydor, è che se questo ostacolo è importante per la tua maturazione, dovresti cercare di superarlo, sebbene sia difficile. Sebbene tu debba mettere in difficoltà qualcun altro. Se vuoi che la situazione migliori, devi mettere l'altra persona di fronte alla verità e convincere anche lei a maturare» spiegò l'insegnante, con un'espressione tremendamente seria in volto.

Le tende della classe vennero smosse leggermente dal vento serale, mentre un piccolo moto di sorpresa nasceva nel petto di Fyodor.
Come faceva il professore a sapere perfettamente della sua situazione?
Dazai, si rispose subito.

Le sue intenzioni di non parlare con lui, crollarono poco dopo, pensando che magari un'opinione esterna gli sarebbe stata d'aiuto.
«Ci sono delle cose che lei non sa professore. Delle cose che hanno segnato sia me che Nikolai e che entrambi affrontiamo in maniera differente» rispose Fyodor, incrociando le mani sul banco di legno.

L'altro non fece una piega, semplicemente sospirò.
«So qualcosa della vostra situazione familiare, di quando eravate in Russia. Quando tua madre vi ha iscritti in questa scuola ha dovuto spiegarci perché Nikolai fosse stato adottato da lei in una condizione così speciale. Se devo essere sincero, Dazai mi ha detto cose che non volevo sapere dato che voi due siete miei studenti, ma vedendo questo calo nel tuo rendimento, dovevo parlarti»
Fyodor annuì piano, puntando gli occhi viola in quelli dell'adulto.
«Quanto sa?»
Oda scrollò le spalle.
«So che Nikolai ha perso tutta la sua famiglia quando aveva appena quattordici anni, per questo adesso si nasconde dietro una strana spiegazione sul fatto che i sentimenti sono una sorta di prigione per l'animo umano. Il che è molto profondo e da un lato filosofico potrebbe come non potrebbe avere senso, ma per qualsiasi persona al mondo provare a reprimere i sentimenti è quanto di più difficile e doloroso ci sia. Non gli fa bene»
Fyodor continuò a guardarlo in attesa di un continuo.
«So anche che tu provi dei sentimenti per lui e credimi, non avrei mai voluto saperlo, ma Dazai non sta zitto un attimo... Non so precisamente cosa ti abbia spinto ad andartene da casa di tuo padre tre anni fa e non voglio saperlo, ma so che adesso hai paura di perdere Nikolai, per questo ti accontenti del rapporto che già avete e continui ad alimentare la sua opinione riguardo ai sentimenti. Qui è la mia laurea in psicologia a parlare, il consiglio che ti do è quello di smetterla di dargli corda. Deve andare avanti. Tu lo conosci sicuramente molto più di me, saprai come trattarlo. Ma sei troppo accondiscendente»
Il corvino continuò ad annuire, ascoltando le parole del saggio prof.
«E tu... Non ti fa bene trattenere qualsiasi cosa tu stia trattenendo, un giorno le tue emozioni esploderanno e sarà orribile. Qualsiasi cosa ti impedisca di dire quel che devi, lasciala perdere. Qualsiasi cosa riguardi il passato, la devi lasciar perdere. Fallo, dillo, non è importante. Hai bisogno di sfogarti, si vede»
Se il professore avesse saputo cos'era, che Fyodor non faceva, chissà se ne avrebbe parlato comunque.
Effettivamente si era dimenticato di quello strano istinto durante quei giorni, pieni e ricchi di altre emozioni.

E forse aveva ragione anche su quello, ma Fyodor aveva la fobia, di quel sentimento.
Suo padre ne era caduto pienamente vittima, cosa che terrorizzava il ragazzo dal farlo anche solo una singola volta.
Ebbene si.
Il sentimento che Fyodor tentava di reprimere con tutto se stesso, era solo e soltanto, l'eccitazione.
Dopo la separazione con sua madre, il padre di Fyodor era impazzito. Aveva richiesto ed ottenuto la custodia totale del figlio, impedendo persino alla madre di vederlo. Da allora, in Russia, aveva sempre vissuto nella sua piccola ma grande villetta, ed era stato un inferno.
Non voleva ricordarlo.

«È davvero- complicato, professore. Il mio sfogo ricorderebbe troppo le cose passate in Russia. Proverò a seguire i suoi consigli ma adesso devo proprio andare prima che mia madre si preoccupi»

Il professore provò a dire qualcosa mentre Fyodor si alzava, prendeva la cartella e si dirigeva come una scheggia fuori dall'aula, ma tutto ciò che riuscì a dire, fu:
«Buona fortuna, Fyodor»

A.a.
Buonasera a chiunque sia qui a leggere, scusate l'attesa, è stato un periodo movimentato.
Dovrei anche riprendere a scrivere...
Rip
Spero di riuscire a pubblicare con un minimo di anticipo rispetto ad ora :')
Spero che vada tutto bene nelle vostre vite💖
Goodbye✨

Sono qui - FyolaiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora