"Non se ne parla!"
"Ma padre, mi hai chiesto di scegliere la mia ciurma e l'ho scelta, è l'unica possibilità che abbiamo di batterli, sono i più astuti, i più abili per mare." cercò di farlo ragionare Harry.
Camminavamo per le strade della cittadina, Harry non faticava a tenere il passo del padre che, cercando di mettere fine alla conversazione, stava quasi per cominciare a correre.
"Harry non lo ripeterò di nuovo, tu non salirai su una nave circondato da soli pirati, sono pericolosi, meschini e traviati, potrebbero anche arrivare a...."
Il riccio non aveva intenzione di sentire il padre farneticare su quanto odiasse i pirati, era un odio profondo e radicato che andava oltre la legge contro la pirateria, sembrava essere quasi qualcosa di personale.
"Oh andiamo, credi che non ho abbastanza sangue freddo per tenere a bada qualche pirata?"
"Non travisare le mie parole Harry, ma cosa pensi che succederà quando si ritroveranno ad affrontare gli altri pirati? Te lo dico io figlio mio, aiuteranno loro e tu ti troverai da solo contro un'intera flotta di pirati. Non se ne parla, scegli i tuoi uomini tra la lista che ti ho proposto, non si discute."
Harry sbuffò ma dovette arrendersi all'ovvio, suo padre aveva ragione, lui sarebbe partito in un'impresa fallita in partenza, portarsi dietro dei possibili traditori di certo non avrebbe aiutato. Si fermò e lasciò che il padre proseguisse per la sua strada, perso tra i suoi pensieri ripercorse i suoi passi tornando a casa.
Scese le scale scure delle prigioni, non sapeva per quale motivo ma si sentiva in dovere di dire qualcosa al pirata che domani sarebbe stato giustiziato. Prima che potesse anche solo parlare, una voce lo precedette.
"Non credevo saresti venuto ricciolino, pensavo mi avresti lasciato in pace almeno oggi."
Harry semplicemente non rispose, cosa si può dire in circostanze come quelle, come puoi consolare un uomo già morto, un fantasma? Il riccio in cuor suo sperava che Louis non lo vedesse come l'artefice della sua condanna, che non lo incolpasse per ciò che gli aspettava domani, fosse stato per Harry sarebbe stato libero.
"Mi dispiace riccio, oggi non ho racconti ne leggende, di tutto ciò che ho vissuto non riesco a pensare a nulla. Sai tante volte ho rischiato la vita, in bilico tra la vittoria e la morte, tra il tesoro e la sconfitta e ogni volta mi ripetevo che avrei continuato, che non mi sarei fatto prendere, avrei cercato per sempre quella sensazione inspiegabile, ti senti vivo. Un paradosso, il momento in cui ti sentirai completamente vivo è quando ti ritrovi a salutare la morte. Beh riccio, domani saluterò la morte ma quella puttana riuscirà a prendermi, oh ma Dio uccidimi se vedrai in me la paura."
"Cosa desideri?" fu un sussurro ma Louis lo percepì, riuscì a sentire la voce angosciata di Harry chiedergli il suo ultimo desiderio.
"Tempo, ma non puoi donarmelo." Il pirata sembrò rifletterci. "Alcool, si, rum e una puttana. Tortuga, oh li si che avrei trovato il modo di placare i miei desideri."
La poesia del momento si era rotta, Harry era deluso, non sapeva bene il perché, forse si aspettava che il pirata si aprisse con lui confessandogli i suoi desideri più nascosti, forse non voleva accettare che il suo modo di vedere i pirati era troppo aulico rispetto alla realtà, i forse erano tanti ma un uomo in punto di morte aveva espresso i suoi desideri e Harry non aveva nessun diritto di privagliene.
"Come?" chiede il riccio imbarazzato.
"Come cosa riccio? Parla per l'amor di qualunque cosa sia."
"Come la desideri? Hai delle richieste precise sull'aspetto fisico?" Harry voleva volatilizzarsi, scomparire lontano.
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Legends' keeper || Larry || A short pirate story
FanficPirati, composti di storie e leggende, rozzi, peccatori e affascinanti, Harry, come molti ne era affascinato, anche se avrebbe dovuto combatterli, anche se in cuor suo custodiva un segreto che lo rendeva diverso agli occhi degli altri, agli occhi di...