11. Har

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Il mare era calmo, le vele ampie grazie al vento delicato, il sole alto, loro erano tranquilli.
- Ora che si fa?- chiese Niall spostando lo sguardo tra Louis e Harry.

Il riccio sospirò - Io dovrei tornare a palazzo.

Louis lo osservò bene, se fosse tornato a palazzo non sarebbero potuto stare insieme, Tomlinson era ricercato lì, certo con il favore del principe forse sarebbe stato protetto, ma era pur sempre un pirata, e come tale sarebbe stato visto male da chiunque e in più avrebbe dovuto rinunciare al mare.

Prima che il maggiore potesse parlare intervenne Luke. -Harry nessuno di noi può più mettere piede lì dentro, ormai sanno chi siamo, ci ammazzeranno.

-Devo parlare con mio padre, dirgli la verità e poi potrò allontanarmi per sempre.-

-Harry, tuo padre la verità la conosce, ne è sempre stato consapevole e per quanto ti
voglia bene, non può sopportare di avere un pirata a corte, ti ha dato il comando della spedizione consapevole che non saresti andato a cercare i pirati, non per ammazzarli almeno, quando la ciurma é tornata ha semplicemente avuto la sua conferma.-

Harry scosse la testa. - Devo fargli sapere che sono vivo che sto bene.-

- Scrivi una lettera, la invierai quando arriveremo a Tortuga.-

Solo a quel punto il riccio si ritrovò ad annuire poco convinto.

***
Apollo aveva portato giù il sole, sfiorava piano il mare come ne fosse l'amante, piccoli filamenti rossi frutto dell'unione.

Louis guardava Harry, Harry guardava il mare.
Il riccio si voltò verso il pirata. Sorrise.

-Non guardarmi così, pirata.-

-Come ti starei guardando, principino?- chiese Louis mentre già si avvicinava alla ricerca di contatto con quel corpo angelico.

- Come se fossi una dannata bottiglia di whiskey.-

Gli era affianco, alzò una mano e accarezzò la guancia del minore.

-Oh ma lo sei principino, sei una bottiglia di whiskey per un alcolizzato in astinenza, sei un'illusione in mezzo al deserto, sei un diavolo per il peccatore, e sei carne, sei sesso per me e non mangio da anni, non vengo da anni, Harry.- Quel nome sussurrato già come fosse un gemito. - Ho bisogno di te.-

Il riccio sostenne il suo sguardo e le sue carezze.

-Così volgare.- commentò audace, con alcuna intenzione di mettere a freno la lingua.

-Si, volgare, rozzo, sporco, come un pirata, e ti piace..- ormai gli sussurrava in un orecchio, il respiro di Louis gli solleticava il collo ad ogni parola. - Ti piace da impazzire, Har.- Fece scorrere lo sguardo sul corpo del minore e senza esitazione se lo tirò adosso, erano appoggiati alla scivania, petto contro petto, cuore contro cuore.

Sentivano l'uno il corpo dell'altro, e Dio, era gia abbastanza per Harry, Harry che desiderava quel corpo come se fosse aria.

-Dimostrami quanto hai bisogno di me, Louis.-

-Baciami prima.-

Il riccio fece per avvicinarsi, sfiorò le labbra dell'altro con le proprie, lente, leggere, sofferenza. La tensione era palpabile, ma Harry non si sarebbe arreso, passò la propria lingua a toccare le labbra dell'altro che le schiuse in attesa di un vero bacio che non arrivò, le labbra del minore si spostarono sul suo collo, con voracità lo riempirono di baci, e poi le mani, quelle dannate mani che scorrevano ovuque, se le sentiva adosso Louis e, cazzo, lo stavano facendo impazzire.

Il maggiore si allontanò.

-Mi sa che non hai capito principino, fino a quando non mi bacerai non avrai niente da questo corpo.-

Legends' keeper || Larry || A short pirate storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora