CAPITOLO 2

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"I can resist anything except temptation"

Kaminari fu il primo a svegliarsi quella mattina, o meglio non aveva chiuso occhio per tutta la notte a causa degli incubi di Shinso. Dormire nella stessa camera non aiutava affatto, ma almeno questo gli dava la possibilità di calmare -per quanto possibile- gli incubi del viola. Qualcosa in quel ragazzo lo attirava irrimediabilmente, qualcuno forse lo considerava un mostro per il suo quirk, che si addiceva più a un villan che ad un Hero, ma a lui questo non interessava minimamente, conosceva Shinso e si fidava ciecamente di lui. Pensando questo si era avvicinato al letto del viola e aveva iniziato ad accarezzargli i capelli, sorridendo come un ebete e aspettando che il suo coinquilino, nonché compagno di classe, si svegliasse per dirigersi a scuola e cercare la 1-A, la loro nuova sezione.

Kaminari e Shinso camminavano fianco a fianco verso la scuola sotto lo sguardo attento di tutto il vicinato, ma ormai avevano imparato a non badarci più. Shinso aveva i suoi immancabili auricolari collegati al telefono, ma aveva il volume abbassato in modo da poter ascoltare le parole di Kaminari, che, a differenza sua, sprizzava allegria da tutti i pori anche di mattina presto. All'entrata in classe la situazione non era molto diversa, quei due sembravano come il sole e la luna, ma riuscivano a capirsi meglio di chiunque altro -a volte senza neanche parlarsi- e a supportarsi a vicenda. Kaminari aveva occhi vispi e non riusciva a stare fermo un secondo e come se non bastasse il suo tono di voce era molto squillante, insomma il classico ragazzo a cui piace divertirsi in compagnia e che si fa voler bene da tutti; al contrario Shinso aveva due occhiaie molto marcate, frutto delle notti insonni procurategli dagli incubi, non parlava quasi mai -a meno che non gli si rivolgesse una domanda direttamente- e tendeva ad isolarsi quando era in gruppo, somigliava quasi al tipico ragazzo freddo e scontroso con tutti.

A bloccare questo flusso di pensieri fu l'entrata del professore, un uomo sulla trentina, con lunghi capelli neri, come i suoi occhi e un accenno di barba, ma quello che attirava l'attenzione dei ragazzi era la cicatrice sulla guancia destra, proprio sotto l'occhio. Malvolentieri prese posto dietro la cattedra e iniziò a fare l'appello.

Le lezioni erano ormai finite quando Aizawa, il professore, si avvicinò a Shinso e Kaminari, dicendogli che avrebbero dovuto trattenersi qualche minuto in più rispetto agli altri. I due ragazzi nell'udire queste parole si preoccuparono, ma qualcosa in loro diceva che da quell'incontro avrebbe ricavato qualcosa di positivo. Il professore senza molti giri di parole consegnò loro una lettera in cui erano presenti delle foto della famiglia di Shinso e li invitò ad assistere ad una delle riunioni sull'ancora aperto caso d'omicidio. I due ragazzi accettarono, ma non prima di essersi confrontati e soprattutto non prima di aver letto il contenuto della lettera.

"Caro Shinso, 

sono una vecchia amica dei tuoi genitori, purtroppo questa lettera ti sarà consegnata solo quando -e se- diventerai un alunno della UA, non possiamo rischiare una fuga di notizie. Il professor Aizawa ti avrà già accennato della possibilità ad unirti all'indagine ancora in corso sulla tua famiglia, ma quello che voglio dirti io è che so in quanti erano quella sera e di quale associazione fanno parte. I villain erano due e facevano tutti parte dell'Unione. Spero che tu riuscirai ad identificarli e ad assicurarli alla giustizia. Con affetto Mandalay"

Dopo aver letto la lettera i due ragazzi si scambiarono uno sguardo d'intesa e seguirono il professore fino all'aula dove si stava tenendo la conferenza. 

BE MY HERO (ShinKami)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora