CAPITOLO 4

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"What we do now echoes in eternity"

La sveglia quel giorno suonò inaspettatamente presto, tutti gli studenti dovevano trovarsi nel cortile della scuola alle 7:00 per dirigersi all'USJ, luogo dove si sarebbe tenuto il loro esame. Il viaggio fu molto lungo e tranquillo, talmente tanto che alcuni studenti si addormentarono durante il tragitto. Shinso invece rifletteva sul fatto che da quando si era trasferito al dormitorio, pur essendo passati solo due giorni, non aveva più avuto incubi. Non avrebbe mai collegato questo alla presenza di Kaminari, in effetti come biasimarlo, avevano vissuto insieme per anni, ma non era passata una notte senza che quell'incubo lo privasse del sonno o lo facesse svegliare di colpo durante la notte. Decise semplicemente di non pensarci più e di dormire fino a che non sarebbero arrivati a destinazione, riposarsi un po' di più non gli avrebbe fatto male.
Quando finalmente arrivarono a destinazione nessuno riuscì a trattenere lo stupore. L'interno del simulatore era enorme, diviso in sei aree: la zona rovine (situata a nord-est, simula un ambiente urbano distrutto, con edifici in condizioni precarie), la zona frana (situata a est, simula un terreno in pendenza con detriti assortiti), la zona di montagna (situata a sud, simula un'area rocciosa e montuosa piena di scogliere), la zona di conflagrazione (situata a sud-ovest, simula un ambiente urbano costantemente in fiamme), la zona di inondazione (situata a ovest, simula un ambiente marittimo con un lago, una nave e persino uno scivolo acquatico) e la zona acquazzone (situata a nord-ovest, questa zona simula un ambiente urbano costantemente colpito da forti piogge e forti venti). Le zone erano così divise per far in modo che ognuno potesse utilizzare a pieno le proprie capacità.
L'esame stava procedendo senza intoppi, erano già stati esaminati più della metà dei ragazzi e tutti avevano superato l'esame con ottimi voti. Shinso si fece avanti per iniziare il suo esame, che consisteva nell'evitare la distruzione di una città da parte di alcuni villain. La concentrazione del ragazzo fu interrotta dal rumore di un vetro che si rompeva. Tutti si girarono verso la fonte di quel rumore, ma mai si sarebbero aspettati quella scena. Il vetro rotto della cupola era sparso a terra e un gruppo di villain faceva il suo ingresso. Aizawa, che era lì in veste di esaminatore, diede inizio alla battaglia avventandosi sul capo dei villain: un uomo magro, più basso della media per la sua età, con una pelle pallida e rugosa, capelli blu-grigio disordinati e di varie lunghezze e gli occhi, con delle iridi rosso brillante, coperti dalla mano del padre. Nel frattempo altri villain iniziarono ad avvicinarsi agli studenti con aria minacciosa. I ragazzi della 1-A decisero quindi di dividersi in gruppi e affrontare separatamente i villain.
Mentre i villain e I ragazzi combattevano, Tenya Ida, un ragazzo alto e muscoloso con occhi e capelli blu tendenti al nero, aveva trovato il modo di uscire dal centro di allenamento e di andare ad avvisare All Might, eroe n° 1, oltre che professore alle UA.
Mentre Ida era di ritorno la battaglia si era fatta sempre più violenta. Shinso e Kaminari combattevano fianco a fianco, supportati da Jirou, che li teneva sempre aggiornati sulla posizione dei villain, e Momo, che produceva oggetti di supporto per due o trappole per ridurre i movimenti degli avversari. Gli altri studenti non erano da meno, lavorando in squadra riuscivano a tenere i villain impegnati ed evitavano che questi si avvicinassero troppo al loro professore, impegnato in uno scontro faccia a faccia con Shigaraki.

Il professore però stava avendo la peggio, infatti, il quirk del celeste era quanto di più ostico ci fosse al mondo, bastava un attimo di distrazione e sarebbe stato disintegrato. Non poteva permettersi di tenere il quirk del suo avversario disattivato per molto tempo senza avere danni agli occhi, preferiva quindi combattere, quando avrebbe potuto fare squadra con qualcuno e intrappolarlo.
Shinso e Kaminari, che avevano appena finito di combattere i villain nella loro zona cercarono di supportare Aizawa nella battaglia, ma nessuno dei due poteva essere di grande aiuto in quel momento. Non appena il viola vide il costume del villain fu riportato al giorno dell'uccisione della sua famiglia e indietreggiò, seppur impercettibilmente. Il professore, notando lo spostamento del viola, capì che quel villain era uno dei criminali che aveva partecipato all'omicidio della famiglia del viola. Ordinò quindi a entrambi di supportare gli altri ragazzi nella battaglia e quelli obbedirono senza protestare. 

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