"Every man has his secret sorrows which the world knows not; and often times we call a man cold when he is only sad"
Denki non avrebbe mai pensato che quel giorno sarebbe arrivato. Non avrebbe mai pensato che avrebbe dovuto dire addio alla persona che amava, nonché suo primo amore, così presto. Non avrebbe mai pensato che il dolore della sua perdita sarebbe stato così forte da lacerarlo completamente e da renderlo l'ombra di sé stesso. O forse ci aveva pensato, ma aveva scacciato subito quei pensieri dalla sua mente. Era steso sul letto di quella che era stata la loro camera del dormitorio. La stessa camera che aveva visto nascere ed evolversi il loro amore. Il dolore più grande era provocato dal ricordo delle sue ultime parole, quelle pronunciate in fin di vita tra le sue braccia: "Un giorno diventerai un grande eroe". Quelle parole pronunciate con un filo di voce valevano più di tutte le altre e Denki avrebbe dato tutto pur di sentire di nuovo la sua voce, quella voce che tanto amava. Teneva stretto fra le braccia il cuscino dove Shinso aveva dormito la notte prima, consapevole che prima o poi il suo odore sarebbe scomparso anche da lì e chiedendosi se lo avrebbe ricordato per sempre. La camera era buia, le tapparelle abbassate non lasciavano filtrare neanche un filo di luce e regnava un silenzio quasi assordante, interrotto solo dai singhiozzi del ragazzo. Era chiuso in quella camera dalla sera precedente, intenzionato ad uscire solo per dare l'ultimo saluto al suo Shinso. E così fece, lentamente si alzò dal letto e si vestì per prendere parte alla funzione.
I suoi compagni di classe avevano provato a parlargli, ma invano. Si rifiutava di parlare con gli altri e si era completamente chiuso in sé stesso. Shinso era l'unica famiglia che gli era rimasta, dopo la morte di sua madre avvenuta l'anno scorso in circostanze misteriose -o almeno così aveva deciso il tribunale. Se solo quel giorno si fosse accorto di quello stava accadendo e avesse agito più velocemente forse Shinso sarebbe ancora vivo. Questo pensiero assillava i suoi pensieri e non gli dava tregua. Shinso era morto per colpa sua. Shinso era morto a causa della sua debolezza.
Quel giorno vide persone che non avrebbe mai pensato di vedere. Vecchi amici, che avevano sempre deriso Shinso per via del suo carattere introverso e per il suo quirk, cose che lui invece trovava perfette, erano lì e sembrano tristi, alcuni avevano anche qualche lacrima che solcava il loro viso. Denki sapeva che quei sentimenti non erano affatto veritieri, sapeva quello che quei ragazzi dicevano sul suo conto. Sapeva anche che erano lì solo per affievolire i loro sensi di colpa.
Aizawa, il resto del corpo docenti e gli studenti della 1-A sedevano ai primi posti e nessuno riusciva a guardare la bara, dove giaceva il corpo inerme di un povero ragazzo a cui era stata strappata la vita troppo presto.
Dopo la celebrazione si recarono al cimitero per accompagnare Shinso nel luogo che sarebbe stata la sua dimora per il tempo a venire.
Quella sera dopo essere arrivato in camera non mise il pigiama, come suo solito, ma andò a dormire con il completo che aveva indossato al funerale. Non appena chiuse gli occhi sentì il suono di un'inconfondibile risata, quella del suo Shinso. Come una pellicola tutti i ricordi più felici che aveva si alternarono nel sogno, ognuno di questi aveva come sottofondo la sua risata cristallina o la sua voce, che non avrebbe mai più sentito. Stava quasi per svegliarsi quando vide una figura pressapoco della sua altezza avvicinarsi a lui con passo lento. La figura si fece man mano più vivida, finché non lo riconobbe, Shinso era lì davanti a lui. Di slanciò si butto nelle sue braccia che lo accolsero e lo strinsero forte, come sempre. Dopo interminabili minuti di silenzio Shinso sciolse l'abbraccio e circondò il suo volto con le mani, avvicinandosi alle sue labbra e lasciandoci un bacio casto. Quello era il suo modo per dirgli addio, anzi per dirgli arrivederci. Era il suo modo per dirgli che la sua scomparsa non aveva nulla a che fare con lui. Quello era il suo modo per fargli capire che lo amava ancora. Ma soprattutto quello era il suo modo per dirgli di combattere e andare avanti. Denki al suo risvegliò aveva le guance umide. Lacrime miste tra gioia e dolore percorrevano il suo viso dagli occhi fino ad arrivare al cuscino, il viola aveva mantenuto la sua promessa. Si girò e ispirò l'odore di Shinso, che stava man mano svanendo e di cui era pieno il suo sogno.
Dopo essersi preparato stava andando con i suoi compagni di classe al cimitero. Si sedette vicino alla sua lapide e, dopo aver salutato il ragazzo, gli lasciò dei fiori e lo ringraziò per la visita della scorsa notte, sotto lo sguardo preoccupato dei suoi amici.
Tornati al dormitorio iniziarono a riordinare la camera del biondo e soprattutto a farle prendere luce. Il biondo notò il cellulare del viola e i suoi auricolari sul comodino, poggiati di fianco a una foto di loro due da bambini. Shinso teneva particolarmente a quegli oggetti e lui decise di custodirli in suo ricordo. Non appena Bakugo e Kirishima uscirono dalla stanza, il biondo collegò gli auricolari al telefono e mise in play l'ultima playlist ascoltata dal viola. Subito le note di "Me and my broken heart" lo fecero sprofondare in un mondo tutto suo, fatto di ricordi e di promesse ormai vane.////
Era passata una settimana dalla morte di Shinso e tutto sembrava tornato alla normalità, per quanto possa essere normale la vita di qualcuno che ha perso la persona che amava. Denki aveva ricominciato a frequentare le lezioni e si era anche reinserito nel gruppo classe, anche se tendeva ancora ad isolarsi a volte. Quel giorno doveva essere il compleanno di Shinso, quindi decisero di passare la giornata tutti insieme. Il biondo rise per la prima volta di gusto quel giorno. Gli erano mancati gli abbracci dei suoi compagni e gli era mancato parlare con loro. Sentiva ancora la mancanza di un pezzo di sè, ma sapeva bene che quella non sarebbe mai stata colmata da nessun altro. In quella settimana non gli era capitato di vedere Shinso nei suoi sogni. Era convinto che non l'avrebbe più rivisto, ma non sarebbe stato così, infatti, il destino aveva altro in serbo per lui.
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BE MY HERO (ShinKami)
FanfictionUna volta Shinso viveva felice insieme alla sua famiglia, ma durante un attacco dei villain i suoi genitori e la sua sorellina furono assassinati. Da quel giorno i suoi pensieri furono quasi totalmente rivolti alla vendetta.