I. THE BEGINNING OF THE END

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\ - 9 ore \

on s'est aimé plus que tout, seul au monde de notre bulle
ces flammes nous ont rendus fous
on a oublié qu'au final, le feu ça brûle

▶️Mais je t'aime, Grands Corps Malade & Camille Lellouche

Il respiro regolare di Charles mi solletica leggermente i capelli, mentre il battito del suo cuore scandisce anche il mio, come due orologi sincronizzati. Il suo braccio che mi circonda la schiena mi dona, sebbene sia luglio, un calore piacevole, famigliare.

Questo è senza dubbio il mio posto nel mondo: tra le sue braccia.

Sistemo meglio la testa sul suo petto, mentre lui, percependo il mio movimento, mi stringe di più a sé.

Dopo aver appurato che Charles dorme ancora, scivolo silenziosamente via dalle sue braccia e cammino in direzione del bagno per farmi una doccia. Nel frattempo, le prime luci dell'alba illuminano il mio percorso.

Mi chiudo dentro il bagno e inizio a spogliarmi, per poi entrare nella doccia e buttarmi sotto al getto d'acqua, ancora freddo. Si riscalda in fretta però, ed io mi godo la sensazione di leggerezza che tutto ciò mi trasmette per i successivi minuti.

Finita la doccia, esco e mi avvolgo meccanicamente i capelli in un asciugamano, decidendo di non usare il phon per asciugarli al fine di non svegliare Charles. Dopo essermi vestita, vado alla ricerca del mio telefono. Non appena lo trovo e premo il tasto di sblocco, noto che sul display campeggiano parecchie notifiche, ma le ignoro tutte e apro l'unica che mi interessa: un messaggio da parte di una mia conoscente all'interno del paddock, Sarah.

La farmacia era chiusa, ma sono riuscita a prendertelo lo stesso. Quando posso lasciartelo?

Le rispondo che sono nell'albergo dove alloggiano tutti i piloti e le propongo di incontrarci nella hall tra cinque minuti. Ricevuta una risposta affermativa da parte sua, controllo che Charles sia ancora addormentato, poi recupero la mia borsa ed esco furtivamente dalla camera.

La cosa fondamentale in questo momento è che Charles continui a dormire ancora a lungo, cosa di cui non sono totalmente sicura data la sua abitudine di svegliarsi presto di mattina, tuttavia ogni volta che gli ho gettato un'occhiata l'ho sempre trovato immerso in un sonno profondo.

Dunque per ora non ho niente di cui preoccuparmi, ma devo fare in fretta se non voglio che scopra cosa sto facendo.

In meno di due minuti sono giù nella hall, complice anche la corsa fatta per le scale per timore di essere in ritardo. Aspetto Sarah seduta su un divanetto, e quando la vedo arrivare mi alzo e le vado incontro, con un sorriso tirato dipinto in volto.

<<Non hai idea della fatica che ho fatto a trovartelo, spero che almeno tutti questi sforzi diano i loro frutti.>>mi dice, estraendo dalla sua borsa beige una scatola di carta e porgendomela. Le sorrido per ringraziarla, poi le restituisco i soldi che le devo.

<<Charles dorme ancora?>>mi chiede Sarah, ed io capisco subito qual è il secondo fine della domanda. Vuole scoprire se ho intenzione di rivelare al mio ragazzo la verità, ma come posso dirgliela se non la so nemmeno io?

<<Si, e spero che continui ancora a lungo.>>affermo con irremovibile convinzione, facendole intendere che non voglio protrarre oltre questa conversazione.

Ma lei sembra non afferrare questo concetto.

<<Se fossi in te, io glielo direi. Se lo scoprirà da solo sarà peggio.>>rilancia infatti, facendosi più vicina come se dovesse rivelarmi un segreto estremamente personale, anche se siamo le uniche nella hall oltre al portiere che però è dall'altra parte della sala.

TIME//Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora