\ - 58 giorni \
mentre sul mondo piove forte
suoniamo un pianoforte
cantiamo insieme "na, na, na"▶️Ora che ti guardo bene, Gazzelle
Il calore dell'appartamento mi pervade non appena ci metto piede, trasmettendomi il solito senso di tranquillità che percepisco non appena varco la soglia di casa di Charles. La dimora è insolitamente silenziosa, se non per un rumore metallico che proviene dalla cucina.
È proprio qui che trovo Charles impegnato a versare il contenuto di una scatoletta di tonno all'interno di un contenitore, con scarsi risultati.
Gli arrivo da dietro e, senza dire una parola, lo abbraccio semplicemente. Voglio sentire il calore del suo corpo sul mio, e dopo una corsa di un'ora e mezza rilassarmi tra le sue braccia è tutto ciò che desidero.
Lui appoggia immediatamente la scatoletta sul ripiano della cucina, per poi rigirarsi tra le mie braccia di modo da arrivare ad avere il volto ad un soffio dal mio.
Basta proprio un soffio, per far scontrare le nostre labbra.
Gli mordo il labbro, mentre la sua lingua si fa strada nella mia bocca e si attorciglia alla mia, dando vita ad un ritmo armonico, quasi musicale.
In pochi passi raggiungiamo il divano, dove ci buttiamo prima io e poi lui, a sovrastare il mio corpo.
Le nostre labbra cercano continuamente contatto fra loro, mentre le mani vanno ad esplorare ovunque i nostri corpi, lente ma inesorabili. Con un movimento secco Charles mi toglie il top sportivo che indossavo, per poi aiutarmi a togliergli la maglietta a sua volta. Mi percorre tutto il corpo con lo sguardo, soffermandosi sui leggins che mi fasciano le gambe e leccandosi poi le labbra.
<<Per quanto ti stiano bene addosso, te li strapperei in questo esatto momento.>>afferma Charles, mordendosi il labbro arrossato dai baci.
Mi avvicino lentamente al suo orecchio e, emettendo appositamente più fiato del necessario, sussurro:<<Fallo>>
E lui soddisfa immediatamente la mia richiesta.
Me li sfila lentamente, complice anche il sudore che li bagna e che li tiene incollati alle mie gambe, ma appena riesce nell'impresa li getta sul pavimento e si fionda sulle mie labbra con una veemenza che non dovrebbe più sorprendermi dopo tutto ciò che abbiamo fatto, eppure mi fa sobbalzare.
Mi stacco solo per passare al suo collo e mordicchiargli ogni centimetro di pelle, facendolo arrossare, cosa che fa anche lui con me poco dopo. Gemo e sorrido, sapendo che domani tutti questi segni saranno in bella vista a dimostrare a tutti che siamo entrambi proprietà privata.
<<Mi piace quando marchi il territorio, è una cosa carina.>>mi sussurra Charles all'orecchio, e anche se non lo vedo sento il suo sorriso sfiorarmi il lobo, sostituito dai suoi denti che me lo tirano subito dopo. Mugolo forte mentre sento tutto il calore accumularsi nella zona del basso ventre, che si accende come una fiamma.
<<Ora ti dimostro quanto posso essere carina.>>sussurro tra i gemiti, evidenziando la parola "carina" per fargli capire che intendo esattamente l'opposto.
Inverto rapidamente le posizioni e mi siedo a cavalcioni sopra di lui, iniziando a muovermi dapprima lentamente e poi sempre più veloce, fino a che non mi aggrappo al suo petto sodo quando lo sento entrare in me.
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TIME//Charles Leclerc
FanfictionIl tempo non è mai stato un loro alleato. Anche prima che tutto accadesse, che tutto andasse a rotoli per colpa di uno stupido incidente, che tutto il loro mondo cadesse a pezzi. Charles e Rachel hanno sempre preso la strada che gli conveniva meno...