Capitolo 43 - Ewart

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I tre si erano accampati poco distanti dal confine con la Distesa Calda, accanto ad un albero. Il cavallo era sdraiato a terra. Non si era più rialzato, ma il suo respiro regolare indicava che si stava solamente riposando.

- Nell'Inferno ci sono anche le piante morte? Le avevo notate, ma non ci avevo mai pensato su seriamente- chiese sorpreso Ewart.

- Sì, sono morte anche loro.

Ewart si guardò intorno:

- Mi piace questo posto, anche se è un mortorio, ci vivono, per dire, degli animali morti, delle piante morte. È come Chamenos, ma abitato da morti!

Jeremy e Curtney risero.

- Cerca di non raggiungerci troppo presto!

- Non temete, io e Lijia...

Il sorriso scomparve dalle sue labbra. Jeremy chinò la testa, mormorando:

- Lijia non verrà mai qui con noi, se sopravvive a ciò che sta passando in questo periodo...

- Non so dire se l'idea mi piaccia o no...- mormorò Ewart, con il morale improvvisamente a terra.

- Perché?- chiese Curtney, cercando di capire i due ragazzi.

- Lijia è immortale, non verrà mai in questo posto e la cosa mi rallegra, ma quando io sarò qui e lei a Chamenos, senza Astrea, Joney, Salom e me... il fatto mi rattrista, e non poco.

- Non verrà mai qui con noi...- mormorò Jeremy.

Ewart si appoggiò all'albero, chiudendo gli occhi.

- Ewart, cos'hai?- domandò preoccupata Curtney vedendo la faccia del ragazzo.

Ewart fece una risata sarcastica:

- Non so se l'hai notato, ma in questi giorni ho mangiato talmente tanto che neanche un drago avrebbe saputo abbuffarsi di più!

La ragazza disse con una smorfia dipinta sulla faccia:

- Non c'è bisogno di usare l'ironia, ho visto benissimo che non mangi da giorni.

Jeremy raggiunse con le mani la bisaccia del cavallo, comodamente spaparanzato accanto a lui, e tirò fuori un pezzo di pane, che lanciò a Ewart.

- Grazie.

Ewart lo mangiò in silenzio.

- Quando hai intenzione di entrare nella Distesa Calda?

Ewart masticò piano, poi rispose:

- Dell'Inferno ho già visitato abbastanza per i miei gusti, però per Lijia... Credo che andrò subito.

- Subito?

- Sì, il cavallo si è riposato abbastanza. Io ho mangiato e non voglio regalare a Lijia tempo per combinare le stupidaggini grandi come un drago che solo lei riesce a fare.

Jeremy rise e poi diede ragione all'amico.

Ewart si alzò. Prese le redini del cavallo, facendolo sollevare. Le zampe gli tremarono lievemente, poi mosse qualche passo incerto. Ewart salutò i due spettri e li ringraziò.

Ewart lo condusse davanti alla spessa barriera bianca che separava le due Distese.

Prese un profondo respiro. Mosse un passo. Poi ancora uno, incerto e impaurito. Alla fine, uno dopo l'altro, superò la barriera.

La Ragazza della Morte - Sangue maledettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora