Capitolo 60 - Astrea

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Astrea aveva percepito qualcosa dentro di sé, come quando Lijia aveva fatto l'ITADL.

Sembrano passati secoli da quell'episodio... Eppure è solo un anno...

Subito, preoccupata, strattonò Salom, sdraiato accanto a lei:

- Salom... Salom, svegliati!

Il ragazzo mugugnò qualcosa di incomprensibile, girandosi dall'altra parte.

- Salom!

- Mmm, cosa c'è?

- Alzati!

Salom sbuffò e si voltò verso Astrea, la quale aveva una faccia inquieta.

- Che c'è, tesoro?

- Credo sia accaduto qualcosa di brutto a Lijia.

Salom la fissò per lunghi istanti. Astrea sembrava veramente angosciata per la sorte di Lijia. Da quando Joney era tornato dalla Ribellione non si era mai fermata un attimo per Lijia.

- Sicura?- domandò.

- È la mia famiglia. Percepisco quando è in pericolo, è una cosa che sento dentro di me... E adesso avverto una grave minaccia alla sua salute.

Astrea si era alzata e stava già precipitandosi fuori dalla grotta, ma Salom la fermò:

- Astrea, ascoltami. Lo capisco, ma Lijia sta male da mesi, ormai. E se fosse soltanto un altro di que...

- Non mi importerebbe! Esattamente come hai detto, Lijia sta male da mesi e non ho intenzioni di farla morire adesso! Inoltre non serve arrecare ad Ewart un'altra persona da piangere. Ha già sofferto troppo. Perdere Lijia lo ucciderebbe...

Salom spalancò la bocca, inorridito. Non riusciva neanche lontanamente ad immaginare la morte del suo più caro amico.

Astrea continuò:

- Vedi, so che è difficile, ma cerca di comprendere. Lijia è come il cuore di un drago. Se smette di battere, l'animale muore. Lijia è quella cosa che ci tiene uniti, malgrado le nostre diversità. Se non fosse stato per lei adesso chissà dove saremmo! Lijia è... unica! E, anche se spesso sembra che non sia così, è lei che ci fa andare avanti. Persino da mezza morta riuscirebbe a cambiare il mondo. Adesso che non c'è più Jeremy, della mia famiglia mi rimangono solo lei ed Ewart, sperduto nei più tenebrosi e misteriosi antri dell'Inferno. Non posso perdere anche lei, non posso...

Salom era impressionato. Dalle parole traspariva senza problemi l'adorazione e l'attaccamento verso Lijia. La ragazza era molto più che importante per Astrea.

Salom allungò la mano e le accarezzò la guancia, asciugandole con il pollice una lacrima che le era sfuggita.

- Hai ragione. Io non conosco abbastanza Lijia per giudicarla e poter comprendere ciò che tu ed Ewart provate nei suoi confronti. Però conosco te, la cosa migliore che mi sia mai capitata di incontrare, e se la morte di Lijia significa perdere te, allora cercherò di capire. Non posso stare senza di te, Astrea. Sei l'aria che respiro, il sangue che mi scorre nelle vene e parte della mia anima. Non riesco a fare a meno di te. Ti amo troppo per lasciarti andare.

Astrea sorrise e non si sforzò nemmeno di trattenere le lacrime, che iniziarono a scorrere copiose sulle sue pallide guance. Un sorriso le illuminò lo sguardò. La gioia del suo sorriso creava un contrasto incantevole con la tristezza dei suoi occhi. Era come vedere giorno e notte insieme nello stesso istante.

Astrea, sprizzante di gioia e sofferenza nel medesimo momento, gli rispose:

- Sei la mia vita. Non ti avrei mai lasciato da solo. Piuttosto avrei sofferto io al tuo posto. Amo troppo stare con te. E amo te con tutto il mio cuore e la mia anima.

La Ragazza della Morte - Sangue maledettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora