ARABELLA'S POV
"Oh Harry, che bello vederti!"- sussurra la Signora Weasley mentre la poca luce proveniente dalla bacchetta di Moody illumina il corridoio d'ingresso. "Hai l'aria patita; hai bisogno di mangiare, ma dovrai aspettare un po' per la cena, temo."
Arabella e Crystal, nascoste nella penombra, osservano la scena in lontananza, senza fare un rumore, proprio come Remus aveva detto poco prima di partire per Privet Drive.
"La riunione è cominciata."-continua la donna che, con il passare dei giorni rinchiusa nella casa, si è impallidita ed è dimagrita.
Non appena quelle parole escono dalla sua bocca, i maghi dietro ad Harry, oltrepassano il ragazzo e si dirigono verso la porta accanto alle due Fawley e, quando Harry cerca di seguire i passi di Remus, la signora Weasley si para davanti a lui, in modo da bloccarlo. "No, Harry, la riunione è riservata ai membri dell'Ordine. Ron e Hermione sono di sopra, puoi aspettare con loro finché non sarà finita, poi ceneremo. E parla piano nell'ingresso!" -sussurra, quasi con un tono di rimprovero. "Ora vai, Crystal e Arabella ti porteranno dagli altri."
Detto ciò, le ragazze eseguono il piccolo ordine nascosto nella frase di Molly e, dopo aver scambiato qualche chiacchiera con il prescelto, lo accompagnano nelle scale che, come sempre, vengono illuminate soltanto dalla fioca luce della bacchetta della grifona.
"Dove sono gli altri?"-domanda il ragazzo mentre lascia cadere lo sguardo sulla parete dove sono esposte le teste degli elfi della famiglia Black.
"Manca poco e si so cosa stai pensando e ti dico di non farci caso, alla fine ti ci abituerai." -replica Arabella che, con un rapido gesto del capo, indica il luogo dove il ragazzo stava guardando.
"Siete sicure?" -chiede il grifone per poi accennare ad un sorriso che, in realtà, sembra molto di più una smorfia di disgusto.
"Se si è abituata Alexis che stava per svenire, possono farlo tutti." -sussurra Crystal per non attirare l'attenzione di Kreacher e, soprattutto, del vero incubo presente in quella casa: il ritratto di Walburga Black.Ci sono volute varie settimane ad Arabella per imparare a moderare il suo tono di voce, specialmente accanto alla cucina e alla porta d'ingresso dove vi è il quadro che, grazie ad un'idea di Sirius, si trova nascosto dietro ad una tenda, in modo da evitare alla donna di vedere chi frequenta l'Ordine, specialmente nel caso in cui il Quartier Generale venisse scoperto.
Tuttavia, nonostante la sua vista sia coperta, le orecchie di quella donna intrappolata in una tela dai colori macabri, sono più funzionanti che mai, infatti, qualora una persona alza per sbaglio la voce, la Black si risveglia e comincia ad urlare ed insultare e, dato che quel piccolo corridoio ha il difetto di generare un eco, la voce stridula di Walburga si dirama per tutta la casa.
Dopo aver raggiunto il primo piano, Crystal bussa delicatamente sulla seconda porta a destra e, dopo qualche secondo, il viso di Fred fa capolino dal piccolo spiraglio e, nonostante abbia visto che ad averli richiamati sono le due ragazze, non mostra comunque alcuna intenzione di spostare la porta di qualche centimetro e, dunque, impedisce a tutti di vedere l'interno della piccola stanza.
"Che c'è?" -domanda lui con tono sicuro mentre cerca di non far trasparire la sorpresa e, soprattutto, la colpevolezza. "Oh ciao Harry, io e George siamo impegnati per... i fatti nostri, non vi deve interessare."
"Fred che state facendo? Lo sapete vero che non potete incendiare niente perché altrimenti ci scoprono e ci ammazzano?" -chiede la grifona senza nascondere il sarcasmo presente nelle sue parole.
"Senti io non posso dirtelo e se tu continui a guardarmi in quel modo, va a finire che non manterrò la promessa fatta a mio fratello, quindi ora andatevene e non fate altre domande!" -esclama per poi sbattere la porta in faccia ai ragazzi.
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WOULD YOU?
FanfictionLa profondità del mare la si conosce solamente toccando il fondo, e Crystal è arrivata a vederne gli abissi. Il valore dell'amore lo si conosce in virtù di una carezza, e Willow la desidera disperatamente. Il calore di una famiglia è ciò che manca...