WILLOW'S POV22 AGOSTO
"Luna allora sei sicura di non voler venire?"-le domanda la riccia per l'ennesima volta.
"Si Willow, devo andare a caccia di Gorgosprizzi con papà." – risponde la gemella.
Luna è una ragazza un po' particolare, diciamo che ha ripreso tutti i caratteri del padre, difatti con lui condivide ogni singola passione e lo seguirebbe persino in capo al mondo, ma questo discorso non può essere fatto per Willow.
Difatti, la ragazza vuole molto bene sia a sua sorella che a suo padre, condivide qualche loro stravaganza, ma diciamo che caratterialmente è quasi come sua madre Pandora: razionale e logica; non si fa trasportare dalla fantasia troppo spesso, non va a caccia di fantasmi o di Gorgosprizzi, anzi, cerca di guardare il reale, ciò che la circonda.
Nonostante questo suo carattere, molti studenti ad Hogwarts prendono in giro sia Luna che Willow, non mancano mai i commenti, le battute, le prese in giro, non falliscono mai nel farle sentire inadatte.
Tutto questo non è dovuto soltanto al
comportamento bizzarre, ma anche al fatto che la madre, negli ultimi anni della sua vita, aveva perso il senno, non riusciva più a ragionare lucidamente come una volta, tant'è che si uccise nel tentativo di creare un incantesimo davanti alle due figlie."Willow non vorrai farti aspettare, è ora che ti incammini." – interviene suo padre e , in risposta, la ragazza annuisce per poi dirigersi verso casa Weasley dove l'aspetta un suo caro amico che l'ha invitata a vedere la Coppa del Mondo di Quidditch, un evento molto prestigioso che si svolge una volta ogni quattro anni e, per la prima volta, si tiene in Inghilterra.
La riccia comincia ad ammirare le colline di Ottery St Catchpole e, quando si volta, nota la sua piccola, ma accogliente casa in lontananza: ha una forma cilindrica e ha una aspetto stravagante che rispecchia esattamente il carattere bizzarro di suo padre, ma la cosa più bella è il cancello un po' trasandato , che si apre ad un sentiero a zig zag, invaso da una serie di strane piante, che conduce alla porta d'ingresso.
L'avevano costruito Willow e sua madre quando la ragazza aveva solo 8 anni, un anno prima che lei la lasciasse.
"Tu dovresti essere Willow."- sente una voce chiamare il suo nome, ma non riesce a capire di chi si tratti. "Mio figlio mi ha parlato molto di te, è un piacere conoscerti, sono Amos Diggory."- conclude.
La riccia si era persa così tanto nei suoi ricordi da non accorgersi di essere appena arrivata alla libreria dei Babbani.
"Oh, salve Signor Diggory, il piacere è tutto mio!" – risponde con un sorriso a trentadue denti.
"Chiamami pure Amos." -sorride anche lui. "Ora andiamo altrimenti Arthur si preoccuperà."Non appena finisce la frase, l'uomo intorno alla cinquantina si incammina a passo spedito e la ragazza quasi fatica a stargli dietro.
Certamente anche il caldo non la sta aiutando."Beh, è un piacere rivederti Willow, mi sei mancata quest'estate."- a farle saltare un battito è Cedric che, non appena finisce la frase, prende la sua mano e la avvicina alla sua bocca per poi lasciarci un lieve bacio.
"Mi sei mancato anche tu Ced."- risponde sorridendo mentre sente le guance andare a fuoco.
Il loro rapporto è complicato, diciamo che sono migliori amici, ma che c'è anche un qualcosa che va ben oltre l'amicizia.
Qualcosa di non logico o razionale, qualcosa guidato soltanto dai sentimenti.
Ma Willow non può permetterselo. Non può permettersi di dare il suo cuore ad un'altra persona, non dopo sua madre, non dopo la sua morte.
Non sopporterebbe un altro dolore del genere.

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WOULD YOU?
FanfictionLa profondità del mare la si conosce solamente toccando il fondo, e Crystal è arrivata a vederne gli abissi. Il valore dell'amore lo si conosce in virtù di una carezza, e Willow la desidera disperatamente. Il calore di una famiglia è ciò che manca...