5. La chiamata

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POV EMMA

«ci sta chiamando il segretario di stato, in riunione, subito» ordina Tony, faccio per seguirli «mi dispiace Emma, non sei un Avengers, quindi non sei ammessa, burocrazia» mi ferma Natasha comprensoria. Senza ribattere mi accomodo su un divanetto della sala di attesa sbuffando. Dopo quello che ho fatto non si fidano di me? burocrazia, tze. Però, in fin dei conti, non li biasimo. «lo so» mi sorprende una voce familiare da un sofà dietro al mio. Mi giro per scoprire a chi appartiene «so come ci si sente, ci sono abituato» mi spiega Bucky «Anche tu?» annuisce. Si alza e si siede al mio fianco, ormai sono abituata alla sua presenza «solo che è strano che si comportino allo stesso modo con te, non sei un'assassina, come me» dichiara James, che bel nome, lo continuerò a dire « burocrazia» borbotto.

«Emma» mi richiama «si?» «ti...ti devo dire una cosa» il che mi incuriosisce  «mi devo preoccupare?» gli domando «no, cioè sì, cioè, non lo so...riguarda la prima sera, quella in...» «ok, ho capito quale, cè qualcosa che non mi hai detto?» cosa mi sta nascondendo? «sì, mentre...mentre ti portavo nella tua stanza...in braccio...ti sei svegliata e...»balbetta, un soldato ex serial killer che balbetta? «e?» lo sprono «e...mi hai baciato» butta fuori tutto di un fiato. Non so cosa provare e nemmeno cosa dire «ma tranquilla, mi sono staccato subito, non volevo approfittare di te, non sapevi cosa stavi facendo» si giustifica «oh...grazie, sarò stata molto ubriaca» «ma...» «bellezza, ti va di fare un giro? abbiamo finito la riunione» lo interrompe Sam «certo» esclamo seguendolo, ringraziandolo mentalmente per avermi tirato fuori da quella imbarazzante situazione.

POV BUCKY

Wilson rovina il momento, come sempre, portando via con sé la ragazza. Emma, infatti, presa da un improvviso entusiasmo, si alza e mi lascia da solo «...ma mi è piaciuto» finisco di dire ad alta voce, sapendo che lei non mi sente. Non potrei mai dirle che ho fatto fatica a staccarmi e che ho dovuto far fronte a tutta la mia lucidità per riuscirci.

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POV EMMA

Nat ci intercetta con una strana borsa in mano «Emma, finalmente ti ho trovata. Abbiamo recuperato i tuoi effetti personali dalla biblioteca» la guardo confusa «non torno a casa?» «te lo volevo dire adesso bellezza, non puoi andartene, sei compromessa. Ordini dai superiori» risponde invece Sam. Apro la sacca e trovo il mio telefono insieme ad altre cose. Lo accendo presa da un irrefrenabile impazienza, con una sensazione. 30 chiamate perse.

Richiamo il numero della persona che conosco molto bene. Dopo vari squilli risponde «Emma? Emma!» dice la voce «ciao Luna» «per l'angelo, sei viva!» c'è un breve momento di silenzio «dove sei?? cosa ti è successo? potevi chiamarmi...sono la tua migliore amica» sbotta «ciao Luna» ripeto «ciao un corno, mi hai fatto preoccupare, hai fatto preoccupare tutti. Dove sei? rispondi almeno» «a...» sono indecisa se confessare, ma lei è pur sempre la mia parabatai, quindi decido di non nasconderle niente «a...all Avengers Tower» sputo il rospo « COOOSA?? sei un AVENGERS?? sapevo che volevi diventare un agente dello SHIELD, ma non credevo...» «tranquilla, non sono un Avengers, mi sono trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato, e adesso non posso uscirne» mi sposto in un posto più appartato, dato che sono sotto lo sguardo attento e confuso dei due supereroi «adesso stai bene?» mi chiede apprensiva «non sono mai stata male, beh, ehm, ti andrebbe di venire qua a trovarmi?» propongo «fammici pensare, non lo so, potrei incrociare qualcuno? un bell'uomo, o anche una donna?» mi domanda innocentemente «potresti incontrare, casualmente, una certa rossa...» ma non sento delle risposte, al contrario un gran trambusto «Luna?» «oh, scusami, mi stavo mettendo le scarpe, arrivo» e mette giù.

Mi fiondo nel cortile per aspettare la mia migliore amica. Qui trovo Bucky e Sharon allenarsi, lei ci prova spudoratamente e lui sta al gioco! Sono gelosa? sì! so perché? assolutamente no! Mi schiarisco la voce «oh, ciao Emma, non ti avevo vista» si giustifica Sharon, ne dubito «ciao James» la ignoro «hey, cosa ci fai qui?» «aspetto una persona, cosa dovevi dirmi prima?» domando curiosa «nulla, niente di importante, lascia stare» faccio per porgergli un'altra domanda, ma non faccio in tempo: vengo travolta, come da un treno in corsa, da una chioma bionda che mi è saltata addosso. L'ex soldato d'inverno ci prende in modo che non cadiamo «uuu, chi è questo uomo muscoloso?» chiede Luna riferendosi al nostro salvatore «ah, solo un amico» l'uomo in questione sembra ferito dalle mie parole. Lei alza le spalle «andiamo?» è impaziente. Saluto Bucky con un sorriso e corro dentro con la ragazza.

Ti Perdono JamesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora