12. AUGURI LUNA

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POV LUNA

La strada che collega il parcheggio all'entrata è illuminata da delle lanterne tonde molto soffuse. La parte superiore dell'ingresso e adornata con un enorme striscione che mi fa gli auguri. Gli Avengers al completo mi aspettano fuori, eleganti con un bastoncino pirotecnico che scoppietta nel loro mani. Scoppia un auguri Luna che mi fa salire le lacrime dall'emozione «guai a te se piangi, rovinerei il trucco!» mi rabbonisce Emma. Mi rendo conto solo adesso del piano che hanno organizzato e perciò della sua complicità. Faccio per abbracciarla ma mi ferma «ha pianificato tutto Nat» mi spiega. Mi fiondo quindi tra le braccia della rossa. Quando mi stacco scorgo il bellissimo vestito che indossa: le sta benissimo e mi fa venire le farfalle allo stomaco.«aspetta di entrare» ridacchia la spia afferrandomi la mano. Felice e incapace di parlare la seguo, con dietro il corteo. Arriviamo in un salone abbellito splendidamente: ci sono palloncini ovunque, un grande buffet, una stazione dj con il dj che diffonde musica in tutto l'ambiente. Dopo pochi minuti la stanza si riempie di persone che non conosco e di miei vecchi amici. Emma non conosce quasi nessuno di loro: è sempre stata molto isolata da tutti, è rimasta legata solo alla sua famiglia dello Shield e a m. Siamo vecchie amiche di scuola e ci siamo rincontrate nella libreria in cui lavoriamo insieme. Lei, all'inizio di questa strana avventura, si è licenziata. Ormai, non riuscendo più a tenere a freno le mie emozioni, afferro il viso di Natasha e unisco le nostre labbra lasciandola sconvolta, forse ho sbagliato, ma non mi interessa, è pur sempre il mio compleanno «grazie» bisbiglio staccandomi ma, senza avere il tempo di allontanarmi, vengo ritrasportata in un bacio: mi sento volare.

La festa è spettacolare, non posso fare a meno di osservarmi intorno meravigliata. La spia lo nota e sorride. «sono contenta che ti piaccia» sussurra. «è incredibile» bisbiglio di rimando. Cerchiamo un luogo appartato per festeggiare, ma nessuno vuole lasciarci sole, dopotutto sono la festeggiata. Dopo aver risposto per lennesima volta grazie mille a degli auguri, sospiro. Quando finalmente troviamo un angolo libero, mi avvinghio a lei, alla ragazza che ha organizzato tutto questo per me. «Ti amo» mormoro, ma così piano che dubito che ei abbia sentito. «Non avrei mai pensato di trovarti in queste condizioni» esclama una voce alle nostre spalle. Ci allontaniamo di scatto. La rossa borbotta qualcosa, di estremamente indecente ma io sorrido. Ho riconosciuto la voce. Mi giro con gli occhi che brillano, e mi trovo davanti lunica altra vera amica che abbia mai avuto. «Ciao, Zoe». Lei ride. «Ciao anche a voi». Poi mi abbraccia. «Buon compleanno, e scusa per avervi interrotto. Ora vado, solo che era passato un sacco di tempo da quando ci siamo viste e mi mancavi». Io la saluto, ripensando ai bei vecchi tempi con Zoe ed Emma a divertirci. Poi guardo la bellissima ragazza al mio fianco, forse neanche i nuovi tempi sono così male. Sorrido e, appena vedo la mia vecchia amica allontanarsi, circondo Natasha con le braccia.

Vedo Emma che mi cerca ma che, dopo aver vista la nostra situazione, mi fa un occhiolino e si allontana per non rovinare il momento.

POV BUCKY

Vediamo arrivare l'automobile ci prepariamo, le stelline sono accese. Appena scende la festeggiata la facciamo gli auguri. Dall'altro lato della vettura scende Emma: ho la bocca aperta probabilmente, ma me ne frego, è divina. Non riesco a staccarle gli occhi di dosso! Mentre Natasha guida Luna all'interno, mi avvicino alla mia fidanzata.«Sei bellissima» le confido facendola arrossire «anche tu, non ti ho mai visto in smoking» sorrido e la prima a metà stra quellaffermazione e la prendo a braccetto. A metà strada mi viene un mal di testa assurdo quindi mi allontano, lasciandola confusa.

POV EMMA

«scusami un attimo» mi dice James prima di lasciarmi da sola. Continuo a seguire il gruppo dentro nel salone: è ancora meglio visto dal vivo. Voglio avvicinarmi alla mia migliore amica ma, vedendola occupata, ci rinuncio. Prendo in un angolo un bicchiere di champagne che comincio a sorseggiare lentamente. Molti mi si avvicinano per salutarmi ma non li conosco nemmeno, quindi mi limito a ricambiare. Ho scorso anche Zoe, ci siamo salutate e ci siamo aggiornate, ma niente di che. Finalmente vedo tornare Bucky che mi salva da quellimbarazzo «tutto bene?» mi accerto «adesso sì, mi permetti questo ballo?» propone porgendomi la mano sentendo l'inizio di un lento «ma nessuno sta ballando» gli faccio notare «chi se ne frega degli altri» ridacchio e lo seguo al centro della pista dove mi prende per i fianchi, facendomi capire di avvolgergli le braccia attorno al collo. Cominciamo a volteggiare tra le note guadagnando decine di occhi puntati su di noi «ti amo» mi sussurra dolce facendomi sciogliere il cuore «sei sicuro che non sia successo niente?» scherzo io «anch'io ti amo» ricambio prima di conoscere la risposta.

Ti Perdono JamesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora