7. fraintendimenti

81 6 0
                                    

POV BUCKY

Un fascio di luce proveniente da uno spiraglio della finestra non coperto dalle tende colpisce i miei occhi svegliandomi. Stanotte non ho fatto incubi, dopo molto tempo. Tutto merito di Emma. Noto solo in secondo momento che io e lei siamo abbracciati. Lei è accoccolata addosso a me e vedo che i nostri corpi si completano...combaciano. Dorme beatamente, è bellissima anche da incosciente. La porta si spalanca di colpo ed entra Steve, ma io non muovo un muscolo, non voglio rovinare il suo sonno. Appena il capitano ci vede distoglie lo sguardo come se fossimo stati nudi, colti in flagrante «scusatemi» dice prima di uscire sbattendo la porta. Il rumore sveglia la ragazza al mio fianco. È confusa e studia l'ambiente, solo più tardi si rende conto della nostra posizione e la sento sorridere. Probabilmente crede che io stia ancora dormendo perchè fa finta di niente. «buongiorno» la saluto, si allontana violentemente facendomi spaventare. Il mio corpo sente già la sua mancanza. «buongiorno» balbetta prima di fiondarsi nella sua stanza. Mi maledico...avrei potuto godere di quel momento per più tempo...forse ho frainteso tutto.

Esco per raggiungerla, ma la trovo a conversare con Wilson...i due non mi hanno visto quindi origlio, anche se è sbagliato. «scusami ancora per ieri sera, ero davvero troppo ubriaco» «tranquillo, per fortuna c'era James» lo rassicura «ma a quale ti riferisci? ce ne sono due...non ricordo quasi niente di quello che è successo» le domanda «James Buchanan Barnes» quanto suona bene il mio nome detto da lei?! «mi dispiace ancora, cosa devo fare per farmi perdonare?» continua a scusarsi lui «non preoccuparti, consideralo dimenticato» «ti andrebbe di fare colazione insieme?» Emma accetta volentieri, dopo quello che lui le ha fatto, lei accetta...se non ci fossi stato io...mi accorgo solo adesso che sto stringendo il pugno...devo calmarmi. Lei gli dice di aspettarla giù. Per non farmi vedere, quindi, mi rintano nella mia camera.

POV EMMA

«quindi avete dormito insieme?» mi sorprende Nat «è?» penso di aver capito male «Steve mi ha confidato di avervi trovati insieme, a letto, tu e Bucky» mi soffoco con il caffè che sto bevendo, sputandolo. Ringrazio il cielo di non averla colpita «no! non abbiamo fatto niente» cerco di spiegarle, ma la vedo alzare un sopracciglio con la sua faccia interrogativa, indecisa se credermi o meno «ha fatto un incubo e gli ho fatto compagnia, tutto qui» continuo «sì, sì» mi deride ironica «ma sto dicendo la verità, e te e Luna invece?niente da confessare?» sorride senza rendersene conto «beh, non te lo dico perchè sei la sua migliore amica» «quindi non...non avete fatto niente?» s'intromette Sam riferendosi a me «esatto» esclamo risultando forse troppo isterica. È sollevato. Finito di mangiare usciamo con una meta qualsiasi. Prendiamo un ascensore e il pilota clicca il pulsante dell'ultimo piano: la terrazza.

Siamo arrivati, ma poco prima che le porte si aprino lui...lui mi bacia inaspettatamente! Dalla sorpresa non mi rendo neanche conto di ciò che sta succedendo: le porte si sono aperte e dall'altra parte c'è Bucky, che, sconvolto, mi guarda deluso prima di scappare. In tutto questo mi accorgo solo adesso che Sam mi sta ancora baciando, quindi mi stacco «Sam, mi dispiace, ma non...non ricambio» è ferito dalle mie parole, ma ho cercato di essere gentile. «ti piace lui, vero? ti piace Barnes. Stareste bene insieme» esclama tagliente «mi dispiace, inoltre non so di cosa tu stia parlando» spiego confusa «vi ho visti, ho visto come tu lo guardi e come lui guarda te, è cotto. E poi non pensare che non vi abbia visti durante i voli» scatta incazzato. Scuote la testa e mi lascia da sola «complicati gli uomini, vero?» parla una voce femminile alle mie spalle. La seguo e trovo Pepper osservare il paesaggio donatoci dalla nostra posizione avvantaggiata. «eh sì» concordo «seguimi, so cosa fa per te» si avvia sulle scale e scendiamo di un piano. Troviamo un ambiente fantastico con delle enormi vetrate e un bancone da bar in un angolo, verso il cui siamo rivolte.

Versa un bicchiere di non so cosa e mi fa segno di bere, avvicinandomelo. Butto giù l'alcolico che brucia in gola e cominciamo a conversare.

Capisco che dev'essere difficile stare con Tony, ma che è gratificante. Le domando, curiosa, perchè non si è versata un bicchiere anche per lei «non posso» non capisco «in che senso?» mi intrometto «sono incinta» dichiara. Mi fiondo ad abbracciarla «ma non gliel'ho ancora detto» aggiunge «prenditi i tuoi tempi, ma sono sicura che sarà felice e che la prenderà bene, non aver paura» esulto «speriamo»

POV BUCKY

Ho frainteso tutto, decisamente. Stavo per prendere l'ascensore e me la sono ritrovato davanti, mentre lo baciava. Baciava Wilson! Questi sacchi da boxe sono utili. Dopo quella situazione, infatti, mi sono fiondato in palestra. Sfogo tutta la mia rabbia e la mia frustrazione prendendo a pugni questi sacchi appesi. Non mi sono preoccupato di proteggermi le nocche. Il dolore mi fa riflettere, per quel poco. Ma quella scena, quella scena mi torna nella testa, le immagini non se ne vogliono andare. Colpisco più forte. Sento qualcuno chiamarmi, ma la voce mi raggiunge ovattata. Colpisco. Colpisco. Colpisco.

«Fermati, fermati, fermati, fermati,...» non ascolto quella persona, non so neanche chi sia. «James, fermati!» mi implora, singhiozzando, Lei. Cado sulle ginocchia. Si avvicina ma la allontano «vattene, vai da lui, da Wilson, dal tuo fidanzato» ringhio «ma non stiamo insieme, perchè io non lo amo. A me piace un altro» dichiara prendendomi la mani dolcemente, colpito e affondato. Solo allora vede che sono scarnificate e sbianca «James! cosa ti sei fatto?» sento la sua voce tremare, è preoccupata? per me? Se ne va e in pochi secondi torna con il kit medico, ho un dejavu. « non avvicinarti, mi farai solo soffrire. Ti piace un altro, quindi va da lui» sussurro «non ti lascio così» ribatte con sicurezza «tu non capisci, Emma, io sono INNAMORATO di te ci conosciamo solo da due giorni, quasi tre, ma tu mi piaci, e tanto, forse troppo. Non riesco a non pensare a te. Se adesso mi illudi di nuovo, io non so se riuscirò a sopportare il dolore, non ho mai amato nessuno» bisbiglio evitando di guardarla. Chiudo gli occhi per non vederla andarsene, ma qualcosa incontra le mie labbra, è lei, dolce e morbida.

«questa è una garanzia» annuncia prima di concentrarsi nuovamente sulle mie ferite. «James, cosa ti sei fatto ?» «amo quando dici il mio nome» le confido «e io amo te» mi sorprende, non riesco a parlare, ho la bocca impastata.

Ha già finito di fasciare le mie mani e vedo delle garze insanguinate, zuppe di disinfettante, in un angolo. È stata talmente delicata che non l'ho sentita.

spazio autrice

Ok, i due stanno andando troppo velocemente, ma cosa ci posso fare, la mie mani scrivono da sole, non riesco a controllarle. Comunque tre capitoli in un giorno! Prima e ultima volta probabilmente. Comunque devo riprendere a scrivere la storia di Peter Parker, ma questa mi prende di più. Come sempre commentate e fatemi sapere la vostra opinione e segnalatemi gli errori. Grazie per aver letto fino ad adesso.

Alla prossima

Ti Perdono JamesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora