Ti Perdono James

11. una sorpresa?

POV EMMA

Sto correndo tra le strade della Grande Mela, ma inciampo in un inutile radice che mi fa cadere come un sacco di patate. L'impatto con l'asfalto, però, non avviene: mi ritrovo a precipitare tra i cieli «bellezza, ti aiuto io» cerca di avvicinarsi Falcon «no, faccio io» aggiunge Ward, che a quanto pare può volare. I due cominciano a litigare e la superficie della terra si fa sempre più vicina. Chiudo gli occhi pronta a sfracellarmi, ma delle braccia forti e familiari mi afferrano in tempo.

« Emma, Emma» mi scuote Bucky facendomi svegliare. Borbotto un «ancora 5 minuti» prima di rigirarmi in quella tana accogliente calda che non voglio lasciare «Nat e Wanda ti portano fuori» «perché?» Chiedo con una voce ancora assonnata senza aprire le palpebre «dovete fare dello shopping veloce per stasera. Pomeriggio sarai impegnata con Luna, oggi è il suo compleanno e dobbiamo far finta di niente» ormai incapace di ritornare nel mondo dei sogni stropiccio gli occhi e alzo il busto facendo scivolare le coperte giù «a proposito, dov'eri stanotte?» L'ho accolto alla provvista infatti sta pensando a come rispondere «in che senso?» «Mi sono svegliata e non c'eri. Jarvis mi ha avvisata che non eri nell'edificio» «non riuscivo a dormire quindi sono andato a correre» si scusa «di notte?» sono confusa. Dai suoi occhi vedo che sta dicendo la verità, ma solo per metà. Non so quale delle due affermazioni è quella giusta però «mi devi dire altro?» Lo guardo in attesa «no» distoglie lo sguardo per non farsi leggere dentro «sappi che puoi dirmi tutto»

Natasha Romanoff e Wanda Maximoff dirette in queste stanza ci avvisa il nostro fidato assistente personale. Pochi secondi dopo sentiamo un leggero bussare e un «vestitevi che entriamo» da parte di Nat. Senza neanche darci tempo di ribattere la porta si spalanca e la spia mi prende per un braccio e mi trascina fuori, riesco a malapena a dare un bacio di sfuggita al mio ragazzo. «Nat è prestoooo» mi lamento «abbiamo una festa da organizzare. Ti illustro programma: dalle 8 alle 9 shopping, il nostro negozio apre per noi; dalle 10 alle 12 io e te prepariamo il salone mentre Wanda porterà Luna a compilare carte su carte, bla bla bla, burocrazia varia. Pranziamo EVITANDO L'ARGOMENTO. Il pomeriggio invece la porterai a fare un giro o non so cosa, come due normali migliori amiche. La obbligherai a vestirsi bene per il gala politico, se non ha un vestito glielo farai comprare, e la farai salire su una macchina a vetri oscurati che farà dei giri senza senso per destabilirla. Ah, ecco, devo ricordarmi di corrompere Happy. Poi tornerete alla torre dove ci saremo noi che vi accoglieremo...hai capito tutto? Bene, non mi interessa. Se fa domande improvvisa, ma MAI confessare. Mai mettersi contro Black Widow, lo sanno tutti, almeno se ci tieni alla pelle o, perlomeno, alla tua dignità. Sono eccitata...non vedo l'ora! Il piano inizia...ora!» spiega tutto di un fiato senza lasciarmi ribattere. L'ultima parola corrisponde ad una sveglia su un suo orologio, ha davvero pensato a tutto. Contagiata da quell'entusiasmo mi vesto velocemente e la seguo in macchina. Il negozietto è una semplice boutique molto elegante e raffinata. In un'ora le due supereroine hanno già trovato l'abito adatto, mentre io, da eterna decisa che sono, devo ancora capire di che tipo lo voglio. Le due donne mi si avvicinano in soccorso, sotto il braccio hanno i loro acquisti. La spia ha un tubino nero attillato che risalta ancora di più le sue forme. Wanda, invece, ne ha uno un po più particolare: la gonna che arriva ai piedi e in pizzo, mentre la parte superiore è tutta brillantinata. E blu e anche il suo è stretto in vita «Emma, ti diamo una mano noi!» Esclama felice Natasha. Mi spingono nel camerino insieme ad un mucchio di prove.

Dopo 10 di queste sono già stremata «secondo me questo è perfetto, provatelo subito» me ne porge un altro Wanda. Lo indosso e mi guardo allo specchio: anche il mio è un vestito blu notte più omogeneo con un collo a V e uno spacco laterale. Ha proprio ragione: oltre al modello e ha i colori che mi fanno impazzire, mi sta molto bene. Esco e le due, dopo essersi scambiate un cenno con il capo, esclamano contemporaneamente «è questo, è semplicemente divino» e si scambiano un cinque. Devono essere come sorelle, alla fine della fiera hanno avuto entrambe un passato tormentato.