La festa di benvenuto. [CAPITOLO 2]

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Aiden scosta il proprio sguardo dalla figura della giovane in lontananza al suo migliore amico, sbottando furibondo.

«Se sono tutti come quella mi faccio internare vivo.»

Archer si limita però a ridacchiare ancora e ancora, scuotendo il capo più che contento.

Spera di incontrare quella ragazza molto spesso.

Nel frattempo la preside fa il suo ingresso in sala, e con lei anche i quattro professori.
Sono pronti al comitato di accoglienza.

Vi do ufficialmente il benvenuto ad Highest City, lettori.
Mi auguro non cadiate anche voi in trappola.

Benvenuti nel cerchio.
"I loro destini sono fili, annodati in un'unica treccia"

La preside, seguita dai quattro insegnanti degli elementi, si dirige sul palco situato sul fondo dell' immensa sala, alla sinistra dell'entrata, accessibile attraverso pochi scalini.

È risaputo, fra gli alunni e non solo, che un tempo fossero abituali gli spettacoli di magia sfruttando quello stesso palco.

I nuovi futuri maghi lasciano le valigie tutte l'una vicino l'altra, per poi adagiarsi sulle comode sedie dotate di cuscinetti.

Dopo aver attraversato la porta d'ingresso vi sono difatti tre strade da poter percorrere:
a destra, per le aule al piano terra e per i bagni o, salendo le scale, per i dormitori.
E a sinistra per il palco e, svoltando sulla destra in fondo, accanto allo stesso palco, vi é la mensa.

La prima a salire è proprio la preside.
Veste elegante, poiché lunghi pantaloni neri a palazzo le coprono le caviglie seguiti da fini tacchi a spillo, del medesimo colore.

Le sue iridi, cristalline, scrutano i nuovi alunni con cordialità, e la sua bionda chioma raccolta da una treccia laterale spicca sul palco.
Indossa inoltre una collana di perle ma, per il resto, non ha alcun tipo di gioiello.

Dopo aver raccomandato gli alunni di far gentilmente silenzio, inizia il suo discorso.

«Benvenuti nell'unica scuola di magia di Highest City. Spero vivamente che ognuno di voi possa trovarsi a proprio agio con noi, e pertanto ci tengo impariate presto a fidarvi e a rivolgervi a noi per qualsiasi dubbio.
Mi auguro inoltre diventiate come una famiglia e che leghiate l'uno con l'altro, com'è giusto che sia.
Anche se avete scelto una strada ben più faticosa dei vostri coetanei, siete pur sempre adolescenti e, in quanto tali, avete stretto bisogno di rapporti interpersonali.»

Tossisce, schiarendosi la voce.
«Detto ciò, non ho intenzione di rubarvi altro tempo... immagino sarete impazienti di far conoscenza e sistemarvi nelle vostre stanze!
Ci tengo però a precisare che da oggi per ogni uscita dalla scuola, bisognerà chiedere il permesso.
In ogni caso, le lezioni inizieranno domani! Dalle 8:00 alle 14:00, ognuno nel corso assegnatogli.»

Il volto le si dipinge di un sorriso, cordiale.
«Come ultima cosa, anche se forse sarebbe dovuta essere la prima, il mio nome è Aurelia e sarò la vostra preside!»

E con tale e incoraggiante discorso, inaugura l'inizio di un nuovo lungo anno.
Abbandona il palco con grazia, ora affiancata dagli insegnanti che le sorridono.
Tutti, eccetto una.

Inoltre, una giovane dalla chioma bluastra li osserva torva, fra il pubblico di alunni, sospirando e innalzando gli occhi al cielo. Sembra nessuno la noti.

«Aiden, secondo te com'é la preside?
Io credo non sia antipatica.»
Sussurra Archer all'orecchio dell'altro, annuendo in un lieve sorriso;
sono entrambi seduti fra i posti al centro.

HIDDEN TRUTHS 1: The VN SagaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora