Nel giro di poco più di ventiquattrore la vita di tutti gli abitanti della Terra era cambiata. Per lo meno di quelli che vivevano in zone civilizzate; le piccole tribù disperse erano state ignorate dagli invasori, per il momento.
Noemi si chiese in quanti erano riusciti a nascondersi come loro. La rincuorò sapere che, in tutto il mondo, c'erano gruppi simili a quello capitanato dal padre.
Trovava incredibile che la maggior parte delle persone non ne sapesse nulla. Provò pena per Gigi, ormai segnato dalla terribile esperienza vissuta decenni prima.
"Chissà com'è la fuori... Mauro, torna presto!" pensò. L'idea che il marito si trovasse chissà dove la faceva impazzire. Come poteva rilassarsi, sentirsi al sicuro, se lui non era con lei?Il giornalista e la commessa avevano percorso altri chilometri, giungendo ormai in prossimità del paese di Moira. Avevano parlato poco, dopo aver lasciato il cascinale.
Si sentivano tristi per la perdita di Xordu. Erano rimasti con lui per un'ora, ma quel breve lasso di tempo bastò loro per capire che l'alieno era sincero, una brava persona, motivato da nobili ideali.
Mauro si tormentava per il gesto compiuto. Lo aveva fatto per pietà, per compassione: non poteva lasciarlo agonizzare ancora. Nonostante ciò, si sentiva le mani sporche di sangue. Aveva già visto gli orrori della guerra, ma non era mai stato responsabile della morte di nessuno. Questa era la prima volta.
Rivide lo sguardo implorante e sofferente di Xordu e si chiese se quelle creature credessero in una vita dopo la morte, se avessero una qualche forma di religione.
Lui era credente, a modo suo, e pregò silenziosamente per l'anima dell'extraterrestre.Moira si fermò di colpo.
"Qualcosa non va?" le chiese, apprensivo.
La donna scosse la testa, accennando un sorriso.
"Laggiù c'è casa mia..." affermò, indicando alla propria sinistra con un braccio.
"Lo so, è proprio lì che stiamo andando."
Moira scosse nuovamente la testa e lo guardò con occhi lucidi. "No, è lì che andrò io. Da sola."
"Che stai dicendo?"
"Mancano ancora circa sei chilometri per raggiungere il mio paese. Se prosegui dritto invece arriverai a casa prima, guadagnerai tempo prezioso" gli spiegò, posandogli le mani sulle braccia.Mauro la guardò, perplesso. "Non ti lascio proseguire da sola, è pericoloso e lo sai! Ti accompagnerò fino a casa, mi assicurerò che ti ricongiunga con i tuoi famigliari e poi ripartiremo, tutti insieme!"
"Mi fa piacere che ti preoccupi per me. Anche se ci conosciamo da poco più di un giorno, abbiamo condiviso molto e ti sarò eternamente grata per avermi portata fino a qui, ma non posso farti allungare ulteriormente la strada. Hai già fatto anche troppo."
"È solo una piccola deviazione" insistette l'uomo.
"Mauro: torna a casa! Me la saprò cavare da sola. Ho questo" disse brandendo un coltellaccio, "e questo copricapo all'ultima moda" continuò, indicando la carta stagnola sulla testa. "E poi, sono così sporca che, anche se mi passassero a un metro, mi scambierebbero per un mucchio di spazzatura!" Aveva paura, ma non volle darlo a vedere. Non voleva far preoccupare ulteriormente il suo compagno di viaggio. Non poteva chiedergli un ulteriore sacrificio. Quell'uomo voleva tornare dalla propria famiglia tanto quanto lei voleva riabbracciare i suoi figli. Sarebbe stato un compagno eccezionale per lei e i ragazzi lo avrebbero adorato. Cacciò quel pensiero: Mauro era un uomo sposato e il legame che sentiva era frutto delle forti esperienze vissute insieme."Mi prometti che starai attenta?" le chiese, guardandola dritta negli occhi.
"Te lo prometto, capo!" provò a sdrammatizzare.
Mauro la abbracciò, quasi stritolandola. Si era affezionato a quella donna forte e fragile al tempo stesso. Avrebbe voluto accompagnarla, prelevarla coi figli e portarli con sé. Era testarda, Moira; non ci fu verso di convincerla.
"Staremo bene, vedrai."
"Ti prometto che, non appena avrò ritrovato Noemi e i ragazzi, tornerò a prendervi! Te lo prometto, Moira!" le disse, mentre la donna si allontanava dalla sua vista, versando lacrime silenziose.
Mauro controllò il bracciale alieno, al sicuro nello zaino, intraprendendo la strada opposta a quella della donna.
"Ora sono solo."
Tagliando per i campi, lo separavano da casa solo una decina di chilometri.
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La strada di casa
Science FictionSembrava una giornata come tante. Durante un giro al centro commerciale dopo il lavoro, per comprare un regalo alla moglie, Mauro si ritrova scaraventato a terra, dopo un'esplosione. Cos'è successo? La sua famiglia sta bene? Quella strada, percorsa...