𝘾𝙖𝙥𝙞𝙩𝙤𝙡𝙤 15

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T/n pov:

-Sei nervosa?-

Sento la voce di Shoto ovattata, quasi come se tra di noi ci fosse uno spesso vetro.

Le orecchie mi fischiano, ed il peso che sento sul petto si fa ogni secondo più difficile da sopportare.
Ho il terrore che la testa cominci a girarmi, impedendomi di continuare a camminare.

Ansia. È questo ciò che provo.

Vorrei dire che ormai sono abituata, eppure non credo ci riuscirò mai.
Il fiato che manca, la voce che si blocca in gola e la costante impressione di non riuscire a respirare non sono cose con cui si impara a convivere tanto facilmente.

-T/n, davvero, mi stai facendo preoccupare-

Mi volto di scatto, riprendendo pian piano a pensare lucidamente.

I capelli di Shoto gli ricadono sul viso in modo disordinato, la sua voce è ferma e profonda, gli occhi che trasmettono emozioni a me ancora difficilmente interpretabili e sconosciute.

Cerco di cambiare espressione, rilassando i muscoli della faccia e provando ad abbozzare quanto di più simile ad un sorriso il mio viso mi permette di fare -Scusa, non era mia intenzione farti preoccupare, ho solo un po' di ansia. Ma credo sia una cosa normale-

Annuisce, senza smettere di fissarmi.
Posso leggergli in volto che non mi crede e che sa più di quanto vuole farmi capire. Eppure, nonostante ciò, non dice nulla per contraddirmi.

Ci fermiamo all'unisono, proprio davanti all'ingresso del palazzo in cui si terrà la prova con i quirk.

Respiro profondamente due o tre volte, chiudendo gli occhi per qualche istante e concentrandomi solo su me stessa.

Il silenzio che segue è una delle cose più innaturali che io abbia mai vissuto.
Non c'è alcun rumore, solo il mio fiato che rompe l'aria.

-Se lavoriamo in squadra possiamo farcela- sussurro, prima che All Might dia il via alla prova.

Facciamo qualche passo in avanti insieme.
Ogni secondo che passa l'adrenalina si fa sempre più sentire.
È vero, ho paura, eppure sono estremamente felice di essere qui.
Sto realizzando il mio sogno.

Sono pronta per fare vedere a tutti quanto valgo.

-Tu aspettami fuori, potrebbe essere pericoloso-

Mi fermo, fissando allibita Todoroki.
Non può averlo detto sul serio.

-In che senso scusa? Noi siamo una squadra e...-

Non mi ascolta, e prosegue avanzando verso l'interno dell'edificio, mentre io resto immobile cercando di capire se sia tutto uno scherzo o meno.

-Forse l'altra squadra punta ad una tattica difensiva...- sibila, ignorandomi.
Non parla con me, ma più che altro con sé stesso.

-Todoroki, ma che ti prende?- domando, facendo qualche passo verso di lui.

Mi blocca con un gesto della mano sinistra, mentre appoggia l'altra al muro.
Non riesco a capire subito cosa stia facendo, finché non vedo il punto in cui la sua mano tocca il muro ricoprirsi di ghiaccio.

In men che non si dica la chiazza azzurra si espande, congelando tutto il corridoio e risalendo le scale che abbiamo davanti.

-Esci da qui t/n, ti ho già detto che potrebbe essere pericoloso-
Non riesco a capire se sis più freddo il clima che si è creato all'interno del palazzo o la sua voce.

Vorrei ribattere, urlargli che questa non è solo la sua prova, che esisto anche io e che non sono così inutile come potrebbe pensare.

Eppure, senza fare troppe storie, seguo i suoi ordini. Vergognandomi infinitamente.

Una volta uscita un'ondata di aria calda mi investe.
Alzo lo sguardo, constatando che Todoroki è riuscito a congelare tutto il palazzo.

"Probabilmente vinceremo" penso, anche se in questo momento non mi interessa nemmeno un po'.

Mi sento umiliata e presa in giro. Al solo pensiero di ciò che staranno pensando i miei compagni nella sala monitor mi viene voglia di sprofondare nel terreno e non riemergere più.

La cosa peggiore è che a farmi provare ciò è stata proprio una delle persone che ritenevo mio amico.
Perché? Cosa ho fatto di male? Ho sbagliato qualcosa?

Nonostante la rabbia che mi ribolle nelle vene, devo ammettere che è stato dannatamente bravo.

Non ha inflitto danno al nemico, immobilizzandolo senza nemmeno toccarlo e non ha distrutto o rovinato la struttura.
Una prestazione quasi perfetta.

Tutto da solo, senza il bisogno del mio aiuto.

Sento la voce di All Might risuonare ancora una volta -Il team degli Hero vince!!-

Sgrano gli occhi, stringendo i pugni.
Vorrei scoppiare in lacrime, ma per il momento sono già stata umiliata abbastanza.

Ho poche cose in comune con mio cugino, ma l'orgoglio è una di quelle.
Todoroki Shoto, oggi, è riuscito a distruggerlo in un mucchietto di coriandoli di carta.

Vorrei dirgli qualcosa mentre mi passa di fianco, ma la voce mi muore in gola.
Mi limito a lanciargli lo sguardo più carico di disprezzo che io riesca a fare.

La sua faccia stupita mi fa placare un poco.
Possibile che non si aspettasse una reazione del genere da parte mia?

-Noi abbiamo vinto t/n, non sei contenta?- mi chiede, facendo tre passi verso di me.

Mi ritraggo immediatamente -Noi? Sei serio?-
Sputo fuori le parole come veleno dai denti di una vipera.

-Bhè si...-

-Tu Todoroki, tu e soltanto tu hai vinto. Io mi sono limitata a guardare, a cuccia come un cagnolino-

Mi sento un'infame, ma dentro di me c'è qualcosa che mi impedisce di fermarmi.

-Credevo ti avrei fatto un favore- replica, con il solito tono di voce che resta invariato.

-Un favore? E in che modo?- ora le mie parole sono solo tristi e vuote.

-Io...-

-Sai che c'è? Non importa- dico, voltandomi e dirigendomi verso la sala monitor di nuovo.

Preferirei scappare che entrare lì dentro dopo la figura che ho appena fatto.
Magari gli altri non la vedranno così, ma per me questo è stato un enorme fallimento personale.

"Forse non sarò mai all'altezza di questo posto..."

La lama della consapevolezza mi procura una ferita profonda. Sanguino dove nessuno può vedere.

Ciaoooo
Ecco qui un nuovo capitolo.
Allora, vi giuro che scriverlo è stato stra difficile, perché non volevo che t/n risultasse una pick me girl che sa solo lamentarsi.

Solo mi sono immaginata come avrei reagito io in una situazione del genere. Cioè, essere impotente e sentirmi inutile durante una prova che tutti i miei compagni stanno guardando non deve essere piacevole.
Voi avreste reagito così? Io credo di sì.

Just due cose e poi vi lascio continuare la vostra esistenza in pace
1) Questa storia è prima in #anime (come? Bho non ne ho idea). Volevo ringraziare tutti voi perché senza il vostro sostegno non sarebbe stato possibile❤️
2) Domani sarà il mio compleanno quindi non so se riuscirò a pubblicare (nonostante lo passerò a casa agahshahahsga).

𝐂𝐮𝐨𝐫𝐢 𝐃𝐢 𝐂𝐚𝐫𝐭𝐚~𝑇𝑜𝑑𝑜𝑟𝑜𝑘𝑖𝑥𝑅𝑒𝑎𝑑𝑒𝑟Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora