Capitolo 9

1.4K 86 25
                                    

"Senti il cuore che batte
che va a 300 all'ora,
senti le voci dentro
senti le voci fuori,
E dicono che sei pazzo, che è meglio far altro,
è solo un'opportunità e devi farcela.

L'ansia che sale e il sudore che scende,
La testa calda ma le mani fredde,
Gli batte il polso ma non sente niente,
Vorrebbe urlare, la voce non esce,

Chiuso in bagno con i conati di vomito,
il viso pallido e c'ha gli attacchi di panico,
le gambe tremano e non sa quello che tramano,
ma deve muoversi perché gli altri lo chiamano,
E ancora gli manca l'aria, ma non la trova,
si calma, non vede nada,
lo stomaco lo divora,
e la folla lo aspetta fuori,
la gola che gli si infiamma,
la calma non viene a galla,
gli pesano anche i polmoni,
e sente i brividi, porta con se i lividi,
Guardati e ricorda che hai lottato per essere qui."

Presi un respiro profondo, pronunciate le ultime parole.
Non era facile rivivere tutte quelle sensazioni che avevo provato, ma dopo averle cantate, mi sentivo decisamente meglio.

Sorrisi alla fine dell'esibizione, perché nonostante tutto, anche se fossi arrivato ultimo nella classifica delle cover o avessi preso un brutto voto, ce l'avevo fatta ed ero sereno.

"Sei un grandissimo  performer, ti do nove e puoi riprendere la maglia" disse Arisa.

Anche a Rudy e ad Anna ero piaciuto e la cosa mi rendeva felice.

"Ora c'è un'altra classifica, da parte della cantante Giorgia" parlò Maria per poi chiedermi in che posizione sarei stato secondo me.

"Spero solo di non essere ultimo" risposi per non essere troppo ottimista e illudermi.

Ma con mia grande sorpresa ero arrivato primo.

Mi accasciai a terra per lo stupore e cercai di non emozionarmi troppo, anche se sentivo le lacrime arrivare.

Ci avevo messo tutto me stesso in quelle barre, non è stato facile raccontare tutto ciò, ma sapere che il messaggio era arrivato, mi aveva reso felice.

Le soprese non finirono lì perché tutte le mie canzoni erano state inviate alle radio, che avevano fatto l'ennesima classifica ed ero arrivato terzo.

Sorrisi ringraziando e poi ritornai al mio banco.

Dopo la mia esibizione, entrarono i ragazzi che erano stati puniti dal provvedimento disciplinare e il primo che avrebbe cantato era Luca.

Aveva portato una cover di Michael Jackson, "Don't stop til you get enough", che aveva studiato da solo.

Prese molti complimenti, anche se era arrivato ottavo nella classifica.

Lo ammiravo tanto dal lato artistico.
Aveva una vocalità pazzesca ed era il suo punto di forza, qualità che a me mancava, anche se non ne sentivo la necessità.

Non prestai molta attenzione, come al solito, alle altre esibizione, ma non potei fare a meno di notare che la fine del ballo di Alessandro consisteva in un bacio da parte sua a Enula.

Non so quanto sarebbe stata felice di ciò, erano molto legati, ma lei sembrava trattenersi spesso.

Oltre a questo momento inaspettato, annunciarono l'uscita del disco con tutti i nostri inediti.
Trovavo figo il fatto che avessimo fatto un CD tutti insieme e che avremmo fatto un incontro con chi ci seguiva.
Potevo considerarla la prima esperienza da cantante.

Dopo l'applauso finale del pubblico, uscimmo dallo studio e andammo verso la casetta.

"Ragazzi per festeggiare direi di fare della pasta al sugo!" esclamò Luca entusiasta.

Mille Parole| Tancredi&Aka7even Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora