Capitolo 6

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Ero fuori in giardino a fumare, dopo quello che era successo e stavo cercando di chiamare mio padre per raccontargli come era andata la puntata.
Mi piaceva parlare con lui e dirgli cosa facevo qui dentro, perché lui aveva creduto tanto in me.

"Papà sono uscite le classifiche delle radio"

"E come è andata?"

"Sono primo" dissi emozionato con gli occhi lucidi.

Era una grande soddisfazione poterlo dire ad alta voce.

"Sono contento, tu invece sei felice?"

"Si, certo papà, come potrei non esserlo".

Effettivamente in quel momento ero felice, anche se la settimana l'avevo passata davvero male.

"Io sono sempre qua e puoi dirmi tutto, lo sai vero?"

Mentre mi diceva queste parole, vidi la porta del giardino aprirsi.
Era Luca.

"Sisi lo so, ora devo andare, potrei essere ucciso a breve" dissi sorridendo fissando il ragazzo che si era appena seduto sulla panchina.

"Ma che dici Tancredi?"

"Niente niente, ci sentiamo domani" conclusi la chiamata.

"Non ho ucciso Deddy per i capelli quindi non ucciderò neanche te per una battuta stupida" disse Luca improvvisamente.

"Adesso spii anche le mie chiamate?"

"Penso che le tue chiamate ormai siano di dominio pubblico"

Non aveva tutti i torti.

"Comunque non era una battuta stupida, avrebbe fatto ridere anche a te se non l'avessi presa così tanto sul personale"

"Come la dovevo prendere? Tutti sanno che le cose tra me e Martina vanno sempre peggio per colpa di Raffaele"

"Pensi davvero che la colpa sia sua?"

"Noi siamo sempre stati bene insieme e ora va tutto a rotoli"

"Forse non è la tua persona" dissi titubante.

Non so se avevo fatto bene a dirgli ciò.
Era un tipo sensibile e ad ogni piccola cosa si buttava giù, figuriamoci su questa.

Mi aspettavo di ricevere altri insulti o minacce, invece mi stupì.

"Già forse non lo è".

Lo disse sottovoce come se non volesse sentire quelle parole che uscivano dalla sua bocca.

"Oppure vi sposerete un giorno e avrete tanti figli, non puoi saperlo".

Cercai di risollevare il suo umore.
Non che mi importasse di come stesse, ma sapevo che qui dentro stare male era l'ultima cosa che serviva.

Sorrise alla mie parole, probabilmente si stava davvero immaginando il suo futuro così.

"Tu invece hai già trovato la tua persona?"

Non pensavo mi avrebbe fatto una domanda del genere.

"Pensavo di si, ma mi sbagliavo" dissi riferendomi a una vecchia storia d'amore andata male.

"E se mi stessi sbagliando pure io?"

Avevo la sensazione che a lui non interessasse  sapere la mia storia, voleva solo capire come agire con la sua.

"In tal caso lo scoprirai" dissi per poi andarmene.

Di Luca non avevo capito molto, ma sapevo per certo che era molto insicuro.
Sembrava quasi avesse paura di staccarsi da Martina, come sei lei fosse l'unica persona che potesse volergli bene.

Mille Parole| Tancredi&Aka7even Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora