Il mattino li accoglie ancora abbracciati, a malincuore si alzano, il lavoro in agenzia li aspetta, oggi anche Sanem andrà in agenzia, vuole salutare tutti, li manca quell'ambiente un po chiassoso e caotico, ormai manca solo un mese e sarà molto impegnata con i gemelli.
Il loro arrivo in agenzia è veramente un tripudio di affetto, tra abbracci e saluti, tutti sono contenti di vedere Sanem, la sua pancia è il centro del mondo, viene toccata e le viene chiesto
“Scalciano molto?”
“Come stai?”
“Ti senti pesante?”
non sono invadenti ma ognuno a modo suo le vuole bene.
Nel corridoio si sentono dei passi, dei tacchi.
“La signora Ailyn è tornata” esclama Cey Cey
“Non dire sciocchezze “ lo rimprovera Sanem, si girano per vedere a chi appartenessero quei tacchi videro una china nera lunga e lucente, delle gambe lunghe.
Sanem non poteva credere ai suoi occhi, cosa ci faceva questa donna qui. Non tutti in agenzia la conoscevano, e ne potevano sapere cosa c'era stato fra Can e Acelya.
“Buongiorno Sanem come stai oggi, ho saputo che non sei stata bene il giorno della festa a casa tua”
“Buongiorno a te, si sto meglio, come mai da queste parti?”
“Can non te l'ha detto?”
“Andiamo in sala riunioni” si spostarono, Can e Sanem davanti a tutti per fare strada, si accomodarono, anche Deren, Cey Cey, Leyla ed Embre, “Non ho ancora avuto l'onore di vedere mia moglie dalla tua telefonata, vedi amore Acelya vuole aprire un centro per le persone in gravidanza per ragazze senza famiglia, ragazze che hanno subito violenza, ragazze in difficile pensato a noi come agenzia per pubblicizzare il tutto, e vuole te come volto della campagna”
“Un'iniziativa bellissima, ma non credo di andare bene per fare da modella”
“Tesoro sei perfetta, Can mi ha detto che hai già fatto in passato una campagna per i diritti delle donne”
“Era tanto tempo fa … era un altra Sanem “
“Ho acetato di fare le foto solo se ci sarai anche tu o non accetterò il lavoro”
“Can, io non so” le prende la mano e la conduce lontano da quelli sguardi
“Lo so che sei combattuta per quello che ce stato in passato, ma è passato, e quello che provo per te non l'ho mai provato per nessun altra persona, tu sei il mio unico amore, la mia vita la mia anima”
“Can, io mi fido di te, ma non mi fido di lei, tenterà in ogni modo di entrare nelle nostre vite”
“Solo vite lavorative, sarà solo una cliente come le altre, niente di più, poi aiuterà tante mamme”
“Can mi hai quasi convinta, voglio visitare il centro prima di decidere”
“Lo faremmo presente come condizione per accettare”
tornarono in sala riunioni “ Acelya prima di accettare io e Sanem vorremmo vedere il centro”
“Il centro non è ancora pronto, ma ve lo posso mostrare”
“Dove è situato?”
“Nella zona più povera di Istambul”
“Capisco, li ce più bisogno”
“Possiamo organizzare una visita per domani, in mattinata, siete disponibili?”
“Io ho una riunione con la ditta prodotti per il corpo, abbiamo la presentazione della campagna, puoi andare tu Sanem, se vuoi magari con Cey Cey o Muzo”
“Potrei, che ne pensi Cey Cey, Muzo?”
“Io posso, ti accompagno volentieri” acconsente Muzo “Posso venirti a prendere a casa e poi andiamo in taxi”
“E' deciso, ci vediamo li domani, poi vi daremmo delle risposte”
“Ora se ci vuoi scusare Acelya, abbiamo un impegno” e prendendo la mano di Sanem, esce da quella stanza
“Dove dobbiamo andare Can? Non ricordo di avere un appuntamento”
“Ho una sorpresa per te”
“Che tipo di sorpresa?” Sanem sempre la solita curiosa
“Se te lo dicessi che sorpresa è?” dalla tasca tira fori la bandana da cui non si è mai separato , la benda, e lei lo lascia fare. “Vedrai ti piacerà questa sorpresa” Guida in macchina per un po, Sanem ascolta i suoni che la circondano, sente la voce di Istambul, come quel giorno … “sono innamorato di te Sanem, sia che io chiuda gli occhi o che li tenga aperti, vedo soltanto te, che tu sia davanti a me o meno. Io vado a casa e tu sei li, guardo il mare e tu sei li, vado al rifugio e tu sei li, corro nel bosco e tu sei li, se guardo il cielo tu sei li, ci sei sempre tu solo tu” quel ricordo ancora la emoziona...
“Eccoci” la voce di Can la riporta al presente “Siamo arrivati” Can scende dal pic-up , fa il giro e apre lo sportello e la fa scendere … “Vieni, fai piano ti guido io” Sanem lo segue senza fare obiezioni.
L'abbraccia da dietro, tenendola stretta “Ora ascolta”
Sanem si concentra e sente le voci della città, del mare.. “Can, ma siamo dove mi hai detto che eri innamorato di me”
“Esatto, volevo che provassi le stesse emozioni che hai provato quel giorno”
“Ci stavo pensando in auto mentre venivo qui” un sorriso illuminò i loro volti
“Questa volta non ti dirò che ti amo, perché lo sai già ma vorrei dirti che amo i nostri figli, e che per questo vorrei far loro un regalo”
“Che regalo Can?”
“Vieni, voltati, mettiti in questa posizione” la prese delicatamente e da dietro le slegò la bandana “Ora apri gli occhi” come aprii gli occhi vide la casa di Can, quella dove era cresciuto da piccolo piena di impalcature, con dei lavori in corso...
“Stai ristrutturando questa casa?”
“Vorrei che i nostri bambini crescessero qui, naturalmente passeremmo anche del tempo alla tenuta, magari l'estate, se ti va” Sanem, restò stupita da quella richiesta, ma allo stesso tempo felice, finalmente lui aveva fatto pace con il suo passato, con il suo abbandono.
Lo travolse con il suo entusiasmo, abbracciandolo stretto e baciando il suo viso
“Questa è una cosa bellissima, so quanto tieni a questo posto, ha un panorama bellissimo, ma non solo, è vicino al mio quartiere, è vicino alle scuole, insomma a tutto” Can la guardò il suo entusiasmo era elettrizzante, contagioso, aveva fatto bene, quella casa era non solo bellissima ma anche comoda per gli spostamenti, la tenuta era perfetta per le vacanze estive e per eventuali fughe romantiche solo per loro.
“Vieni, ti porto a visitare la casa” La prese per mano e la condusse all'interno.
“E' bellissimo” Nell'ingresso vi era una magnifica sala con dei colori forti, giallo ocra e rosso scuro, non era ancora completato, ma si vedeva il restauro di un affresco che aveva come tema il mare. Nella cucina adiacente una grande isola completava il tutto, attrezzata nei minimi particolari, proseguendo la visita entrarono in camera da letto dove alle pareti c'erano in bella mostra le foto del viaggio di nozze, la grecia con la visita alla libreria, venezia, il tatuaggio con l'hennè, e le galapagos con le isole, e l'immancabile incontro con l'Albatros.
Sanem si commuove, le foto più belle che avesse mai visto “Sono stupende, so che non possono essere diversamente dato che le hai scattate tu, ma vederle appese nella nostra stanza mi riempie il cuore di orgoglio, perchè so che tu sei mio e queste foto siamo noi, nessuno ci porterà via l'uno dall'altro.
La visita proseguì, le ultime due stanze di quel piano erano vuote, bianche.
“Queste non hanno ancora un'anima?”
“Queste le riempirai tu amore con i nostri bambini, e i loro ricordi di una vita insieme a noi”
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Un Milione Di Anni Con Te (completo)
FanficCosa succede dopo le nozze, la prima notte insieme, il loro viaggio..