2 L'incubo

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Sanem è sul molo, la notte è calata da poco, vede ancora gli ultimi raggi del sole all'orizzonte, corre, le lacrime le bagnano il viso, singhiozzando cade a terra , Can se ne sta andando, la barca si allontana sempre di più, lo chiama ma non la sente ,prende l'anello che ha al collo, lo bacia e esprime un desiderio, che il suo Can torni da lei e per lei, un dolore lancinante le pervade  il petto, stringe le gambe al petto e urlò il suo nome
"Can Can " all'improvviso si sveglia, sentendo delle mani che la afferrano e la scuotono
"Sanem sono io svegliati e solo un sogno"
Can la chiama e le asciuga le lacrime che ancora scendono sul viso.
Un flashback, a casa sua la notte dell'ascensore, dove l'aveva consolata dopo l'incubo, anche lì lui la lasciava.
"Can non lasciarmi mai più promettimelo"
"Te lo prometto amore mio"
Lo abbraccia forte, sente il suo cuore battere forte
Can allora le baciò le palpebre
"Non voglio vedere più le tue lacrime"
Continuò scendendo a baciare ogni singola parte del suo viso, piano piano lentamente, poi catturo le sue labbra e baciandola dolcemente prima, e sempre più esigente, scese a baciarle il collo guardandola negli occhi continuando il suo percorso.

"Fai l'amore con me mia piccola erkenci kus"... arrossì il chiarore della luna che entrava dalla finestra non poteva rivelarlo, lui sorridendo la guardò
"sei bellissima quando ti vergogni".

Lentamente dove la baciava tracciava dei piccoli cerchi con la lingua e scendendo lungo le sue gambe le sfilò le mutandine per poi risalire baciando l'interno cosce e fermandosi ad ammirare la sua intimità.
Fecero l'amore dolcemente con passione come quando in passato lo facevano i loro occhi quando si guardavano e a vicenda lo desideravano.

Un Milione Di Anni Con Te (completo)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora