[T/n]
Erano passate un paio di settimane da quando Eren era sotto la nostra custodia.
Io e il Capitano cerchiamo di andare d'accordo ma non è facile dice sempre quello che pensa e io non sono da meno.
Abbiamo un carattere simile anche se storie diverse.*Flashback*
-Josh ho fame - ero rannicchiata a terra, sentivo freddo e avevo tanta fame.
Mio fratello mi guardò
- Non ho nulla da mangiare [t/n]-
- Ma io ho fame - sentimmo un rumore di zoccoli. Qualcuno si era fermato, no, erano più persone. Che ci facevano nel bosco? Possibile che fosse il padrone?
Josh si avvicinò alla finestra e mi fece segno di stare in silenzio ma io mi avvicinai a guardare.
Erano un gruppo di persone, alcune molto giovani, con un mantello su cui era ricamato un buffo simbolo, forse erano ali, non riuscivo a vedere a causa della sporcizia sul vetro.Quelli uomini si accamparono fuori e non entrarono in casa, il nascondiglio del padrone aveva funzionato! E ci avrebbero completamente ignorati se non fosse che il mio pancino brontolava.
Avevo una fame tremenda, quindi sgattaiolai via senza svegliare Josh.
Tutti dormivano, quindi mi avvicinai alla sagoma di un ragazzo, quello biondo che avevo osservato dalla finestra.
Ero sicura che avesse con se un po' di gallette. Ma dove erano? Sentii un rumore dietro di me
- Cerchi queste?- sobbalzai e tirai un pugno alla cieca verso la voce. Il mio pugnetto finì contro il palmo di una mano.
- Ottimi riflessi piccolina - mi girai e mi ritrovai il ragazzo biondo
- Maledizione - dissi a denti stretti
*fine flashback*- Si può sapere che stai facendo?-
- Mh?- - Hai il cucchiaio alzato da cinque minuti buoni - - Cosa?- Levi alzò gli occhi al cielo,
Hanji si mise a ridere - Stava pensando al suo ragazzo, Levi non puoi capire certe cose - - Zitta quattrocchi di merda -
- Oh cos no aspè...stavo pensando -
-Ah perché pensi?- - Zitto nano - -Zitta Capitano degli gnomi - -Ma che cazzo, non fa ridere - - Tsk mocciosa - - Sai replicare solo così, i giganti si mettono a ridere quando ti vedono bassott...-
Qualcuno spalancò la porta della mensa, era una recluta, era affannata e rossa in viso
-Capitano [t/c]...anf...il comandante s...stava...anf...lottan...- crollò a terra svenuta.
Solo in seguito mi dissero che aveva una bruttissima ferita da taglio sul fianco, perché io ero corsa fuori in direzione dello studio di Erwin.Quando arrivai lo vidi steso a terra in mezzo al corridoio, mentre una sagoma incappucciata gli puntava un grosso coltello alla gola. Per fortuna al suono dei miei passi allontanò la mano, con cui reggeva l'arma, abbastanza da permettermi di scagliarmi contro evitando che il Comandante si ferisse alla gola.
-Tu! Brutto pezzo di merda- tuonai, tirandogli una calcio sul fianco; calcio che bloccò. Mi sollevò come se fossi peso piuma e mi scaraventò a terra bloccandomi il respiro.
Successe tutto in un batter d'occhio una sagoma nera si scagliò contro l'uomo misterioso, mirò alla faccia, ma riuscì a schivarlo. Ma era un mostro per caso?Riuscii ad alzarmi, mi avvicinai a Levi e insieme attaccammo. Eravamo perfettamente coordinati. Ci muovevamo senza doverci dire nulla.
Colpii le gambe del avversario che perse l'equilibrio per un breve istante, ma per Levi bastò: girò il braccio del avversario e gli bloccò le mani dietro la schiena, ponendosi alle sue spalle. Essendomi allenata con lui sapevo quanto forte fosse la sua stretta.
Anche il nostro avversario se ne rese conto, cercava di sfuggire da quella stretta ferrea, senza risultato, inoltre non poteva scappare, dietro di lui c'era il capitano mentre io lo fronteggiavo e da entrambi i lati del corridoio riecheggiavano le voci dei soldati.
-Bene bastardo, vedo che non hai neanche le palle per mostrare la faccia eh- l'uomo infatti aveva fatto in modo che la sua faccia fosse coperta da un panno o qualcosa del genere.
Ma la mia attenzione venne catturata dalla posizione in cui si trovava, aggrottai la fronte; si stava bilanciando sulle gambe come se dovesse darsi una spinta. Si, non c'erano dubbi il suo corpo era in tensione, aveva irrigidito le gambe come se fosse pronto a...
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Le Ali Della Libertà
Подростковая литератураLEVIXREADER -La verità è che per volare si ha bisogno di entrambe le ali- -che cosa vuoi dire?- -voglio dire che... Loro sono le ali della libertà. Rappresentano la speranza di una vita migliore, sono rispettivamente il cuore e la forza del armata r...