capitolo 7

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[T/n]
Quindi "la riprenderò" significava questo eh. Era lui, anche se era invecchiato e non di poco.
-Sei cresciuta su bene eh- si avvicinò a me. Rimasi impassibile.
- Ciao feccia, hai organizzato tu tutta questa pagliacciata?-
-Sono solo un pesce piccolo ma mi hanno promesso una ricompensa-
-Fammi indovinare, io?- ghignò.
-Non sono quella di prima, non sono più una bambina-
-Vedremmo- fece un passo avanti ma io rimasi ferma
-Dove è Josh?-
-È morto- -Fa niente, tu da sola sei merce di prima qualità-
-Oioi lurido maiale, chi è il tuo capo?- guardò Levi e alzò le spalle poi spostò i suoi occhi su di me.
-Ora non posso prenderti Bambina, devi pazientare-
-Tsk non scomodarti-

Mi sentivo sporca. Rivederlo aveva riportato a galla brutti ricordi.

flashback-Josh non voglio andare- -Mi dispiace [t/n]- -Quel uomo mi fa male- -Mi dispiace ma ricordati che un giorno sarai più forte- -Eccola qua la mocciosa- il ragazzo mi gettò a terra ma mi rialzai subito -Ah ecco la mia bambina preferita- sorrisi e mi avvicinai, sapevo cosa dovevo fare.Mi tolsi la maglietta e rimasi in canottiera. -Sei una bella bambina, magari mi farò un po' di soldi...ma sei così carina che voglio tenerti con me--Si, padrone per favore- -Anche se mi fai arrabbiare qualche volta come ieri che hai fatto cadere il vaso- -Era troppo pesante per me padrone- -Ti ho forse chiesto di rispondere?- scossi la testa-Girati e mettiti in ginocchio, vogliono comprarti ,sarà qualche pervertito sicuramente, basta ferirti un pochino- -Ma padrone...- -Stai replicando?--No padrone- Mi girai e mi misi in ginocchio, chiusi gli occhi e aspettai. "Si, sarei diventata più forte" è questo che pensavo mentre mi colpiva ripetutamente.Non potevo immaginare che quella sera ci avrebbe rinchiuso nel nascondiglio del bosco e che avrei conosciuto Erwin.fine flashback

-Levi dobbiamo andarcene-

-Mh, intanto devi mangiare- mi fissava
-Che vuoi?-
-Nulla-
-Noi due possiamo farcela-
-Si- continuava a fissarmi
-Ackerman che vuoi?-
-Mi dispiace Isabel- cosa? Era più pallido del solito, chiuse gli occhi e appoggiò la testa al muro, mi avvicinai a lui e gli appoggiai la mano sulla fronte, scottava.
Mi sedetti accanto a lui e anche io appoggiai la testa sul muro. Anche se avevo un piano per scappare se Levi non era lucido non avrei mai potuto metterlo in atto.
Era un organizzazione, Kenny e il Padrone erano pesci piccoli ma Rainer e quella ragazza sembravano sapere molte cose. Mi mancavano pezzi del Puzzle ma ora che avevo trovato Levi ero più sicura, mi sentivo più forte. Sicuramente Erwin ci stava cercando, si, senza ombra di dubbio; alla fine sono, anzi siamo, la sua famiglia.

-Alzati che sbavi-
-Fammi dormire Nano-
-Mi stai sbavando-
-Si ho capito, sono sveglia- mi alzai.
Mi porse un pezzo di pane e nel farlo fece una smorfia di dolore
-Come hai fatto a ridurti così?-
-Non c'è un motivo-
-Sai dove siamo?-
-Tsk si- le misi una mano sulla fronte
-Sembra essersi abbassata-
-Hai un piano per scappare vero? Conosco quello sguardo- alzai un sopracciglio
-Che sguardo?-
-Quello che fai quando stai per combinare qualcosa-
-Non ho nessuno sguardo-
-Dimmi che hai in mente e basta-
-Se non sei lucido non posso metterlo in atto-
-Io sono sempre lucido- -Ieri no- -Ah?- -Mi hai chiamata Isabel- rimase in silenzio
-Dimmi il piano- -Si, non so come si comportano le guardie con te ma visto come sei conciato ci vanno giù pesante. Il ragazzo che mi portava da mangiare aveva due mazzi di chiave quindi suppongo ci siano altre porte. Dalla finestra della stanza in cui stavo ho visto che siamo al secondo piano. Non sembra esserci altra gente a parte il ragazzo che mi portava da mangiare, Kenny e il Padrone- ovviamente queste erano ipotesi, se l'organizzazione ci temeva così tanto sicuramente c'erano sentinelle
-Se lottiamo insieme forse riusciamo a battere il ragazzo che mi portava da mangiare-
-E dopo, non hai pensato che forse ci sono sentinelle?-
-Si, e qui pensavo che...si bhe pensavo che essendo cresciuto nella città sotterranea conoscessi qualche posto in cui nasconderci-
-Effettivamente ma sai...non mi sono lasciato picchiare inutilmente- si alzò e andò in un angolino, tolse una pietra e cacciò un mazzo di chiavi.
-A differenza tua ho agito- ah bhe scusa se non ho mangiato per una settimana solo perché nessuno mi dava tue notizie
-Se non ti uccidono le ferite ti uccido io-
-Hai altro da dire?-
-Si, ti davano da mangiare regolarmente?-
-Un giorno si e l'atro no- -Quando verranno la prossima volta?-
-Oggi-
-Allora andiamo via domani-

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