𝑪𝒉𝒓𝒊𝒔 𝑬𝒗𝒂𝒏𝒔

890 31 6
                                    

𝑺ei sdraiata a letto sono circa le undici, questa mattina Chris ha portato fuori Dodger dicendo che sarebbe passato dai suoi genitori per trovarli.

È da un paio di giorni che stai male, e sai bene cos'hai, il test di gravidanza era molto chiaro ma tu avevi qualche sospetto già da prima perché precisa come sei avevi notato un leggero ritardo delle mestruazioni.
Inizialmente pensavi fosse qualcosa di temporaneo, magari il tuo corpo stava reagendo allo stress del trasloco che avevate iniziato da poco.
Però dopo un po' di giorni hai avuto il sospetto e così sei andata in farmacia durate una delle tue uscite mattutine, con la scusa di fare delle commissioni.

Avevi preso il test e lo avevi fatto, ovviamente il risultato era positivo. Cercavi il momento giusto per dirlo a Chris, avevi programmato tutto. Una volta finito il trasloco avresti cucinato i suoi piatti preferiti e avreste cenato insieme in veranda, sul porticato che stava ristrutturando con amore. Aveva ridipinto il parquet di un colore scuro, anche il passamano, le travi e tutti dettagli in legno, aveva piantato i tuoi fiori preferiti in giardino e messo delle piante pensili che dalle travi scendevano giù. Era indubbiamente il suo angolo della casa che più preferiva, era intimo e vostro. Il posto perfetto per dargli la notizia.

Eri ancora a letto quando sentisti la porta dell'entrata sbattere e un -"amore siamo tornati"- urlato dal tuo fidanzato.
Ti venne spontaneo sorridere, volevi alzarti ma eri davvero stanca e ti faceva malissimo la schiena
-"amore sono a letto!"- dicesti e poco dopo sentisti dei passi su per le scale era lui insieme al vostro cagnolone.
Entrò in camera, era evidentemente preoccupato -"stai bene?"- annuisti -"si ero solo un po' stanca, appena sei andato via mi sono Subito riaddormentata"- si sedette al tuo fianco e ti baciò più volte le labbra -"mi dispiace per il trasloco, è davvero stressante"- gli prendesti la mano e sorridesti -"è tutto okay, come stanno Lisa e Bob?"- ti sorrise e ti accarezzo la guancia -"bene, i tuoi suoceri stanno bene. Mamma ti ha mandato un po' del suo polpettone e della ciambella alle mele"- gli facesti spazio e lui si sdraiò accanto a te -"credo di amare tua mamma"- Dodger salì sul letto e si sdraiò appoggiando la testa sulle tue gambe. -"Dodger, la mamma è mia.-" dice Chris facendomi ridere, il cane alzò la testa e abbaió al tuo fidanzato -"si hai capito bene è mia la mamma"- il cane appoggiò le mani e il muso sulla tua pancia -"guardalo come marca il territorio-" dice e tu sorridi -"dovresti smetterla di essere geloso del cane-" ti voltò con la mano e ti guardo intensamente negli occhi -"tu sei la piccolina di papà Chris"- ti baciò e tu sorridesti per poi appoggiarti al suo petto.

I giorni seguenti andarono lisci, facesti spostare i pacchi più pesanti a Chris, lo avresti fatto indipendentemente dalla gravidanza è questo il vantaggio di avere un fidanzato muscoloso.
Dodger aveva capito che qualcosa stava per cambiare, forse dal modo in cui ti comportavi, infatti ti stava sempre accanto e coccolava più te che Chris.

Avevate finalmente finito di trasferirvi, le uniche cose da sistemare erano i libri che entrambi avevate collezionato nel tempo.

Era arrivato il momento di dire tutto a Chris. Gli avevi preannunciato che avresti cucinato qualcosa per festeggiare il trasloco. Quella sera lo mandasti da sua madre con la scusa di ridarle la pirofila di qualche giorno prima, Dodger era rimasto a casa con te.
Avevi apparecchiato la tavola in veranda, avevi acceso le lucine e posizionato due candele al centro tavola un bicchiere piccolo con delle margherite indossasti un vestito bianco a fiori, le ballerine colore sabbia un trucco leggero e avevi completando il tutto con una coda bassa. Avevi nascosto tra le piante una piccola telecamera comprata apposta per registrare quel momento.

Quando Chris entrò in casa Dodger gli corse in contro -"amore di papà, dov'è la mamma?"- disse e il cane corse in cucina dove tu con la massima attenzione cucinavi -"mhnn che profumino, sarà mica il mio compleanno e me ne sono dimenticato"- ridesti e lo baciasti -"fai una doccia veloce che tra un po' si mangia"- ti baciò e corse al piano di sopra, ovviamente ci mise un bel po' a prepararsi e tu accendesti le altre luci in giardino. Scese e ti guardò stranito quando vide che la tavola era intatta con ancora il centrotavola in cristallo ben posizionato sopra -"mangiamo in salotto?"- tu facesti di no con la testa -"vieni con me, ho apparecchiato in veranda"- ti sorrise e appena notò la perfezione, e la cura che ci avevi messo per allestire tutto ti attirò a se con un braccio e ti baciò guardandoti con gli occhi lucidi -"non sai nemmeno quanto ti amo"- lo baciasti di nuovo -"siediti vado a prendere i piatti"- si sedette ovviamente dal lato dove c'era Dodger con la sua ciotola colma di cibo, lo raggiungesti con i piatti -"allora come stanno i miei suoceri?"- chiedesti sedendoti accanto a lui, solo lo spigolo del tavolo a dividervi -"bene bene"- la cena proseguì benissimo parlavate delle strane cianfrusaglie che avevate ritrovato durante il trasloco -"era veramente ottima la cena, e poi erano i miei piatti preferiti"- disse baciandoti la mano -"ho preparato anche il dolce"- dicesti mentre lui ti guardava con gli occhi più grandi e più profondi del mondo. Prendesti i piatti dell'ultima portata e andasti in cucina mettendoli accanto al piano cottura.

𝑰𝒎𝒎𝒂𝒈𝒊𝒏𝒂 𝑴𝒖𝒍𝒕𝒊𝒇𝒂𝒏𝒅𝒐𝒏Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora