𝑰𝒎𝒎𝒂𝒈𝒊𝒏𝒂 𝑴𝒖𝒍𝒕𝒊𝒇𝒂𝒏𝒅𝒐𝒏

𝑺𝒆𝒃𝒂𝒔𝒕𝒊𝒂𝒏 𝑺𝒕𝒂𝒏

Questo immagina è per una mia cara amica che anni fa mi ha fatto conoscere Wattpad, spero di essere all'altezza delle tue aspettative, ti amo bimba ❤️ gureumdal

𝑷er te essere coinvolta in una relazione non significava altro che esserci l'uno per l'altra.
Non volevi rose, cene fuori, viaggi, macchine di lusso o regali costosi, volevi solo essere amata sentire che quando stavi per crollare c'era qualcuno pronto ad aiutarti.

Per un po' di tempo ti sentivi fortunata ad avere una famiglia e degli amici che ti appoggiavano in tutto, ma era solo per qualche momento perché poi finito il tuo sfogo, allietate le tue paure tornavano a vivere la propria vita senza approfondire o interessarsi ai tuoi turbamenti.

Adesso però nella tua vita c'era il tuo piccolo orsetto Seb, certo potevi innamorarti di un comune mortale e invece no, un attore super famoso che è sempre via per lavoro.

Eh sì, il suo lavoro lo costringe a passare tanto tempo lontano da te e pure ha come un sesto senso che lo avverte se qualcosa non va. È sempre presente e tu lo trovi quasi inspiegabile il modo in cui riesce a farti trovare un milione di messaggi in segreteria quando esci dall'università o la mattina prima appena ti svegli e la sera, ogni sera trova sempre cinque minuti da dedicarti per chiederti come è andata la giornata o semplicemente cosa hai mangiato, se hai ascoltato della musica oppure se ti sei dimenticata di fare la lavatrice. Anche a chilometri di distanza era come se fosse lì, pronto ad entrare in casa da un momento all'altro.

Il modo in cui vi siete incontrati è stato assurdo, lui lo trova divertente infatti non perde occasione per raccontarlo nelle interviste.
Eravate entrambi nel supermercato tu nel reparto frigo, lui stava scegliendo quale frutta comprare nella corsia accanto.
Stavi per chiudere lo sportello del frigo con il tuo latte intero tra le mani e notasti da dietro il vetro una figura a te familiare.

Non potevi crederci, non poteva essere Sebastian Stan, dovevano essere di sicuro l'università e la nostalgia di tempo libero da perdere guardando serie TV e film.
Prendesti il cellulare e cercasti velocemente la chat della tua migliore amica «allora, ALLORAH. tu-io non. C'è uno uguale a Sebastian. QUEl SebastiAn AAAHH. Ora mi avvicino. non entrerà nel mio carrello ma se con una scusa riesco a portarlo nel parcheggio. Io lo rapisco. Una botta in testa e lo metto nel bagagliaio. Al mio minimo messaggio apri la luce in cantina.» scherzasti come sempre ridendo alla fine.

Eri quasi certa che non fosse lui e che vi sareste fatte due sane risate tu e la tua amica, doveva di sicuro mandare qualcuno a fargli la spesa. Ma la tua curiosità ti spinse ad avvicinarti e dopo qualche minuto passato ad accarezzare dei pomodori lanciando occhiate fugaci per capire se fosse veramente lui eccolo che si avvicinò a te

«posso prenderli io? Sai se continui a dargli così tante attenzioni arrossiranno, oh no sono arrivato tardi» disse guardando i pomodori ovviamente rossi facendoti ridere, tu in imbarazzo cercasti di dire qualcosa e al contempo di capire se fosse lui, non te lo aspettavi mica a scegliere quale tipo carote comprare. «si sono io, se prometti di non fare la pazza e attirare attenzioni possiamo fare una foto»

Lo guardasti incredula e facesti finta di parlare un'altra lingua vedendolo sbiancare, iniziasti a ridere a crepapelle «oh dio, non dimenticherò mai questo momento» dicesti asciugandoti una lacrima dagli occhi

«posso sapere il tuo nome?» ti chiese dopo aver fatto una foto e firmato la tua agenda, ovviamente glielo dicesti, figuriamoci gli avresti dato anche il codice fiscale, l'indirizzo di casa tua, il numero di telefono, la tua cartella clinica, chiavi della macchina e portamonete se solo te lo avesse chiesto. «spero di rivederti» disse lui lo abbracciasti per poi separarvi. Ti dirigesti al reparto di giardinaggio e con le mani tremanti scattasti una foto alle pale fa giardino mandandola alla tua amica "𝖠𝖼𝖼𝖾𝗇𝖽𝗂 𝗅𝖺 𝗅𝗎𝖼𝖾, 𝗌𝗍𝗈 𝖼𝖾𝗋𝖼𝖺𝗇𝖽𝗈 𝗊𝗎𝖺𝗅𝖼𝗈𝗌𝖺 𝖼𝗁𝖾 𝗀𝗅𝗂 𝖿𝖺𝖼𝖼𝗂𝖺 𝗉𝖾𝗋𝖽𝖾𝗋𝖾 𝗂 𝗌𝖾𝗇𝗌𝗂. 𝖤𝗋𝖺 𝗅𝗎𝗂"

Ti avviasti alla cassa e in quella accanto alla tua c'era lui, tu non lo avevi visto ma lui si, si stava godendo la tua risatina dovuta alla risposta della tua amica. Una volta uscita arrivasti alla macchina e rispondesti al telefono quando sentissi qualcosa sbattere contro lo sportello andasti a controllare era lui che aveva perso l'equilibrio «attento braccio bionico, così ammacchi la mia macchina» dicesti riferendosi al suo personaggio lui ti guardò

«non è possibile, ancora tu?» rise lui

«smettila di fare il finto tonto, potevi chiedermelo il numero di telefono senza dover rompere la mia macchina in due» dicesti cercando di notare se effettivamente aveva distrutto la tua bimba e un po' per tenere tu quel teatrino che ti eri inventata «mi hai graffiato leggermente la macchina, credo tu debba darmi tutti i tuoi dati per l'assicurazione» lui ti guardò notando il modo in cui sorridevi o eri pazza o stavi scherzando scoppiaste a ridere insieme «scherzo, stai bene?»

«si grazie c'era questo coso per terra e ho perso l'equilibrio» gli sorridesti e poi vi salutaste lui diretto verso la sua macchina e tu lo guardasti andare via poi tornò verso di te «in effetti dovresti proprio farmi il numero mi hai investito» disse sorridendo stando al tuo gioco

«attento Stan sguinzaglierò i miei migliori avvocati» dicesti scrivendo sul suo scontrino il tuo numero di telefono.

Lui iniziò a scriverti si interessava a te, ai tuoi studi all'università al tuo sogno nel cassetto ai tuoi disegni e alle caricature che facevi di lui. Gli piaceva quando leggevi per lui oppure quando tutta contenta gli facevi ascoltare una nuova canzone.

Era una mattina piovosa e tu dopo aver finito le lezioni stavi uscendo dall'università ma ecco che qualcuno si mise al tuo fianco «ciao amore» disse baciandoti la tempia mentre copriva le vostre teste con l'ombrello

«ciao» sorridesti «non dovevi tornare settimana prossima?»

«se vuoi me ne vado» tu in risposta stringesti la sua mano nelle tue portandola al tuo petto facendolo sorridere «sono riuscito a tornare prima, è vicina la macchina?»

«sono venuta a piedi..» lui fece una faccia contrariata, solo tu potevi uscire di casa senza macchina e ombrello con quel tempaccio

«menomale che sono tornato, almeno non ti bagnerai tutta» ma ecco che una forte ondata di vento e la pioggia si intensifica. Sebastian ci rinuncia chiude l'ombrello e cammina lungo la strada tu sei piegata in due dalle risate per le sue facce buffe, quando si accorge che sei dietro di lui, torna indietro ti prende in braccio e ti bacia «guarda tu cosa mi fai fare, finirei per prendermi un raffreddore» gli accarezzi la barba e lo baci

«ti amo» lui ti guarda dall'alto

«ma certo che mi ami, sono meraviglioso» disse tirandosela per poi guardarti con gli occhi più dolci del mondo «ti amo anch'io»
Arrivati a casa ti prepara un thè caldo e accende il fuoco «adesso coccole e basta» ti bacia e si siede accanto a te per accarezzarti i capelli e i fianchi mentre ti bacia la testa

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