𝑰𝒎𝒎𝒂𝒈𝒊𝒏𝒂 𝑴𝒖𝒍𝒕𝒊𝒇𝒂𝒏𝒅𝒐𝒏

𝑻𝒉𝒐𝒎𝒂𝒔 𝑮𝒊𝒃𝒔𝒐𝒏

Per katebeckett81 ti amo bimba, spero ti piaccia

𝑳a tua colpa era amare una persona più grande di te, nel bel mezzo di un divorzio padre di tre figli. Amare Thomas non era facile, ma tu lo sapevi. Lo hai sempre saputo, sin dal primo momento in cui i tuoi occhi si erano posati su di lui, il suo sguardo deciso, i suoi lineamenti definiti, il suo modo di parlare.

Quando lo incontrasti lui era sposato e il motivo del suo divorzio sei proprio tu.
Tu, la tua pelle, il tuo modo di baciarlo e di amarlo.
Tu nel fiore della tua giovinezza, i tuoi occhietti lo hanno incuriosito subito sembravi imbarazzata e timida. Lui ti aveva chiesto di uscire insieme a degli amici. Era appena uscito dal set di un'altro episodio di criminal minds e aveva tenuto i vestiti di scena. Tu invece indossavi un semplice vestitino.

Lo hai beccato a fissarti un paio di volte (sopra c'è la foto) E tu gli sorridevi, non sapevi cosa fare dopo quella cena ce ne furono altre e poi appuntamenti a due, baci ed effusioni in pubblico e siete stati a letto insieme.
I media avevano subito ipotizzato qualcosa e i paparazzi non persero tempo.

Pochi mesi dopo la richiesta di divorzio da parte di sua moglie e lui che accetta.
Lo accogliesti a casa tua e lo aiutasti, di certo era dura per lui dover dare delle spiegazioni ai suoi figli.
Non entrasti mai in merito, erano affari suoi.

Un'altra stagione di criminal minds era terminata e lui aveva un sacco di interviste e eventi alle quali partecipare, ti aveva chiesto di accompagnarlo a seguito delle richieste dei giornalisti ma tu non volevi fare parte di quello, volevi solo Thomas. Quel Thomas fuori dal set quello premuroso e dolce e poi saresti sentita di sicuro a disagio sotto i riflettori.

Proprio a una di quelle interviste ammise la vostra relazione e subito dopo fu inondato da domande.
La tournée, gli incontri con i fan, gli appuntamenti televisivi lo avevano tenuto lontano da te.

Però tu avevi scoperto una cosa che volevi dirgli e non sapevi come l'avrebbe presa così gli dicesti che avevi avuto dei sintomi relativi al covid-19 ma che avevi troppa paura per vedere il risultato da sola così ti propone di fare una videochiamata lui avrebbe visto l'esito al tuo posto.
Così facesti il test aspettasti il risultato e poi chiamasti lui.

«andrà tutto bene stai tranquilla» tu annuisti «già fatto?» chiese e per l'ennesima volta annuisti «dai mostra»
Girasti verso di lui il test e sbiancò, non eri positiva al covid-19 e quello non era un tampone, era un test di gravidanza positivo le tue mani tremavano «oh mio dio»

«thomas ti giuro che mi dispiace, siamo stati sempre attenti non so come sia potuto succedere, e poi non ne abbiamo mai parlato, e questo non sembra un momento bellissimo per avere dei bambini, e i tuoi figli? Chissà come la prenderanno loro» ormai stavi parlando senza nemmeno respirare

«è bellissimo amore, non vedo l'ora di tornare a casa per festeggiare» poco dopo un collega lo chiamò «devo staccare adesso, però ti chiamo dopo»

Erano passati un paio di giorni da quando gli avevi dato la notizia, giorni in cui la sua apprensione e la sua dolcezza erano inverosimili.
Finalmente era sulla strada per tornare a casa, aveva sempre detto che finito il tournée avrebbe voluto un po' di tempo per rilassarsi e adesso tu gli stavi per dare l'esatto opposto.
Entrò in casa e tu stavi per sistemare i suoi biscotti preferiti in una ciotola

«amore dove sei?»

«cucina» lui ti raggiunse, ti abbracciò forte e ti baciò spiazzandoti

«ciao amore» sorrise sulle tue labbra «dimmi che non era uno scherzo quello del test»

«è tutto vero, non sai quanto mi dispiace avrei vol-» lui ti baciò bloccandoti

«chiudi gli occhi e aspettami qui» chiudesti gli occhi e sentisti i suoi passi allontanarsi per poi tornare da te «puoi aprire» schiudesti piano gli occhi per ritrovarti Thomas con un peluche bianco enorme in braccio

«oddio cos'è?» scoppiati a ridere felice facendo sorridere lui

«ho pensato che prima o poi avremmo dovuto comprarli, mi sto solo portando avanti» iniziasti a piangere per poi abbracciarlo

«ti amo Thomas»

«ti amo anch'io principessa»

I nove mesi passarono velocemente Thomas continuava a girare criminal minds, appena finiva sul set correva a casa per dipingere la cameretta per montare i mobili, ti portava a ogni visita medica, insieme avevate comprato i vestiti per il bimbo, quando aveva scoperto che sarebbe stato un maschietto saltellava dalla gioia, avevate deciso il nome, si sarebbe chiamato Hank Magnus Gibson e sarebbe nato in primavera.

Era la trentottesima settimana, tu eri stanca e Thomas lo vedeva, aveva fatto tanti sacrifici per poterti stare vicino nell'ultimo periodo, il tuo pancione era enorme ed eri spesso nervosa anche il piccolo era molto agitato e l'unica cosa che riusciva a calmarlo era la ninna nanna cantata da Tom.

Quando dovesti ricoverarti lui pianse, l'unica volta in cui lo vedesti realmente preoccupato fu in quel momento. Ma non poteva essere altrimenti. Tu, la sua piccola stavi per affrontare una delle più grandi prove della tua vita. Avevi paura di non essere all'altezza mentre lui aveva solo paura del dolore che avresti provato.

Era il dieci giugno ed erano iniziate le contrazioni, il bimbo era molto agitato e Thomas non era ancora arrivato.
Ad un certo punto entrò e corse al tuo fianco.
«canta.» ordinasti e lui appoggiò una mano sulla pancia per poi iniziare a parlare.

«ci siamo quasi con la dilatazione» disse la dottoressa tu guardasti il tuo ragazzo spaventata

«andrá tutto okay, sarai bravissima» pochi minuti dopo ti venne chiesto di spingere eseguisti gli ordini mentre piangevi Thomas ti aveva dato la sua mano che tu stavi stringendo. Quando tutto finì e al tuo pianto si unì quello del bimbo sentisti la tua spalla bagnata e dei singhiozzi «ti a-mo» disse con la voce spezzata

«anch'io Thomas» poco dopo ti diedero il bimbo per dargli il seno mentre Thomas accanto a te lo osservava impaziente di poterlo prendere in braccio

«ti somiglia molto ma gli occhi sono i miei» si vantò facendoti ridere appena finito Thomas lo prese in braccio «ciao Hank Magnus Gibson, sono papà, benvenuto al mondo» il bimbo sorrise

«che ruffiano, ha già un preferito» Thomas ti guardò sorridendo

«la bimba amerà te»

«quale bimba?» lui ti lanciò uno sguardo di intesa «non ci provare, voglio godermi quel fagottino per un po'» lui si avvicinò ridendo e ti baciò

«stavo scherzando, per adesso»

«perché puzzi di fritto»

«mi sono fatto accompagnare da un rider, c'era troppo traffico e non potevo perdermi la sua nascita» lo guardasti con occhi lucidi

«ti amo Thomas»

«anch'io piccola»