Un'entrata modestamente scenica, era quel che avrebbero definito, l'improvvisa ma abbagliante apparizione dell'uomo dentro alla grigia struttura ospedaliera. Il quale, avvolto da un elegante e morbido completo color nocciola, avanzò spavaldo e sicuro di sé, seguito poi dal tranquillo avvocato.- Un non piacere, rivederla dottor Hwang. - si lasciò sfuggire guardando di sbieco, e fermandosi davanti alla figura del chirurgo, il quale sforzò un sorriso pur di sembrare cordiale al posto di lavoro.
- Salve - si presentò il Davidson, - sono l'avvocato del signor Lee, per tanto se ci fossero problemi si rivolga direttamente a me. - disse con professionalità.
- Certamente, ma in realtà vi abbiamo chiamati perché il signor Choi, compagno del suo cliente, si è risvegliato una mezz'oretta fa. - li avvisò invece, cogliendo di sorpresa entrambi gli uomini, i quali leggermenti confusi finirono col seguire il cardiochirurgo verso la stanza dove il paziente sembrava star cercando di comprendere la situazione in cui si era trovato.
- Glen - sussurrò una volta che mise piede nella fredda stanza del compagno, - non sai quanto io sia sollevato nel vederti vivo. - si avvicinò rapido al bianco letto, dove l'altro uomo stava ormai seduto con un espressione cupa formata sul volto.
Felix, si adagiò accanto a Glen, e con una alquanto falsa espressione di gioia, lo comfortò affinché l'altro non sospettasse nulla. Domandò se si ricordava qualcosa del tragico incidente, ma il signor Choi parve non rispondere a nessuna delle cose a lui chieste, non tanto perché non volesse ma bensì le parole gli erano sfuggite via al momento.
- C'è dell'altro - catturò l'attenzione dei quattro uomini, in particolar modo quello del seducente pornostar, - purtroppo, al paziente è stato diagnosticato un cancro al cervello; un cancro che sembra aver già danneggiato alcune pareti sane se non altro fondamentali. -
- Cosa? - la reazione del brunetto, anche se pacata, fu pressoché spontanea, perché sinceramente non si sarebbe aspettato tale notizia; egli, sì, era un tipo da augurare la morte a chiunque, ma questa svolta non se lo sarebbe immaginato minimamente.
Quando l'avvocato gli aveva comunicato che la sua presenza era richiesta alla Ackles Hospital, gli era preso un colpo di terrore e ansia per quanto lo attendeva una volta qui. Ma chi mai avrebbe creduto che lo avessero fatto venire perché Choi aveva un cancro che lo avrebbe portato lentamente al giorno della morte; insomma una notizia piuttosto gradevole, lo avrebbe quasi definito.
- Salve, sono il neurochirurgo Kim. - entrò un uomo alto caratterizzato da quei fili d'un biondo acceso e dai felini occhi color cioccolato. - Si occuperà lui del paziente; uno dei nostri migliori strutturati specializzato in neurochirurgia. - riferì il dottor Hwang, avvicinandosi al letto da dove Felix invece si alzò prontamente, lasciando spazio all'uomo biondo.
Il brunetto si mise accanto alla minuta finestra, avendo così davanti agli occhi una visuale completa della stanza. Il suo sguardo venne stranamente rapito dalla forbita figura del dottor Hwang, le cui mani colme di vene andarono a posarsi sul tessuto del camice niveo.
- Non c'è molto che io possa fare poiché questo tumore si è esteso parecchio, fino ad andare a colpire le sue aree più sensibili ed importanti - cominciò fissando Glen, - il massimo che riesco a fare, ahimè, è dirle quanto tempo le rimane. -
- Quanto? - chiese soltanto Glen, il quale mantenne per tutto quell'arco di tempo lo sguardo fisso sulle candide lenzuola che strinse fino a far diventare le nocche bianche. - Al massimo sei mesi. - parlò con un tono lievemente dispiaciuto.
- Posso parlare con Felix, un attimo da solo? - chiese d'un tratto Choi, portando l'attenzione del nominato su di sé.
Le altre persone abbandonarono la camera, lasciando a conversare in pace, quelli che credevano fossero dei semplici fidanzati innamorati. L'uomo castano non aveva la più pallida idea di quanto stava per succedere tra i due, ma era certo del fatto che si sarebbe dovuto rimettere la maschera e recitare come al solito in sua presenza. - Be' onestamente me lo aspettavo, non sono stati i primi dottori a diagnosticarmi il cancro. - parlò, rompendo lo stato di quiete.
- E me lo dici ora? - sputò falsamente deluso.
- Scusa, non volevo farti preoccupare, era difficile per me accettare di avere un tumore - sussurrò con la voce che tremava, - non sono pronto; non voglio morire così giovane. -
Se il minimo di umanità rimasto in Felix lo volle consolare sincero, il suo lato egoista invece glielo impedì, lasciando che rimanesse con uno sguardo vacuo appoggiato alla vetrata della finestra dove qualche gocciolina cominciò a posarsi. - Che ne sarà di noi? - domandò Glen asciugandosi una lacrima ribelle, che malgrado non era riuscito a trattenere.
- Non c'è mai stato un noi, io e te non siamo stati altro che colleghi di lavoro, e ora che non ci sarai più, il direttore Jefferson deciderà se chiamare qualcun altro per interpretare la parte di Bryson. - disse con un tono piuttosto freddo, cosa che fece seriamente male a Choi.
- Ma io credevo. - venne subito bloccato.- No, Glen, non mi interessa cosa pensavi, io personalmente non credo di aver mai dimostrato di essere stato in qualche modo attratto da te - parlò onesto, - quel che ho fatto io almeno è stato soltanto recitare la mia parte, quindi no, non provo nulla per te se è quello che ti stai chiedendo. -
- Cos'ho che non va? Il fatto che sono malato ti disgusta a tal punto da non ritenermi un uomo attraente? -
Che uomo immaturo e disperato, pensò dentro di sé alzando gli occhi su e lasciandosi sfuggire un sospiro di fatica; l'altro doveva proprio essere diventato pazzo ma soprattutto delirante dopo l'incidente. - Non hai personalità, sei noioso, sei razionale, e una persona dinamica come me il quale perde facilmente interesse, ed è sempre in cerca di qualcosa di nuovo che mi catturi all'istante, non può essere compatibile con il tuo banale carattere. -
- Quindi ti piace Tzuyu? - gli chiese ora serio.
- Insomma a chi non piace quella deliziosa donna, girare un porno con lei, forse, è stata la cosa più bella che mi sia mai capitata fino ad oggi - disse ripensando a quei attimi di sogno, - e ora sei hai finito con le tue stupide domande, me ne andrei pure via. -Felix non aspettò nemmeno la risposta per uscire dalla stanza, lasciando solo un disperato Glen, il cui cuore era stato nuovamente spezzato da un uomo che quasi aveva creduto di amare invano in quest'ultimi mesi.
Appena mise piede fuori però, si imbatté nel dottor Hwang, il quale nettamente a disagio e non sapendo cosa dire, fece per proseguire la propria strada, ma che bruscamente venne bloccata dal braccio dell'uomo dai fili bruni.
- Stava per caso origliando la conversazione tra me e Glen? -- Non sicuramente, sono venuto qui per portare alcuni documenti da firmare al mio paziente. - replicò sicuro.
- Certo. - abbozzò un mezzo sorriso non riuscendo a distogliere lo sguardo dalla sua allettante figura.
- Crede che io, un impegnato chirurgo, non abbia altro da fare che origliare la sua conversazione, egocentrico da parte sua, non pensa? -Felix si lasciò scappare una risata piuttosto divertita. - Sì, mi dicono spesso che sono egocentrico. -
- Posso immaginare - si lasciò scappare, - e ora potrebbe cortesemente spostarsi cosicché io possa andare ad assistere il mio paziente. -
Il brunetto annuì, assottigliando le labbra, ma curiosamente non si mosse nemmeno di un centimetro; nemmeno di una virgola, si poteva affermare, anzi rimase lì in piedi a fissare la delineata mascella del medico, cosa che conferiva sicuramente una maggiore virilità al suo aspetto.
- Signor Lee. - disse.
- Dottor Hwang. - ribatté.
- Lei mi sta in qualche maniera punendo per avergli fatto fare una radiografia, non necessaria, secondo il suo parere? - domandò curioso di scoprire cosa vi celasse dietro all'immaturo comportamento dell'uomo, che in un istante ricordò essere un porno attore.
- Potrebbe essere, o potrebbe non essere. - rispose vago, allontanandosi piano piano.
- Bene, la ringrazio per essersi gentilmente spostato - parlò, - e ora buona serata. -
Sparì d'un tratto dietro alla porta grigiastra, lasciando che un'espressione di indignazione si dipingesse sul volto dell'australiano.Aspetta, mi ha appena chiuso la porta in faccia, pensò con un lieve stupore.
- Che chirurgo impegnato. - disse seccato, per poi andarsene via non riuscendo a non smettere di pensare all'atteggiamento scorretto dell'affascinante dottor Hwang nei suoi confronti.
Un cardiochirurgo indisponente, così lo avrebbe definito e ricordato, per ora.
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DADDY, HYUNLIX
FanfictionDove un virile porno star, Lee, e un seducente cardiochirurgo, Hwang, si abbandonano al sesso.