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« E lei cosa ci fa qui fuori? » domandò sorpreso il cardiochirurgo, notando, l'ormai, ex paziente che sedeva tranquillamente sulla scalinata grigiastra nel retro dell'imponente edificio.
Come se non fosse proibito intrufolarsi in quel angolo a coloro che non lavoravano alla Ackles.

Il bruno, di fatto, era giunto all'ospedale un quarto d'ora fa. Ma l'indecisione sul presentarsi direttamente all'interno della struttura o fare l'uomo misterioso, lo aveva fatto optare, infine, per le scale poco comode.
Non che la cosa fosse importante ma era stato senz'altro noioso attendere la sua presenza, sebbene avesse trascorso una decina di minuti sulla sua "interessante" pagina instagram.
« Ha pranzato? » chiese a sua volta, ignorando completamente le parole del dottore.

« Risponda alla mia domanda prima. » disse Hwang, portando l'attenzione sulla figura in piedi dell'uomo che aveva sotto agli occhi scuri, « Venga a pranzare con me. » tali parole fuoriuscirono dalla bocca del bruno con estrema naturalezza e soprattutto, sicurezza.
Un aspetto che non mancava mai in presenza del corvino, forse perché si sentiva in qualche modo minacciato o insicuro?

D'altro canto, il dottor Hwang non stava capendo un accidente, era semplicemente rimasto fermo a fissare il volto pulito del brunetto.
Perché mai dovrebbe pranzare con lui?
Non erano amici, semplici conoscenti era forse la giusta definizione. Però sentiva che questo invito celasse un qualcosa di inusuale. Specialmente perché credeva di non andargli molto a genio.

Felix sbuffò. « Si levi il camice ridicolo e mi segua, non la porterò lontano. »

Quest'ultimo aveva raccontato al manager che sarebbe andato in ospedale quasi subito dopo la colazione, ma prima si era giusto accertato di aver fatto quanto chiesto da un suo amico.
Tipo ordinare la torta di compleanno per il suo topo. Tuttora si chiedeva come facesse a tenerlo come animale domestico.

« Perché dovrei accettare? Insomma lei si è presentato qui al mio posto di lavoro chiedendomi di andare a mangiare insieme. Non ricordavo fossimo amici. » ribatté sospirando.

Che uomo palloso, pensò roteando gli occhi. È per caso stressato?
« In realtà vorrei trascorrere del tempo con lei perché il mio prossimo ruolo riguarda la parte di un chirurgo. Per tanto, se non le dispiace portare il suo bel culo dentro alla mia aiuto, potremmo andare a mangiarci qualcosa di buono dal mio amico pakistano. »

« Bastava dirlo prima, non era necessario fare tanto il misterioso. » ribatté scendendo le scale. Lo avrebbe semplicemente seguito non volendo perdere tempo a discutere, anche perché la sua pausa non durava molto.

Il brunetto volle rispondere ma lasciò perdere per il momento, non avendo nemmeno lui alcuna voglia di litigare esattamente prima di trascorre del tempo insieme a lui. In poche parole, sarebbe stato un po' imbarazzante dopo.

Dunque fu così che i due uomini si accomodarono dentro alla lussuosa auto per potersi avviare verso il ristorantino gestito da una vivace e simpatica famiglia pakistana.
Era ora di pranzo, quindi, non erano molte le persone nei paraggi. Il traffico, ciononostante, rimaneva fisso. Tra i bei giorni soleggiati, il bruno era andato a scegliere proprio quello nuvoloso.
Ciononostante, non sembrava dispiacere a entrambi.

Il cielo diventava sempre più buio, nel mentre gocce di pioggia minacciavano di scendere a momenti.
Il vento sembrava sospirare lietamente, per tanto Felix, nonostante per brevi attimi, abbassò il finestrino per lasciare quella fresca aria circolare all'interno con la canzone "Trust" di Brent Faiyaz che invece faceva da sottofondo.

« Allora, quanto manca ancora? » chiese il chirurgo un po' a disagio. Era dentro all'auto di un quasi sconosciuto, non sapendo come comportarsi per non risultare ridicolo. Non si era aspettato di dover pranzare con qualcuno oggi e non si era nemmeno preso il disturbo di apparire nel suo massimo splendore. D'altro canto a Felix poco importava, non era qui per ammirare la sua bellezza. « Siamo quasi arrivati. » riferì, girando l'angolo.

DADDY, HYUNLIX Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora