Capitolo dodici: incubi

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-13 mesi dopo la morte di Mitch-

21:30
<<devo andare fuori città per un paio di giorni>> affermò Jade mentre Giorgia mangiava
<<missione?>> le chiese Giorgia
<<si>> rispose secca, avrebbe voluto darle delle informazioni in più, ma purtroppo non poteva
<<d'accordo>> disse Giorgia per poi aggiungere con tono quasi scazzato <<puoi dirmi almeno dove vai?>>
<<Istambul>> rispose Jade mentre andò verso la amica <<ti prometto che starò attenta... ricordati che ti ho detto>>
<<certo: se ti bussa un uomo pelato ed alto devo dire che mi sta bruciando qualcosa in forno e poi scappare, se mi bussa una donna bionda con gli occhi castani e con addosso un tailleur rosso devo scappare... in sostanza non ti conosco e devo scappare> affermò Giorgia roteando gli occhi
<<mi dispiace>> furono le uniche parole che disse Jade poco prima di uscire dall'appartamento, aveva chiarito più o
meno con Giorgia, ma non poteva biasimarla in questi casi.
Non appena Jade uscì dal palazzo venne chiamata dal suo nuovo collega, Matteo.
<<hill>> rispose Jade
<<ci vediamo dietro il supermercato vicino all'incrocio tra dieci minuti>> esclamò Matteo
<<arrivo>> disse Jade riattaccando la chiamata
Percorse la strada fino ad arrivare al luogo prestabilito, attese il suo collega e non appena arrivò salì in macchina.
<<a che ora abbiamo l'aereo?>> chiese Jade
<<tranquilla facciamo in tempo, abbiamo ancora mezz'ora>> disse Matteo con un sorriso dolce
Era questo quello che a Jade piaceva di lui, riusciva quasi sempre a sollevarle un po' il morale... specialmente non le aveva mai chiesto nulla del suo passato, sapendo vagamente quello che le era accaduto.
<<d'accordo... ti hanno dato più dettagli sull'operazione?>> gli chiese Jade mentre Matteo mise in moto
<<no, so l'essenziale. Non dobbiamo entrare in azione, siamo solamente gli occhi. Inoltre dobbiamo individuare un certo trafficante di armi; Shariff mi pare si chaimasse... oggi altri agenti hanno messo una cimice nella sua auto>> rispose matteo
<<okay in sostanza non sappiamo nulla e finiremo per fare tutto a braccio come sempre>> puntualizzò Jade
<<si... ah, quasi dimenticavo! Ci hanno fornito delle nuove armi. Guarda nel borsone dietro il tuo sedile>> disse Matteo mentre Jade prese il borsone portandoselo sopra le sue ginocchia.
<<allora, vediamo cosa ci hanno fornito...>> esclamò aprendolo e trovandoci un arsenale <<okay, siamo armati sino al collo>>
<<davvero? Cosa c'è?>> chiese Matteo
<<vari tipi di fucili, una balestra, due pistole, tanti, anzi... troppi coltelli ed esplosivo>> rispose Jade mentre infilò una mano nel borsone, per scegliere cosa utilizzare l'indomani in missione <<io prendo le pistole e i coltelli>>
<<va bene, c'è il cecchino?>> chiese Matteo
<<fammi controllare... c'è un mirino da mettere nel fucile, quindi si... non è proprio preciso al top, però hai una buona mira. Quindi siamo a cavallo>> rispose Jade caricando le pistole e prendendo i coltelli.
<<arrivati>> disse Matteo posteggiando la macchina per poi uscite insieme a Jade.
Entrambi si diressero verso l'aereo privato dei servizi segreti e salirono... sarebbe stato un viaggio di 2h e 30 minuti, quindi avevano tutto il tempo di organizzare il piano con il resto della squadra. Appena furono a bordo andarono verso i loro colleghi e iniziarono a spartirsi per bene i compiti. Jade e Matteo, alle 15:30 dell'indomani, si sarebbero dovuti trovare nella piazza in cui si sarebbe trovato Shariff, così da poter analizzare e studiare i suoi movimenti.
<<perfetto ragazzi, abbiamo finito. Abbiamo ancora due ore e passa di viaggio, quindi rilassatevi e pensate bene a come agire. Domani non voglio errori.>> disse il capo mentre tutto si andarono a sedere al loro posto.
<<io ho bisogno di dormire, ti dispiace? Volevi parlare del piano?>> chiese Jade
<<no tranquilla, ti sveglio quando siamo arrivati>> rispose Matteo mentre Jade si lasciò sprofondare nel mondo dei sogni...
**
<<ti amerò per sempre>> le disse Mitch
<<perché parli al passato?>> gli chiese Jade fissandolo con faccia interrogativa.
Lei si stava avvicinando per mettergli una mano nella spalla e chiedergli cosa non andasse, ma poco prima di toccarlo un proiettile trapassò a Mitch quest'ultima e i suoi occhi divennero privi di anima.
<<Mitch...>> lo chiamò Jade mentre altri proiettili trapassavano il ragazzo, ma egli non moriva, si limitava a fissarla... come un lupo fissa un cerbiatto. Lei era la sua preda e lui la avrebbe attaccata nel momento in cui non se lo sarebbe mai aspettata. Jade aveva le lacrime agli occhi, stava per fare un passo avanti ma non appena toccò il corpo di Mitch, si ritrovò catapultata ad Ibiza, nell'esatto momento in cui il ragazzo le chiese la mano.
<<...mi vuoi sposare?>> gli chiese mentre lei si limitava a fissarlo, quasi come avesse davanti un fantasma. Stava per aprire nuovamente la bocca, per urlargli cosa diamine stava accadendo, ma non riusciva a parlare... aveva la bocca piena d'acqua, stava soffocando. Jade si chinò per sputarla e quando alzò la testa si ritrovò nella vecchia stanza di Mitch... inizio a guardarla, quasi come se fosse un vecchio ricordo svanito nel nulla. Toccava tutto: le mensole, i libri, il letto, le coperte... ma non appena arrivò allo specchio si fermò. Era vestita come la prima volta che aveva fatto l'amore con Mitch. Iniziò a piangere, sperando che lui arrivasse e le dicesse che aveva fatto un incubo, che non erano mai andati ad Ibiza e che lui era ancora lì... Jade si alzò e per reggere il peso del suo corpo mise una mano sullo specchio. Quando si guardò nuovamente sul vetro, vide un'ombra muoversi dietro di lei, ma quando si girò non vide nulla così tornò a guardare lo specchio e vide l'ombra farsi sempre più vicina... si giro altre tre volte per guardare dietro di lei ma non vide nulla... solo la quarta volta che si riguardò allo specchio capì di chi si trattava, era Mitch. Quando i loro occhi si incontrarono, lui iniziò a diventare sempre più reale, ma aveva qualcosa di diverso... aveva il viso tumefatto, gli occhi fuori dalle orbite e il sangue che gli colava dalla bocca. Jade rabbrividì alla vista del povero ragazzo, ma quello che la fece rabbrividire di più, fu quello che il ragazzo scrisse sul vetro con il dito impregnato di sangue 'ti verrò a prendere... diventerai una di noi'
Tentò di scappare: corse, corse e corse... ma ogni volta che si avvicinava alla porta quest'ultima si allontanava. Quando sentì una mano fredda come la morte,  posarsi sulla sua spalla, un brivido freddo le percorse la schiena... quella mano era la mano di Mitch.
<<vieni con me>> disse la voce irriconoscibile del suo fidanzato
<<non posso>> disse impassibile Jade
<<si che puoi, basta voltarsi>> affermò con tono serpentino Mitch
<<tu non sei lui>> puntualizzò Jade mentre si immobilizzò come una statua
<<devi girarti per scoprirlo>> esclamò Mitch spostando la mano dalla sua spalla al suo braccio, facendola muovere su e giù, provocandole un milione di brividi
<<mitch avrebbe voluto che io vivessi, lui amava la vita>> iniziò Jade mentre la mano si fermò <<tu non sei lui, sei solo un mostro>>
<<puoi contarci>> esclamò mitch facendola girare di scatto <<coraggio apri gli occhi>>
<<mai>> disse Jade serrandoli
<<aprili ho detto>> sussurrò mentre lei non si mosse <<aprili!>>
<<no!>> gridò la ragazza mentre le lacrime iniziavano a sgorgargli in viso
<<ho detto di aprirli!>> gridò con voce ancora più irriconoscibile, era la voce della morte, la voce del male... e forse se avesse aperto gli occhi, sarebbe potuta tornare da Mitch. Stava per farlo, stava per aprirli e dire per sempre 'addio' alla vita, ma qualcuno la chiamò da lontano, facendo scomparire tutto e lasciando solo le tenebre attorno a lei.
**
<<hey tutto apposto? Stavi urlando>> affermò Matteo mentre Jade aprì lentamente gli occhi
<<si, tutto apposto... siamo arrivati??>> gli chiese Jade
<<no, abbiamo ancora quaranta minuti buoni... scusa se ti ho svegliato ma stavi urlando e scalciando>> rispose Matteo con tono preoccupato
<<tranquillo, mi capita spesso>> affermò Jade mentre girò la testa di lato per guardare fuori dall'oblò dell'aereo... quella vista la rilassava, anche dopo un'incubo del genere. Da piccola amava andare sull'aereo, specialmente amava guardare fuori: le sembrava che in quel modo tutti i brutti pensieri venissero scacciati via.

Spazio autrice
I'm alive guys :D

Due anime || Mitch Rapp ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora