Capitolo 11

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Mi svegliai di soprassalto. Ero accaldata e una lacrima scorreva sulla guancia. Avevo appena avuto un incubo: mia sorella estratta per gli Hunger Games. Appena fui sveglia mi tranquillizai, lei era al sicuro. Ero io che sarei dovuta sopravvivere.

Nick mi chiese se stessi bene e lo rassicurai.

-Ora dormi tu- gli dissi- sto io sveglia.-

Lui accettò e io mi sedetti con la schiena appoggiata al tronco dell'albero.

Nick si addormentò immediatamente.
Stare seduta da sola, con un totale silenzio intorno, mi faceva riflettere.

Lo guardai. Come avrei potuto perderlo? Volevo tornare a casa con tutta me stessa, in quel caso, però, Nick sarebbe morto.

Poi spostai lo sguardo su Sadie, la conoscevo da poco ma mi ero affezionata a lei.
Volevo trovare una soluzione, un modo per tornare a casa con Nick e Sadie. Quelli però erano gli Hunger Games, era ammesso un solo vincitore. Smisi di pensarci. Continuare a tenere quel pensiero fisso non mi aiutava a concentrarmi.

Era quasi mattina, il cielo iniziava a schiarirsi e Sadie si svegliò.
-Giorno Sadie-la salutai.
-Ciao- mi rispose strofinandosi gli occhi.
-Oggi dobbiamo procurarci altro cibo- le spiegai- quello che abbiamo non basterà ancora per molto-
Lei annuì.
Proprio in quel momento notai un piccolo coniglio vicino all'altro albero fiorito, così lo cacciai per poterlo mangiare. Mi dispiacque molto farlo, era un altra vittima innocente di quegli stupidi giochi.

All'improvviso sentimmo un rumore. Erano dei passi, molto veloci, chiunque fosse stava correndo. Tesi le orecchie e capii la gravità della situazione: erano molte persone.

Iniziai a scuotere Nick per svegliarlo mentre Sadie prendeva tutti i nostri zainetti. Appena si svegliò gli urlai di scappare immediatamente e lui iniziò a correre seguendomi.

Appena uscimmo dall'area più calda, dove c'erano gli alberi fioriti, sentimmo la temperatura abbassarsi di colpo. Eravamo abbastanza veloci e avevamo guadagnato un po' di spazio rispetto agli altri tributi ma, improvvisamente, un grosso albero caduto ci sbarrò la strada. Dovevamo sbrigarci, altrimenti ci avrebbero raggiunto.

-Nascondiamoci lì dietro!- ci urlò Nick indicando il tronco caduto.
Eseguimmo subito e aspettamo.

Dopo pochi secondi dei ragazzi spuntarono dalla foresta. Erano tre
Non stavano seguendo noi però. Stavano seguendo un ragazzo che aveva più o meno la mia età. Il tributo però inciampò in un sasso e cadde. Non fece in tempo a rialzarsi che uno dei tre ragazzi che lo inseguivano lo colpì con un pugnale e il cannone avvisò i tributi della sua morte.

Sadie vide tutta la scena e, spaventata, urlò. I tre ragazzi si girarono verso di noi e ci notarono.

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