Capitolo 5

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Arrivò il momento dei voti, così io, Nick, Effie e Haymitch ci radunammo.

Come al solito, i tributi favoriti ricevettero voti molto alti.

Mike, il ragazzo del 6 di cui mi aveva parlato Nick, aveva preso 9 e la femmina del suo distretto, Amy, ricevette 8.

Sadie e Anne, le due ragazze che conobbi il primo giorno di allenamento, presere entrambe 8.

Poi arrivò il turno del mio distretto. Nick prese 9 e ci complimentammo con lui.
Poi il presentatore disse il mio nome. La tensione salì. Avevo paura di aver esagerato, e che mi avrebbero punita, sia nel voto che nell'arena.
Poi annunciò il voto:10. Ero davvero molto sorpresa, ma anche felice.

Cinna intanto lavorava al vestito che avrei dovuto insossare la sera prima degli Hunger Games. Quando arrivò il momento il mio stilista mi mostrò l'abito che aveva preparato. Era bellissimo: nero e lungo, senza maniche, aveva solo delle spalline. Nella scollatura la stoffa era ripiegata su se stessa, come motivo.
Lo indossai e mi truccarono.

Poi Cinna mi venne vicino dicendo: -Stai benissimo. Però aspetta, manca l'ultimo tocco-. Mi porse un braccialetto dorato, abbastanza sottile. Guardandolo meglio notai che dentro erano incise delle parole, lo avvicinai e lessi:distretto 12.

-Grazie mille Cinna, è stupendo- gli dissi.

-Di niente. Così avrai un ricordo di casa tua, anche per quando sarai nell'arena. Ora vai, Effie ti sta aspettando.- Lo abbracciai e andai.
Intanto pensavo al mio bracciale, e guardandomi intorno notai che tutti gli abitanti indossavano qualcosa di valore.

Ogni volta che pensavo a questo la rabbia si faceva strada dentro di me: possibile che da noi la gente faticava ad avere della carne da mangiare tutti i giorni, e qui spendevano e sprecavano soldi con oggetti inutili?

Cinna era veramente l'unico che sembrava capire questa cosa, e alla fine lui faceva solamente il suo lavoro. Lo trovavo davvero una delle persone migliori.

Non capivo neanche perchè ci trattavano così bene, con vestiti di lusso, gioielli, trucco ed ogni sorta di cibo quando dopo due settimane ci avrebbero mandati in un'arena a morire. Non aveva assolutamente senso. Mi sentivo come un oggetto.

Immersa nei miei pensieri il tempo passò veloce, quando la voce di Nick mi riportò alla realtà: -Agitata? Sono al distretto 10, fra poco tocca a noi.-

-Si, abbastanza. Anche tu?-

-Si, molto-

Poi finalmente arrivò il mio turno.

Entrai e il pubblico mi accolse con un applauso. Caesar mi salutò e mi invitò a sedermi.

"Pensi di avere probabilità di vincere Letizia?" Mi chiese il conduttore.

"Be' lo spero" gli risposi. Intanto pensavo a ciò che realmente volevo dirgli.

"So che il voto che hai preso nella sessione privata è stato abbastanza alto"

"Si, in realtà non me lo aspettavo." dissi ridendo.
Diedi un'occhiata al pubblico: tantissime persone mi guardavano, interessate all'intervista. Le stesse persone che poi si entusiasmavano ogni anno guardando gli Hunger Games.

"Letizia, il tempo a disposizione è ancora poco, ti ho vista molto decisa agli allenamenti"

"Si,ho cercato di migliorare un po' in tutto, ma soprattutto ho cercato di migliorare per la mia famiglia e per mia sorella."

"Grazie Letizia" mi alzai e presi posizione vicino agli altri tributi.

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