Quella sera non riuscivo a dormire: nella mia testa continuavo a vedere e rivedere Sadie, sdraiata a terra dopo che era stata colpita.
Alla fine la stanchezza vinse su di me e Nick fece il primo turno di guardia.Mi svegliò dopo molto tempo, così anche io gli permisi di riposare per un po'. Intanto controllai le nostre provviste: bastavano per un po' ma erano diminuite abbastanza.
Il cielo cominciava a schiarirsi, così decisi di iniziare a svegliare Nick. Dopo di che tornammo al piccolo ruscello per bere e per fare scorta di acqua.
Nick, con uno scatto, riuscì a prendere un pesce e lo tenne fuori dall'acqua fino a quando non morì.
Accendemmo un fuoco per cuocerlo e, quando fu pronto, lo spegnemmo subito per non rischiare di essere visti.Ci spostammo di alcuni metri, per precauzione, quando udimmo dei passi in lontananza. Rimanemmo in attesa, silenziosi, quando sentimmo qualcuno gridare, poi il rumore di una lama. I passi intanto erano più vicini e potevamo chiaramente capire che erano di due persone.
I tributi non parlavano: sentivamo solamente i loro respiri affaticati e capimmo che avevano corso molto. L'inseguitore lanciò un coltello, quello che aveva tirato fuori prima, verso l'avversario. All'ultimo momento quest'ultimo si scansò, e l'arma non lo colpì. Il testa a testa continuò e i tributi si spostarono restando nei paraggi.
Si allontanavano sempre di più, così Nick disse che sarebbe uscito a prendere l'arma, così l'avremmo potuta tenere.
Cercai di persuaderlo ad aspettare, ma ormai si era alzato e stava uscendo dal nascondiglio.Rimasi in assoluto silenzio, trattenendo il fiato: quei due tributi avrebbero potuto vederlo. Ero seduta in attesa quando uno dei nostri avversari disse:-Ehi!-
"Hanno visto Nick" pensai nel panico. Non volevo che morisse e la paura si impossessò di me.
Sentì il suono dei passi di una corsa, ma, con mia sorpresa, si stavano allontanando e non venendo verso di me.
Dopo pochi secondi Nick tornò vicino a me nel nascondiglio ed io tirai un sospiro di sollievo. -Credevo ti avessero visto- gli urlai -mi hai fatto spaventare!-In quel momento scoppiai in lacrime, ma era un pianto liberatorio, un pianto dovuto all'insieme di emozioni provate in quei giorni: la paura di morire, la disperazione della morte di Sadie, il terrore di aver perso Nick.
Nick aspettò che smettessi, guardandomi in silenzio, ed io lo apprezzai. Non aveva più senso dire frasi come "andrà tutto bene". Sapevamo benissimo che non sarebbe andato tutto bene: eravamo agli Hunger Games.
Mi calmai e guardai il mio amico.
-Grazie- gli sussurai.
Lui ricambiò il mio sguardo e, improvvisamente, mi baciò. Ne fui sorpresa ma felice e ricambiai.
Gli sorrisi ed anche lui fece lo stesso, poi uscimmo dal nascondiglio dopo esserci accertati che non ci fosse nessuno.Nick iniziò ad incamminarsi, ma lo fermai.
Tutti gli abitanti di Capitol City e, soprattutto, gli strateghi e Snow stavano guardando questi giochi che consideravano divertenti, quindi avrebbero visto anche ciò che avevo in mente di fare...Ciao, ecco il nuovo capitolo!!
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I miei Hunger Games.
FantasyDistretto 12. Vengo estratta come una dei tributi per gli Hunger Games. Dovrò partecipare ai giochi e, come se non bastasse, sarò con un grande amico. Spero vi piaccia, buona lettura!