9- I Wanna Be Yours

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Le giornate trascorrevano tutte uguali e Sangio era stanco di sentirsi dire da chiunque che aveva fatto la cazzata più grande della storia. Una sera, a casa di Deddy, era arrivata anche Rosa che lo aveva aggiornato sulle ultime novità. Effettivamente lui e Giulia cercavano di ignorarsi sempre, evitavano di trovarsi nello stesso posto, a detta di entrambi sarebbe stato imbarazzante. E così Giulia aveva passato tutte le ricreazioni in classe con Luca che non ne poteva più di stare lì seduto, ma non avrebbe mai lasciato la sua amica da sola. E invece il riccio stava con i suoi amici, ma in realtà non c'era mai davvero, nel senso che con la testa era sempre altrove; pensava che sarebbe voluto salire da lei, sentire la sua risata, abbracciarla fortissimo e sentire il suo profumo, di cui adesso era rimasta solo una traccia sottilissima sul cappello che le aveva prestato. Invece era costretto a sentire i suoi amici parlare di lei, raccontargli le "novità" e ancora rimproverarlo perché 'dai, si vede che senza di lei non stai bene'.
-oggi ha avuto di nuovo lezione con Sebastian- Rosa cercava anche di smuoverlo, sperava che un po' di sana gelosia lo avrebbe portato ad agire, ma c'era comunque un fondamento di verità in quello che raccontava. Era vero che Giulia aveva legato molto con il professionista e che i due trascorrevano molto tempo insieme, anche dopo le lezioni. Rosa giurava che, se non avesse già una ship per lei con Sangio, sarebbe stata contenta di una frequentazione con Seba, che del resto era proprio un bravo ragazzo: dolce, premuroso, tranquillo e anche particolarmente bello.
-e che devo dire?-
-niente io ti racconto e basta-
-zì la devi smettere di far finta che non ti importi- Deddy sapeva quanto in realtà l'amico soffrisse nel sentire quelle cose.
-ma non dico che non mi importa, però penso anche che se avesse tenuto realmente a quello che c'era tra noi, qualunque cosa fosse, si sarebbe fatta viva. E invece si è circondata di altri, a ricreazione sta sempre con Luca, a danza con la statua greca, fa la strada per andare a prendere l'autobus con Esa, scusa ma io cosa dovrei pensare?-
-non dimenticare che scrive tutti i giorni anche a me che, modestamente, sono proprio fregno- si guadagnò un'occhiataccia da parte di Rosa. 
-ma la smetti di fare il cretino?-il riccio gli lanciò un cuscino in faccia
-e allora riprenditi Giò, che stai sbagliando proprio tutto-
Probabilmente i suoi amici avevano ragione, ma non voleva allontanarla dalla possibilità di una relazione felice e sicuramente più semplice di quella che avrebbe potuto avere con lui.

Intanto Giulia era sempre più convinta che l'allontanamento del ragazzo non facesse altro che confermare le parole di Esa. 'Guarda il lato positivo, ti sei salvata in tempo' cercava di consolarsi con questi pensieri. In più fare lezione con Sebastian l'aveva aiutata parecchio a distrarsi.
-Giù senti ti volevo chiedere una cosa- i due avevano appena terminato una nuova coreografia, si preparavano a tornare a casa
-dimmi Seba-
-ti va di andare a mangiare qualcosa insieme domani?-
La piccola ballerina non si aspettava una proposta del genere, ma non le sembrava affatto male come idea; voleva davvero provare ad andare avanti, dimenticate quel ragazzo misterioso che aveva fatto breccia nel suo cuore. 'Non tornerà, fattene una ragione'
-perché no, ci sto-

Il giorno dopo, un sabato abbasta noioso, Giulia aggiornò subito Luca sulla questione Sebastian.
-sono molto contento Giù, lui sembra proprio un bravo ragazzo, mi sta simpatico-
-sono contenta anch'io, finalmente mi sembra di respirare un po'- l'ultimo periodo non era stato semplice, Sangio le mancava, anche se non lo aveva mai detto a nessuno.
-ma alla fine con Sangiocoso? Vi siete più sentiti?-
-ma perché lo chiami così- rise
-perché mi sta antipatico, non ci credo che abbia davvero potuto trattarti così-
Giulia scacciò velocemente i ricordi che riaffioravano nella sua mente; quel giorno sarebbe stato diverso: doveva uscire con Sebastian. 'Staremo bene, ne sono sicura'
-no, non l'ho più sentito. Ci stiamo evitando entrambi, credo-
Era convinta che non lo avrebbe più visto per un po' di tempo, che ormai non c'era più motivo per continuare a parlarsi. E invece non è stato così, visto che a ricreazione si vide piombare in classe Deddy, particolarmente contento.
-Giù devi scendere per forza oggi-
-no Dè, davvero, non mi sembra il caso-
-ma dobbiamo parlare del weekend alla casa al lago-
Giulia non si era dimentica di quel progetto, ma aveva deciso che non ci sarebbe andata, sarebbe stato terribilmente imbarazzante e sicuramente poco appropriato, vista  la situazione.
-no Giù, non iniziare eh, non hai scuse- si avvicinò e cominciò a farle il solletico per smuoverla da quella posizione
-va bene, va bene, hai vinto- gridò esasperata, le facevano male gli zigomi tanto aveva riso.
Così scesero al piano di sotto mentre cercava di convincersi che prima o poi quel momento sarebbe dovuto arrivare, che un giorno o l'altro si sarebbero dovuti incontrare anche solo per sbaglio. Se aveva detto che quella storia era conclusa, non si doveva creare problemi. Si sarebbero comportati da persone mature e avrebbero parlato come due amici qualsiasi.
Sangio non si aspettava di trovarla lì, appena sentì la sua risata la riconobbe e si voltò di scatto. 'Bravo Giovanni, proprio antisgamo' pensò. Incrociarono lo sguardo per qualche secondo, tanto bastò perché entrambi capissero che, nonostante tutti quei giorni senza vedersi o sentirsi, nessuno dei due era andato realmente avanti, che nemmeno ci avevano provato seriamente. Lui, ancora una volta, la trovava bellissima, le era mancato sentirla ridere. Lei sapeva che era sbagliato quello che stava provando in quel momento, ma tutto il suo corpo era pieno di "bollicine" e queste non sono cose che puoi controllare, le senti e basta.
Deddy cominciò ad organizzare tutto per filo e per segno, effettivamente mancava solo una settimana. Finite di dare tutte le indicazioni necessarie, si rivolse alla ballerina 
-ovviamente Giulia puoi portare Sebastian se ti va- più che essere rivolta a Giulia, voleva essere una provocazione per Sangio. Lei si sentì in imbarazzo, si sarebbe anche potuta sotterrare in quel momento e lui aveva preso ad agitare le mani e battere il piede sul pavimento.
-facciamo che vi faccio sapere-
'Che cazzo vuol dire vi faccio sapere?'
-quindi è una cosa seria tra te e quel ragazzo?- Sangio si maledì subito dopo aver pronunciato quelle parole. Che sconsiderato, forse avrebbe dovuto contare fino a dieci prima di parlare.
-in realtà non so- Giulia rispose tenendo la testa basta, interrogandosi sul perché di quella domanda.
-macché, sappiamo tutti che stasera avete un appuntamento- Deddy forse stava esagerando, ma sapeva quello che faceva. Il suo scopo era chiaro: mettere entrambi davanti alla realtà, e cioè che arrivati a quel punto stavano solo facendo i bambini. Giulia si trovò costretta a rispondere
-si, stasera andiamo a cena-
Sangio si sentì crollare il mondo addosso: aveva realizzato solo in quel momento che la stava perdendo e che forse era troppo tardi per poter rimediare. Dava la colpa a se stesso, al suo essere terribilmente sconsiderato, e intanto si arrotolava freneticamente i capelli tra le dita. Giulia sarebbe voluta andare lì e prendergli la mano per farlo smettere, come aveva fatto tante volte, ma rimase al suo posto, ferma a leggere la delusione in quei suoi occhi blu.

Tutto un'altra volta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora