2- guccy bag

2.8K 120 7
                                    

Che fastidio la sveglia alle sette.
Giulia non era più abituata ad alzarsi così presto e la notte continuava a dormire pochissimo; ma oggi era un nuovo giorno e non uno qualsiasi, era il primo giorno nella nuova scuola; l'occasione per lei di ricominciare da zero, di lasciarsi alle spalle il suo passato. Ha spento la sveglia e ha controllato se ci fossero notifiche: erano diversi giorni che sperava di trovarne una di Sangiovanni, ma i due si erano sentiti poco, si erano solo risposti a qualche storia. Non c'era tempo per pensare a queste cose, doveva sbrigarsi se non voleva fare tardi.
Aprì l'armadio, infilò un paio di jeans e una maglietta colorata. Poi colazione, trucco, e poco dopo era già fuori casa, che camminava verso la fermata dell'autobus. Come al solito indossava gli auricolari ed era in fissa con una canzone di Sangio che aveva ascoltato qualche giorno prima: guccy bag, dopo il primo ascolto già ricordava a memoria il ritornello.
Prese l'autobus e in poco tempo era già arrivata a scuola, che quasi non le pareva vero. Fece un respiro profondo, ferma davanti al cancello.
'Ti prego non rovinare tutto un'altra volta, cerca di inserirti, di fare amicizia' si ripeteva, mentre guardava la marea di ragazzi che aspettava il suono della campanella davanti all'entrata. I suoi pensieri furono interrotti da una voce che la chiamava da lontano
-ciao Stabile-
Un ragazzo biondino si avvicinò a lei, abbracciandola all'improvviso
-ciao Luca, da quanto tempo!-
Luca, un ragazzo che sognava di fare il cantante, aveva inciso il suo primo singolo qualche tempo prima e per la pubblicazione del videoclip erano stati selezionati alcuni ballerini della scuola di danza di Giulia e tra questi, ovviamente, c'era anche lei. Un' altra ragazza, Martina, che Giulia conosceva molto bene perché avevano frequentato per un po' un corso di latino americano insieme, aveva partecipato con lei e alla fine si era fidanzata con Luca. Era un po' di tempo che non vedeva entrambi.
-e tu che ci fai qui?- chiese il ragazzo, sorpreso di vederla lì
-io ho dovuto cambiare scuola, questa è più vicina a danza e mi permette di trovare il tempo di pranzare prima di andare a lezione
-ho capito... e in che classe sei?
-quarta M
-ah ma allora siamo insieme!
Giulia era contenta di questa notizia. Avere in classe qualcuno che già conosceva voleva dire sentirsi un po' meno imbarazzata e avere un appoggio in ogni caso.
-beh quindi cominciamo ad andare in classe?- chiese lui
-ma si certo
Mentre attraversava il cortile, passando tra i vari gruppetti che si erano formati, le sembrò di sentire una voce familiare... cazzo, era Sangiovanni, era proprio lui, con il suo inconfondibile cappellino sulla testa. Era circondato dai suoi amici, più o meno li stessi della sera in cui si erano conosciuti. Erano tutti impegnati a parlare tra loro, tra un tiro a una sigaretta e l'altro si scambiavano delle battute e ridevano.
'Fa che non mi veda, fa che non mi veda' si ripeteva mentre affrettava il passo. Tirò un sospiro di sollievo quando riuscì ad entrare nella scuola senza farsi notare. Ma in realtà il ragazzo l'aveva vista eccome.
'Che ci fai lei qui?' Si chiese, ma preso dal discorso con gli altri non pensò di salutarla, forse non era il caso, o forse boh.
Intanto Giulia e Luca camminavano insieme verso la classe
-e dimmi un po', come vanno le cose con Marti? Tutto bene? Lei sta bene?-
-va e non va. Ultimamente la nostra storia è alti e bassi, più bassi che alti a dir la verità, ma stiamo provando a far funzionare la cosa-
Le sembrò strano, ricordava quanto i due fossero legati, tanto che erano l'uno il punto di riferimento dell'altra. 'Come cambiano le cose'
Dopo un breve momento di silenzio, Luca riprese il discorso
-sai, credo che le interessi un altro-
-ma come, che dici-
-si giù, certe cose le capisci-
-e chi sarebbe quest'altro?-
-non sono sicuro, ma credo sia un certo Raffaele, è stata lei stessa a parlarmene qualche tempo fa... lavora in un locale dove si è esibita diverse volte, il "perlablu" -
-hai provato a parlarne con lei?-
-ci ho provato, ma quando tiro fuori il discorso litighiamo e finisce sempre con lei che mi dice che mi ama e io che lascio perdere tutto-
-non so, forse dovreste provare a stare lontani per un po'-
Lui non rispose. Era evidente che ci fosse rimasto male per quella considerazione. 'Del resto chi sono io per dare giudizi su una coppia quando non ho neanche mai baciato un ragazzo'
Il suono della notifica del cellulare la riportò alla realtà.
[Una nuova notifica da Instagram. Sangiovanni: pensavi di cavartela così? Ti ho vista prima in cortile. Se ti va, ci possiamo vedere a ricreazione]
'Mannaggia e ora che rispondo? Che figuraccia mamma mamma'
Intanto erano arrivati in classe e Luca le aveva fatto cenno di sedersi accanto a lui. Lei ovviamente accettò la proposta. Era stupita dal gran numero di ragazze presenti nel suo corso. Le guardava una ad una, tutte bellissime, scherzavano tra loro ed erano così disinvolte, sembravano essere così naturali nella loro falsità, dietro quelle maschere di fondotinta che indossavano. Le osservava e pensava che forse sarebbe stato più semplice essere come loro, sicuramente avrebbe avuto meno problemi; ma questi pensieri furono presto interrotti dalla campanella e dall'inizio della prima ora. Non riusciva proprio a concentrarsi, già le risultava difficile di suo, ma adesso non faceva altro che pensare a cosa rispondere a quel messaggio. Anche Luca era distratto, o meglio, si stava annoiando. Colse così l'occasione per raccontargli cosa le era successo con lo strano ragazzo dal cappellino rosa, sperando che l'amico potesse aiutarla a rispondere al messaggio.
-giù ma sei scema- le disse sussurrando per non farsi sentire dal prof che spiegava -devi assolutamente dirgli di sì-
-eh ma poi che faccio? Dovrei incontralo con i suoi amici? Non voglio fare altre figuracce-
-ma cosa stai dicendo... non hai scuse, devi andare, digli di sì punto e basta-
Così prese coraggio e rispose a quel messaggio: "si dai, ci sta"
Poi passò subito il telefono a Luca tutta impanicata
-non voglio vedere cosa mi risponde, guardi tu e mi dici-
-esagerata-
Risero entrambi.
'Una nuova notifica'. Il cuore batteva a mille.
-dai leggila tu-
-ma perché-
-perché si-
-allora facciamo così , io ti dico solo se è una cosa bella o brutta-
-va bene-
Luca girò il telefono e guardò lo schermo
-dovesti proprio leggerlo sai
[Una nuova notifica da Instagram. Sangiovanni: facciamo così, dimmi in che classe sei e vengo a prenderti io, non vorrei che ti perdessi il primo giorno]
E le sentì di nuovo, quelle farfalle nello stomaco di qualche settimana prima. 'Forse non dovrebbe farmi questo effetto'
Le prime due ore passarono in fretta e lei non faceva altro che chiedersi tra sè con quale criterio avesse scelto i vestiti dall'armadio. Non sapeva vedersi e aveva le paranoie.
'È abituato a vedere tutte queste ragazze perfette, con tre chili di trucco sugli occhi e poi ci sono io, ma dove voglio andare. Magari è solo uno scherzo e neanche si presenta'.
E invece lui al suono della campanella era già dietro la porta che la aspettava.
-Buongiorno Lady cupido- disse affacciandosi da dietro la porta della classe quando tutti erano ormai usciti. 'Ma quanto è carina vestita così'
-ciao Sangio-
-devo dire che sono parecchio sorpreso di vederti qui. Sapevo che avevi cambiato scuola, ma non avevo capito avessi scelto questa-
-si già, questa è più vicina alla mia scuola di danza- e tirò fuori la solita scusa che rifilava a chiunque le chiedesse qualcosa a riguardo. Sangiovanni non ci credeva molto, riusciva a capire quando le persone gli raccontavano una balla, ma per il momento si sarebbe fatto andare bene quella scusa.
-bene dai scendiamo, ti presento gli altri-
-gli altri chi?-
-gli altri, dai, i miei amici... dovrai pur fare conoscenza-
E così i due scesero in cortile; la piccola ballerina non si era mai sentita tanto osservata in vita sua e non capiva se gli occhi fossero realmente puntati su di lei o sul ragazzo.
-ciao ragazzi, vi presento Giulia, alcuni di voi già la conoscono-
Giulia conosceva già la maggior parte di loro, eccetto un ragazzo, un certo Tancredi.
Giulia si presentò a tutti con la sua inconfondibile risata che avrebbe dovuto coprire l'imbarazzo, ma inutilmente visto che traspariva comunque dalle sue guance rosse.
Dopo le dovute presentazioni, parlarono un po' del più e del meno e dopo pochi minuti Giulia stava già simpatica a tutto il gruppo. In particolare, però, Esa sembrava avere un'occhio di riguardo per lei e le dimostrava sempre un certo affetto, cercava di starle accanto ogni volta che ne aveva l'occasione.
'Ma c'è qualcosa tra loro due o sono solo amici? Ma lui come la guarda, è imbarazzante' nella testa di Sangio una serie di domande, ma una tra tutte era quella fondamentale 'perché mi interessa così tanto di questa ragazza che conosco appena?'
-ragazzi è stato un piacere, ma ora devo proprio tornare in classe... a domani-
-aspetta- la fermò Esa -ti riaccompagno io-
-se proprio insisti, non posso dirti di no- rispose ridendo
I due si allontanarono dal gruppo
-ti riaccompagno io- ripetè Sangiovanni a cantilena dopo che i due si allontanarono abbastanza da non poterlo sentire. E invece qualcuno lo aveva ascoltato eccome, e questo qualcuno era Deddy
-tutto bene brodie? Mi sembri un po'... come si dice... -
-no bro, so quello che stai per dire e ti prego non farlo che potrebbe arrivarti un pugno- disse scherzosamente
-quella ragazza ti piace, si vede
-macché, la conosco appena, non diciamo cazzate-
-pensala come vuoi, ma per quel che vale, mi sta un sacco simpatica e mi ha anche fatto conoscere Rosa che è, cioè non so bene cosa siamo io e lei, ma siamo qualcosa, credo... comunque il discorso è che dovresti darle una possibilità-
-non so zi, vorrei concentrarmi su me stesso adesso e sulla musica, quella viene prima di tutto in questo momento-
-a proposito, come procede il lavoro?
-eh, dovrei scrivere un nuovo pezzo da presentare entro la fine del prossimo mese, ma ancora non sono riuscito a scrivere nulla. È come se mi mancasse qualcosa, non trovò l'ispirazione per scrivere-
-la troverai, ne sono sicuro-
[Una nuova notifica da Instagram. giugiulola: grazie per avermi fatto conoscere i tuoi amici e per essere passato a prendermi dalla classe]
Aveva sorriso davanti a quel messaggio, come fanno i bimbi quando aprono un pacchetto di figurine.
'Che ti succede Sangio?' Non sapeva proprio darsi una risposta, ma forse valeva la pena tentare.
Aveva sperato tanto di rivederla all'uscita da scuola, al termine di quelle cinque ore lunghissime. Anche lei ci aveva sperato, ma era corsa via a prendere il bus che l'avrebbe portata a danza, senza nemmeno trovare il tempo di pranzare. Alla fine non si incontrarono e il ragazzo non faceva altro che pensare a Esa, cioè a lei e a Esa... cosa c'era tra quei due? Conosceva abbastanza bene l'amico da poter affermare con certezza che gli piacesse. Ma lei? Ricambiava? Oppure era solo un amico?
Ma lui non ebbe il coraggio di chiederle niente, neanche nei giorni seguenti: non voleva sembrare pesante, non voleva nemmeno correre troppo con la fantasia. Infondo si conoscevano molto poco e per quanto potesse piacerle, lui aveva solo la musica in testa, era sempre quello il suo principale obiettivo. Così per tutta quella settimana e anche per buona parte di quella seguente i due si scrissero su Instagram e l'unico tempo che passavano insieme era condensato in quei cinque minuti prima di entrare a scuola, più qualche minuto a ricreazione quando lei scendeva con Luca. Non riusciva mai a incontrala all'uscita, lei spariva sempre troppo presto, per quanto lui si sbrigasse a correre via dalla classe al suono della campanella dell'ultima ora, nel vano tentativo di vederla.
Un pomeriggio, mentre il ragazzo si torturava i capelli chiedendosi come fosse possibile che quella ragazza fosse sempre nella sua testa, ricevette una notifica del tutto inaspettata, destinata a dare una svolta a quella storia che sembrava essere " in stand-by" da più di una settimana.
[Una nuova notifica da Instagram. Giugiulola: ehi senti stavo pensando che forse sarebbe meglio darti il mio numero, sai per qualsiasi cosa :) ]
Era stato Luca a consigliare a Giulia quella mossa; l'idea però non era stata sua, bensì di Deddy che aveva deciso di intervenire personalmente per dare una "spinta" a quella storia. Così fece le sue ricerche e aveva scoperto che la ballerina andava in classe con Luca, che conosceva abbastanza bene, certo, non abbastanza da poterlo considerare proprio un amico, ma era sufficiente perché i due decidessero di collaborare nel tentativo di sbloccare la situazione. Era convinto che sarebbe bastata una piccolissima mossa per far funzionare la cosa: era abbastanza evidente agli occhi di tutti che i due si piacessero.
Il piano di Deddy aveva funzionato: Sangio non poteva essere più contento davanti a quella notifica. Ma i suoi dubbi non erano spariti, anzi si erano moltiplicati. 'E questo cosa vuol dire? Gli interesso? O semplicemente vuole essere mia amica?'.
Deddy lo osservava compiaciuto all'uscita da scuola, assorto com'era nei suoi pensieri... ci aveva visto giusto.

Tutto un'altra volta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora