10 LA NUOVA VITA

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È tutto qui.
Ora.
Mentre stringo tra le braccia la mia creatura, ciò che ho creato.
La testimonianza del mio passaggio sulla terra.
Le accarezzo i capelli come ho fatto con suo fratello prima di lei.

Due caratteri e due personalità così diverse ma, entrambi miei frutti.

È tutto qui, in un abbraccio, una carezza, in questi piedini che diventano sempre più grandi.

Qui, negli sguardi che ci scambiamo, occhi uguali che si perdono gli uni negli altri, si scrutano e si conoscono al di là di ciò che è, di ciò che è stato e che sarà.

La mia vita è tutta qui, combatto cercando e desiderando di riscrivere un passato ormai andato e questo, spesso, mi fa dimenticare ciò che ho, ciò che sono.

Non è scontato!

Avere la fortuna di vivere le avversità con le persone che si ama, sapere che si sta lasciando qualcosa di buono alla Terra e a quanti entreranno in contatto con loro: è questa la ricchezza.

Ci definiamo, io e mio marito, "i nuovi poveri", dotati di cultura, forse anche troppo e troppo variegata, dotati di senso critico, obiettività e soprattutto bontà, ma sempre al "verde" sempre in affanno economico... ma ora, qui, mentre le mie mani sfiorano i capelli della mia bambina, mi sento compiuta.

La vita ha senso se noi riusciamo a darglielo e ogni passo che compiamo avviene per dare quel senso, che deve essere percepito e per farlo bisogna saper sentire, non grazie all'udito, eh no! Bisogna saper percepire con tutte le fibre del proprio corpo, quello che attraversiamo, ogni vita che incrociamo.
Questo è quello che ha vissuto Ve, ha sentito e percepito, ma lo ha compreso solo dopo, solo quando si è voltata a guardare.

Lei viveva o meglio sopravviveva ma sentiva ogni cosa, soprattutto il suo stomaco spaccarsi ad ogni sbronza, il suo corpo abbandonarla ad ogni nuova sostanza.

Lei odiava le droghe, lei odiava l'alcool ma quando sei SOLA e ti sembra di non avere più il terreno sotto i piedi, ti aggrappi, ti rifugi, in qualsiasi cosa o persona.

Inizia così questo nuovo ciclo, tra sesso, droghe e soprattutto alcool perchè, in fondo, la sua storia qualcuno già aveva iniziato a scriverla, e Ve, non aveva capito che doveva rubare quella penna e iniziare ad impugnarla e a segnare i tratti più significativi, in maniera autonoma.

Il primo giorno alle superiori le fu assegnata la classe IB.
Emozionatissima e pronta a dare un nuovo assetto alla sua nuova vita, si ritrovó in banco con una ragazza favolosa, capelli corvini, carnagione scura, Maísa sembrava essere tutto quello che lei non era: brillante, solare e bellissima.
Diventarono subito amiche e iniziarono a frequentarsi al di là della scuola.

Ve era così fiera di avere una compagna di banco Brasiliana, era per lei un motivo di vanto che le dava una marcia in più.

Quella classe fu subito molto unita, sembravano conoscersi da una vita e fecero gruppo la nostra Ve, la brasiliana, un ragazzo marocchino Madani, che aveva la sorella nella stessa scuola in seconda A, Flavio che era nella stessa scuola media di Ve con il quale aveva molte conoscenze in comune e Barbara che Ve ha considerato poi, come una sorella.

La scuola superiore era molto impegnativa, non per le materie da interiorizzare e fare proprie, no!
Quella scuola professionale era nota per essere il parcheggio della "feccia" della città.
I professori avevano gli attributi -tranne qualcuno- ed erano preparati a tutto, gli alunni erano di quanto più variegato possa esistere al mondo.

L'ambiente perfetto per una crisalide che voleva trasformarsi in una bella farfalla, non credi?

Tra individui di ogni genere, figli di pregiudicati, giocatori di calcio professionistico, ragazzi e ragazze troppo grandi per essere in prima, personaggi della ricca borghesia con poca voglia di studiare, vomitati dal più severo istituto Alberghiero, lì ad un paio di banchi dietro al suo, Cristian, un ragazzo con cui aveva avuto una "liaison" qualche mese prima, che come tutti quelli che incontrava Ve, per una ragione o un'altra, sparivano -o era lei a fuggire- e toh! Eccolo lì, seduto nella stessa classe.

Porca miseria, quest'anno comincerà proprio coi fiocchi
Pensò Ve guardandolo.

Questo qui sin da subito iniziò a fare diventare l'aria pesante, come se la gravità fosse aumentata schiacciandola

SOLADove le storie prendono vita. Scoprilo ora