AMORE MALATO

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La chiamano "Dipendenza Affettiva" o per dirlo all'inglese "Love Addiction".
Tutti la sperimentiamo quando ci innamoriamo, sono le sensazioni legate alla fase di innamoramento in cui
l'attenzione è focalizzata sull'oggetto d'amore, si riorganizzano le priorità, aumentano la propria energia e le sensazioni di euforia, si hanno sbalzi d'umore, risposte del sistema nervoso simpatico come sudorazione e batticuore, elevato desiderio sessuale e possessività sessuale, pensieri ossessivi sull'altro, desiderio per l'unione emotiva, gesti affiliativi, comportamenti orientati allo scopo e intensa motivazione per ottenere e mantenere il legame.

Quando le caratteristiche più dipendenti diventano rigide e pervasive e assumono la connotazione di necessità assolute, il rischio è di cadere nel versante più disfunzionale del legame amoroso, quello relativo alla dipendenza affettiva patologica.

L'amore è un sentimento che non possiamo spiegare a parole, non possiamo darne una definizione precisa. Lo possiamo vivere, donare e ricevere dall'altro, non ha regole, si ama in modo soggettivo, autentico, ogni amore è intimo, particolare.


Ve iniziò a vivere in funzione di Antonio, sebbene per tutti durante la fase dell'innamoramento più che una dipendenza affettiva può esserci una certa dipendenza emotiva, si ha un certo trasporto emotivo, si è presi l'uno dall'altro e ci si scopre continuamente, per lei è stato il contrario, inizialmente non sentiva trasporto, cercava di mantenere una certa autonomia, continuava la sua vita.

Furono gli episodi di violenza psicologica e se vogliamo fisica, ad insediare in lei quei sentimenti di dipendenza come se l'amore fosse quello: sofferenza e un bisogno compulsivo di Antonio; ore e ore, intere giornate spese per quella relazione, a fantasticare su di essa quando era a scuola e a viverla nel resto della giornata; ridurre del tutto le attività sociali, professionali o di svago; ostinarsi a mandarla avanti nonostante la mancanza di crescita della coppia; persistente desiderio o sforzi infruttuosi di ridurre o controllare la propria relazione; ricerca della relazione, nonostante l'esistenza di problemi creati da tutto il contesto, trovarsi in un ambiente che non era il suo, essere messa da parte e trattata come un essere inferiore.

Amare richiede libertà, naturalmente in una coppia il primo principio è il rispetto reciproco, e in quella relazione non era concepita tale parola.

L'amore è un sentimento nobile e non può essere ingabbiato, amare richiede responsabilità, coraggio, messa in discussione...

Estate 2003, Ve deve compiere 18 anni.
Senza un lavoro stabile e senza risorse familiari sufficienti, la festa che avrebbe tanto voluto fare, non fu proprio tirata in ballo, ma poi, chi ci sarebbe mai andato?

Solo due anni prima provò a festeggiare al ristorante e nemmeno le sue migliori amiche, andarono.

Quindi, invitò in via ufficiale Antonio a casa, che neanche a dirlo Taty, sua sorella più grande, conosceva bene, da diversi anni soprattutto perché ebbero un flirt durante l'adolescenza, e a lei lui non piaceva, lo ripeteva costantemente alla sua sorellina.

Anche Marta prese parte a quel pranzo e poi passarono tutti e tre il resto del pomeriggio in giro a sballarsi e, neanche a dirlo i due fidanzati, come potevano si appartavano in qualsiasi luogo, pubblico e non, dando sfogo alla passione.

Tutto quel sesso probabilmente alimentó quella parte di Ve carente di affetto e lei ci si aggrappò con tutte le forze.
Ma quale rapporto può vivere e durare quando a farla da padrone sono le droghe, l'alcool e il sesso?

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