Chapter II

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Non camminare dietro di me, potrei non esserti guida.
Non camminare davanti a me, potrei non seguirti.
Cammina al mio fianco, ed insieme troveremo la via.

Stringo le coperte a me e sistemo per l'ennesima volta il cuscino per cercare di prendere sonno. Domani ci aspetta l'ultima tappa a Dublino e devo essere riposato ma sembra che nonostante la stanchezza il sonno non ne vuole sapere di farmi visita.

Sbuffo per la decima, forse anche undicesima volta e apro gli occhi. Le luci della stanza sono spente e l'unico rumore che riempie l'aria è il respiro incontrollato di Niall, anche quando dorme non riesce a stare tranquillo questo ragazzo.

Mi giro sul fianco destro e allungo la mano sul comodino per afferrare il telefono, prima di venire a letto mi sono imposto di tenerlo spento fino a domani mattina ma visto che di dormire non se ne parla mi trovo a riaccenderlo.

Sorrido mentre leggo il messaggio della buona notte di Sophia, la mia ragazza e digito velocemente una risposta.

C'è qualcosa che mi sfugge e nonostante io mi sforzi per cercare di ricordare finisco solo per sentire la testa scoppiare. Sbuffo e accedo su twitter, scorro la home poi leggo qualche tweet nelle menzioni e quando, per sbaglio, schiaccio la lista delle persone che seguo, quel nome campeggia in alto, immobile e silenzioso eppure la mia testa continua a girare.

Seekerofdreams.

Come ho fatto a dimenticare una cosa del genere?

Passo una mano in viso e sospiro, l'ansia e l'adrenalina post concerto mi hanno fuso il cervello, clicco sull'immagine del profilo e subito i suoi tweet mi si parano davanti.

L'ultimo risale a due ore fa e... un attimo, secondo round di cosa?
 

“@seekerofdreams_:Secondo round, domani devo lavorare ma ne è valsa la pena.”

Mi giro a pancia in giù e con la guancia schiacciata sul cuscino spulcio i tweet che ha messo tra i preferiti, i più recenti sono di qualche ora fa e la maggior parte ritraggono foto di me sul palco. Quindi era a Croke Park anche questa volta.

Sospiro e mi impongo di smetterla di pensare a lei, primo ho una ragazza che mi aspetta a casa e secondo, lei non la rivedrò più, domani dopo il concerto tornerò a casa e mi dimenticherò tutto.

Con questo pensiero chiudo gli occhi, stringendo ancora il telefono tra le mani.

Elisabeth's POV

Mangio velocemente la mia colazione e dopo aver accuratamente controllato di non aver dimenticato niente mi chiudo la porta alle spalle e scendo velocemente le scale del condominio.

Il piccolo ascensore grigio mi mette un po' ansia, quando entro lì e lo faccio esclusivamente quando faccio la spesa, mi sento quasi soffocare. Preferisco le scale.

Mi immetto in strada, confondendomi con i passanti, il sole splende su Dublino e un sorriso mi nasce spontaneo.

Mi fermo a salutare il signore dell'edicola all'angolo e poi attraverso la strada diretta alla mia libreria.

Le giornate si ripetono più o meno tutte nello stesso modo e spesso si rischia di cadere nella routine e quando succede tutto diventa noioso.

Ma posso ritenermi fortunata da questo punto di vista, perchè quando la tua più grande passione è leggere, o scrivere, ogni giorno riesci a vivere nuove avventure che ti accompagnano e ti lasciano un segno.

The most beautiful flower | Liam PayneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora