«Più i sogni sono grandi e più grande è la fatica»
Pietro Mennea
Il cielo dublinese è completamente coperto dalle nuvole, è lunedì e sono a casa per la chiusura settimanale della libreria, cerco di sistemare l'armadio e stirare qualche vestito sulle note di “Girl Almighty” quando il citofono mi fa sobbalzare. Mi avvicino al computer e spengo la musica prima di andare ad aprire.
– C'è un pacco per lei – sento dire.
Faccio una smorfia e scendo al portone principale, un pacco per me? Non aspetto niente da nessuno.
Firmo e dopo aver ringraziato il corriere torno di corsa nel mio appartamento, giro il pacco marrone tra le mani ma non vi è nessun mittente.
Scarto curiosa e apro un involucro in plastica che protegge quello che all'apparenza sembra un normale disegno, lo giro e spalanco gli occhi prima di sorridere apertamente a gran viso.
“Non ricordo tutti i particolari ma potrebbe essere un'idea per la tua libreria.
Zay X”
Rigiro il foglio e osservo attentamente quello che ha disegnato, non è esattamente come l'interno ma come biasimarlo? Ci è entrato per pochi minuti, mi sento già al settimo cielo perché ha pensato di darmi una mano.
Sembra comunque una disposizione da poter utilizzare con qualche modifica, l'eccitazione si fa spazio in me, mancano venticinque giorni al lancio del libro e devo iniziare subito a sistemare e cambiare i mobili. Prendo un foglio e iniziato a buttare giù una lista delle cose di cui avrei bisogno, forse potrei chiudere la libreria per qualche giorno e andare a comprare tutto.
Spengo il computer e lascio i vestiti sul letto, le ante dell'armadio aperto e corro a fare una doccia veloce per rinfrescarmi. Quando esco lego i capelli velocemente in una treccia per evitare di asciugarli del tutto e infilo un jeans e una maglietta chiara, poi afferro il telefono e – Ciao mamma – dico allegra.
– Ciao tesoro – risponde tranquilla.
Le chiedo se possono venire in settimana in città per darmi una mano per cambiare tutto e gli spiego un po' a grandi linee che cambiamenti vorrei fare.
– Ieri sera non sapevi cosa fare e oggi hai avuto un'illuminazione? – mi dice ridendo.
Sorrido guardando il disegno e – In un certo senso – rispondo.
Mi dice che ne parlerà con papà e mi farà sapere – Intanto vai a dare un'occhiata in giro alle poltrone e gli scaffali che vorresti prendere – mi suggerisce.
– D'accordo – rispondo e dopo aver parlato un po' del più e del meno ci salutiamo con la promessa di sentirci più tardi.
Prendo un bel respiro, la borsa e le chiavi della macchina dal mobile all'ingresso ed esco.
Raggiungo la mia auto nel garage condominiale e accesa la radio esco in strada.
Mi dirigo verso un centro commerciale in Graften Street, le note di Fool's Gold riempiono l'abitacolo e mentre aspetto che il semaforo diventi verde mi faccio cullare da queste note dolci.
Venti minuti dopo parcheggio l'auto e faccio una corsa per entrare prima che venga giù il diluvio.
Controllo il cellulare e decido di mandare il buongiorno a Liam, anche se non riceverò nessuna risposta indietro.
Scrollo le spalle e ripongo il telefono in tasca, mi stampo un sorriso in faccia e mi avvio verso gli innumerevoli negozi. Ogni volta che entro in questo posto rimango affascinata dalla struttura, il bianco e il verde menta fanno da padroni, le colonne e le vetrate lo rendono più simile ad un giardino coperto che ad un centro commerciale.
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The most beautiful flower | Liam Payne
FanficLiz gestisce una libreria nel centro di Dublino. Ama i libri immensamente, ha costruito la sua vita attorno a loro. Si destreggia tra lavoro e casa e qualche volta si concede di dar vita alle sue follie interiori. I concerti ne sono un esempio lampa...