capitolo 16

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È quasi mezzanotte e Mitch sta gironzolando da ore <<Mi dici dove cazzo mi porti>> <<Arrivati>> <<Un parcheggio?>> <<No il posto è lì dietro l'angolo, ma prima devi cambiarti>> Disse scendendo, scesi pure io e lo seguì dietro la macchina <<Sono troppo scoperta?>>

<<Al contrario, sei troppo coperta>> Disse dandomi un vestito che non metterò neanche sotto tortura

<<Al contrario, sei troppo coperta>> Disse dandomi un vestito che non metterò neanche sotto tortura

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<<Ok...si...per i nostri giochetti perversi, lo metterei anche, ma sicuramente, non per andare in giro, assolutamente no caro mio>> lui si avvicinò <<Peccato che oggi sei la mia schiava, lo hai deciso tu cara mia non io>> sbuffai e andai a cambiarmi in macchina

Ovviamente con Mitch che guardava come se fossi un angelo in terra, quando fui, sfortunatamente, pronta mi portò in un posto lì vicino "wet lips" <<"Labbra bagnate"? Davvero?>> <<Fidati sarà divertente>> disse prendendomi per un fianco e portandomi dentro

O Dio. No non ci credo. Anzi si invece. Allora la prima cosa che ho visto entrando è stata la fila di donne COMPLETAMENTE nude, legate con un guinzaglio e tirate la un uomo grasso con la barba, wow che bello, poi subito dopo un posto con il pavimento fatto di soldi lanciati alle stripper, sempre completamente nude, che ballano strusciandosi sui pali

<<Ora se non mi dici il motivo del perché mi hai portato qui, giuro che ti taglio le palle>> <<Mi sembra ovvio, per divertirci>> Disse sedendosi su un divanetto davanti ad una di quelle donne <<Tu ti diverti, io mi disgusto>> <<Puoi sempre fare un duetto con lei>> Disse indicandola

Sbuffai e girai i tacchi, ma lui mi prese per i fianchi e mi buttò sopra di lui <<Tu resti qui>> Che meraviglia, guardare il mio ragazzo che scopa un'altra con gli occhi, proprio bello si si, ma poi un colpo divino mi spuntò davanti, un area riservata a spogliarellisti MASCHI

Finalmente qualcuno che si preoccupa di noi donne <<Vado in bagno>> <<Cerca di non farti scopare ok?>> Che dolce, andai verso il bagno ma poi cambiai strada diretta ai ragazzi palestrati quasi totalmente nudi, mi sedetti su una poltrona e iniziarono a farmi una coreografia niente male, me la godei appieno, visto che il mio uomo era occupato con un'altra, se non lo strozzo domani non sai che gli faccio

Mi stavo rilassando tranquilla quando qualcuno mi prese per un braccio <<Che cazzo fai?!>> <<Non lo vedi>> <<Muoviti, avevi detto che andavi in bagno!>> Disse strattonandomi fuori <<Già, e tu avevi detto che ci saremmo divertiti, invece qui l'unico che si diverte sei tu>> mi guardò con sguardo indecifrabile <<È per questo che oggi mi hai fatto tanti regali...per poter venire qui e scoparti una stripper qualunque...>>

<<...NON TI BASTA GIÀ QUELLO CHE FAI A ME, COME MI MINACCI DI SCOPARMI, non ti basto è questo che vuoi dirmi? Oh certo, io non sono ne rifatta, non ho le tettone e non sono la tua sottomessa, allora non vado bene, sai una cosa, pensavo fossi diverso, pensavo fossi...quando mi hai portato alla villa ero felice, e sai perché? Di certo non perché ero nella villa di un miliardario, ma perché appena mia arrivati mi hai chiamato, la tua ragazza, è questo che mi è piaciuto...>>

Lui abbassò lo sguardo e io iniziai a piangere <<...e poi hai detto, camera nostra, quel nostra mi è piaciuto, di te non piacciono i soldi e il tuo fisico, tu mi piacevi così come eri, ma a quanto pare, non sei come pensavo, quando ti sei dichiarato, quella sera prima della cena, pensavo fossi cambiato, l'uomo dei miei sogni, ma sei come tutti gli altri, e come tutti gli altri ho sbagliato a sceglierti>> Dissi in ultimo prima di uscire dal locale mentre lui rimase lì immobile


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(Scusate se il capitolo è cortissimo, ma il prossimo sarà molto più lungo 😉)

|| L'amico di mio padre || 🔴Mitch Rapp🔴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora