capitolo 33 (non è finita)

1.3K 26 5
                                    

<<Dai Marco muoviti>> dissi ridendo e tirandolo giù dall'aereo <<Calma Bea, non ci corre dietro nessuno>> si lamentò, poi mi tirò a se e mi baciò <<Avanti ora andiamo, i ragazzi ci stanno aspettando non vedo l'ora di farteli conoscere!>> Arrivammo nella sala grande dell'aeroporto e trovai un gruppetto di tre ragazzi, con un mega striscione

"Ben tornata puttanella!"

Che scemi <<TRIIIIIIX!>> Mi saltò a dosso Bella <<Oddio quando mi siete mancati!>> Poi mi abbracciarono anche Taylor e Luis in un grande abbraccio <<Anche tu Trix>> <<Ragazzi voglio presentarvi Marco, il mio ragazzo>>

Pov Bella

Orca troia, scusa Luis ma questo è tanta roba

Cavolo Trix ha davvero ottimi gusti, non ci ha messo tanto per dimenticare Mitch

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Cavolo Trix ha davvero ottimi gusti, non ci ha messo tanto per dimenticare Mitch....bè almeno non quanto ci ha messo lui, anzi credo che non l'abbia proprio dimenticata, da una parte mi dispiace per lui, la amava davvero, ma ora lei è andata avanti

<<Forza, andiamo, starete nella vecchia stanza di Trix>> andammo alla mia villa e arrivati iniziammo a parlare <<Allora cosa hai fatto in questi cinque anni, è tanto tempo, oltre che esserti laureata ovvio>>

<<Mi sono divertita, ho avuto qualche ragazzo, tra cui Marco e.....sono cambiata>> <<Cambiata in che senso>> <<Ecco, non sono più la troia di una volta>> <<Non eri una troia>> <<Oh si che lo ero, una diciannovenne che scopava e basta, adesso ho ventiquattro anni, non voglio essere ancora una troia, o e mi raccomando, Marco non sa del mio passato perciò non dite niente>>

<<Certo assolutamente, stai tranquilla>> quindi è per questo che la chiama Bea, non le se addice per niente questo nome, dice che è cambiata, ma lei non credo che possa cambiare così facilmente, lei è così e lo rimarrà per sempre

<<Scusa se lo chiedo ma....Mitch?>> La vidi in difficoltà <<Ecco io...>> Poi arrivò Marco

Pov Trixy

Oddio grazie, mi ha salvato da una domanda scomoda, un nome che non sentivo ne pensavo da cinque anni e che non voglio sentire ancora per un po' <<Hey Tesoro, ho sistemato le nostre cose, che vuoi fare, è tardi io andrei anche a letto>>

<<Io pensavo di uscire, è da anni che non so come va qua>> <<D'accordo, non stare in giro troppo>> mi diede un bacio sulla fronte e salì in camera, salutai i ragazzi e poi uscì, è da tanto che non vedevo più questa città

Mi sono trasferita in Argentina, con Diego e la sua ragazza Katy, sono molto simpatici, mi sono laureata in giurisprudenza e ho incontrato Marco, la mia vita non sarebbe potuta andare meglio di così

Entrai in questo bar e ordinai un cocktail, che strano tornare qua, più grande, più matura e senza problemi, mio padre si è occupato di Jace, non si farà mai più vedere e quando uscirà avrà una distanza restrittiva di almeno due kilometri con me

Dopo aver finito il cocktail pagai, ma prima di uscire dal bar iniziò una rissa che mi bloccò l'uscita <<Oh ma che cazzo...>> Allora ne approfittai per vedere cosa stava succedendo, due uomini, uno biondo e l'altro capelli scuri e barba, si stavano letteralmente ammazzando, o meglio quello con la barba stava ammazzando l'altro, poi quello biondo riuscì a liberarsi e lo fece cadere, proprio davanti a me, si rialzò e...

<<....Mitch?...>> <<Ma che....>> <<Ok tutti e due fuori! Chi è questo tuo padre?!>> Mi chiese il propietario <<C-cosa? No m-ma, lo conosco>> sbatté fuori lui e il biondo, poi mi avvicinai <<M-mitch? Stai bene?>> <<Vattene>> <<Ma...che hai?>> <<Piantala, sparisci so che non sei reale>> ma che si è drogato <<Mitch ma che dici sono Beatrix>>

<<Non è vero! Non sei lei, è da cinque anni che tu e tutte le illusioni di Beatrix mi perseguitate, ora basta>> illusioni? <<Mitch non capisco, che intendi?>> <<Oh basta! Lei è in Argentina, non tornerà mai, piantala di seguirmi....>> Si toccò la testa

<<Devo smetterla di prendere quella droga scadente, devo cercare un buon spacciatore>> allora si droga davvero <<Mitch! Non avrai sul serio iniziato a drogarti vero!>>

Non mi ascoltò e continuò per la sua strada, lo seguì fino alla villa e quando aprì la porta venni inondata da un tonfo di discarica <<Oh cazzo Mitch da quando non pulisci questo posto>> <<Oddio sei ancora qua, vattene>> disse dirigendosi verso la cucina

Iniziai a guardare in giro, era tutto distrutto, tavolo divano, TV, poi vidi una cosa sul tavolo una sola cosa intatta in tutta la casa, una lettera, la lettera...

<<Sei ancora qua, che due coglioni>> <<Mitch si può sapere che ti è successo, e piantala di dire che non sono io e che sono solo un illusione>> <<Tu. Non sei lei. Lei non tornerà, e sicuramente non tornerebbe da me, non mi ama, o almeno non più, non mai avuto l'occasione di dirglielo, così l'universo mi ha punito e ora vattene>>

Mi avvicinai <<Mitch...>> <<Ho detto vattene, tu non sei lei!>> Mi si scagliò contro e mi lanciò una bottiglia, mi sembra di rivivere quel momento, come ci siamo lasciati ci rincontriamo, mi prese in pieno braccio e mi buttai a terra dolorante <<Cazzo! Ma sei impazzito>> mi guardò stranito e sbalordito

<<Cosa cazzo guardi, vai a prendere la valigetta prima che mi faccia infezione!>> Andò di sopra correndo e tornò giù con la valigetta rossa <<Fai da sola?>> <<Si spostati>> mi misi sul tavolo e mi tolsi la maglia, poi notai che lui mi fissava <<Mi fissi le tette o mi guardi perché hai capito che sono io in carne e ossa>>

<<Emh che? O si, sisi, sono solo contento che sia tu e...che sei tornata>> <<Bel accoglienza comunque, ti va di andare a sistemare quel casino che suppongo sia lì da cinque anni grazie e poi....cos'è che puzza così tanto>> <<Oh sì, scusa ci penso io>>

Uscì dalla cucina e io iniziai a medicarmi, una volta finito mi rimisi la maglia, poi salì per rimettere a posto la valigetta e ne approfittai per gironzolare un po' in giro

La camera era come l'avevo lasciata, tutto era come lo avevo lasciato, solo il piano di sotto era distrutto, mi chiedo come abbia vissuto in questi anni, ma da come è ridotto sicuramente non bene

Scesi e trovai tutto in ordine, cavolo, che flash, poi lo vidi rientrare dalla porta <<Hey...emh..tutto bene?>> <<Sisi, complimenti sei stato veloce, bene io devo andare si sta facendo tardi>> <<Emh ecco, devi per forza andare?>>

<<Bè non ho cenato perché il cibo sugli aerei è tossico perciò se hai qualcosa da mangiare resto volentieri>> era felice, come un bambino a Natale, andammo in cucina, mi fece sedere e mi diede un piatto di lasagne

Lo guardai confusa <<Non sono di cinque anni fa tranquilla>> <<Mi preoccupa più il fatto che le hai cucinate tu>> <<Bè grazie>> <<Parla quello che si è svegliato presto per preparare la colazione e ha finito alle undici e mezza>> <<Tu mangia e basta>> iniziai a mangiare e devo dire che era molto buono

<<Che ti ho detto>> <<Potrei mangiarle tutte>> dissi ridendo, parlammo tutta la sera, evitando il più possibile gli argomenti "coppia", "noi", "cosa hai fatto in questi anni" ecc, però è andata bene, o quasi..

|| L'amico di mio padre || 🔴Mitch Rapp🔴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora