CAPITOLO 15

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Mi recai in camera mia ma appena mi distesi sul letto il mio telefono squillò, sbuffai, ma è mai possibile che non riesco mai a riposare?! Presi il telefono e vidi che mi stava chiamando.....









































Gabriele!
Di nuovo?! Adesso basta!
Mi guardai intorno per una via di fuga ma quando vidi che davanti alla mia porta stava passando Wild Curd, una lampadina mi si accese. Immediatamente lo tirai dentro camera mia.
W.C: <che succede?> chiese sorpreso
IO: <mi devi aiutare! Rispondi te al telefono, ti prego> lo supplicai
W.C: <perché?> mi chiese confuso
IO: <dai, è Gabriele e non voglio parlargli> mi lamentai
W.C: <va bene, dammi questo telefono> accettò sbuffando e io gli diedi il mio cellulare
W.C: <pronto?> parlò mettendo il vivavoce
G: <chi è?> chiese confuso
W.C: <mi chiamo Wild Curd> disse deciso
G: <e perché hai il telefono della mia ragazza?!> disse furioso
W.C: <da quello che so lei non è la tua ragazza> lo provocò
G: <senti non voglio parlare con un ragazzino passami Aurora> disse scorbutico
W.C: <ehmm...> disse insicuro
W.C: <che gli dico?> mi sussurrò togliendo per un'attimo il vivavoce
IO: <non lo so...digli qualsiasi cosa> gli dissi
W.C: <ecco...lei...> cercò di dire rimettendo il vivavoce, allora io iniziai a fargli segno di dirgli che facevo la doccia
W.C: <lei? Si sta grattando la testa? No! Pulendo i vetri? Ah! Si sta facendo la doccia> disse ed io ogni volta mi sbattei la mano sulla fronte.
G: <bhe allora digli di richiamarmi e digli anche che la amo> disse con tono sdolcinato
W.C: <non lo farò> disse scorbutico
G: <e perché mai?!> chiese
W.C: <perché io sono il suo ragazzo> disse la prima cisa che gli venne in mente ed io arrossii violentemente
G: <come?! Io sono il suo ragazzo> disse indignato
W.C: <mi dispiace ma no, io sono il suo ragazzo, tu sei solo un tizio ossessionato da lei solo perché la sua famiglia è famosa> disse serio ed io lo guardai a bocca aperta
G: <è vero, ma tanto lei non lo saprà mai. Sanno tutti che è malata e che non ha problemi ma la gente sta vicino a lei solo perché è famosa> disse ridendo e a me vennero gli occhi lucidi
W.C: <azzardarti dire un'altra cosa del genere sulla mia ragazza. Lei è una bellissima persona, una ragazza davvero dolcissima e che pensa sempre prima gli altri che a se stessa> urlò furibondo
G: <per favore! Lei non è niente di queste cose. Poi lei è sempre stata innamorata di me e anche se non lo ammette di sicuro lo è ancora> disse fiero di sé
IO: <mi spiace ma quella nave è salpata> dissi per poi chiudere la chiamata e poi andai a sedermi sul letto abbassando la testa
IO: <hai avuto una bella idea fingendo di essere il mio ragazzo> dissi ridacchiando tristemente
W.C: <già, mi è venuto spontaneo> ammise arrossendo
W.C: <comunque non ascoltare quello che ha detto lui> disse abbracciandomi
IO: <no, lui ha ragione, sono una ragazza malata e senza poteri> dissi mogia
W.C: <non ti azzardare a ripeterlo! Non è per niente vero! Sei una persona fantastica, con o senza poteri> affermò dandomi un bacio sulla fronte, quando all'improvviso mi alzai di scatto e corsi in bagno a vomitare
W.C: <tutto ok?> mi chiese preoccupato e io gli lanciai uno sguardo come per dire: "fai sul serio?"
W.C: <va bene, non è tutto ok> disse e mi aiutò ad alzarmi per poi farmi coricare, e andò in bagno tornando poi da me con un termometro in mano
W.C: <proviamo a misurarti la febbre> disse e io mi misi il termometro sotto l'ascella, aspetta un minuto finché non sentii un "bip bip". Wild Curd lo prese per leggere la temperatura.
W.C: <no no, non va per niente bene, 39.5> mi disse rimbocchiamomi per farmi stare al caldo
W.C: <ora stai qui, vado ad avvisare i tuoi fratelli> mi disse ed io annuii stancamente, dopo 20 minuti i miei fratelli vennero da me tutti preoccupati
A: <stai bene?> mi chiese
IO: <starei meglio se non mi facesti domande idiote> dissi massaggiandomi la nuca
D: <ora noi ti cureremo fin quando non starai bene> disse abbracciandomi
O: <ti ho preparato una minestra> disse Ojo porgendomela ed io la presi mangiandola con gusto
NI: <non capisco perché la stiate guardando così tanto, ha solo un po' di febbre, mica sta per morire> disse acida
W.C: <chiudi un po' la bocca> disse scortese e poi mi diede altre coperte
IO: <Wild, in effetti ha ragione, non sto mica per morire. Ma te mi farai morire di caldo con tutte queste coperte> dissi lamentandomi
N: <hai bisogno di qualcos'altro?> mi chiese
IO: <solo del computer> dissi e lui con le sue braccia elastiche me lo porse
AC: <presto starai meglio con questaaaaa> disse o meglio cantò porgendomi una tazza di te e noi la guardammo
AC: <che c'è? Sapete che non riesco a resistere> si giustificò e noi scoppiammo a ridere, ovviamente Nicole no.
IO: <grazie mille ragazzi ma potreste uscire, vorrei mettermi qualcosa di più comodo> dissi e loro annuirono uscendo.

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