CAPITOLO 25

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Appena mi fu tolta la benda aprii subito gli occhi e rimasi a bocca aperta per quello che vidi....






































































Siamo in cucina, la luce è spenta, c'era un tavolo tutto preparato con delle candele profumate accese, e in giro per la cucina e in sala c'erano un sacco di palloncini luminosi.

Questi:

IO: <come? Cosa?> incominciai a chiedere senza parole ma davanti a me apparve Wild Curd con un mazzo di fiori

Questi:

W.C: <per te my lady> sorrise facendo un inchino ed io arrossii
IO: <grazie, ma..perchè tutto questo?> gli chiesi emozionata posando i fiori in un vaso con dell'acqua
W.C: <perchè volevo, dai vieni, ti faccio accomodare> disse e mi spostò leggermente la sedia un po' indietro, non appena mi sedetti rimise la sedia un po' più avanti
W.C: <ecco la prima portata, pasta al pesto> disse mettendomi la pasta nel piatto e lo stesso fece nel suo, incominciammo a mangiarla tranquillamente e qualche volta ci scambiavamo qualche occhiata dolce
IO: <allora...sul serio, perchè questa cena?> gli chiesi timidamente
W.C: <niente di che, volevo fare una cenetta intima con te, da soli, per una volta> disse accarezzandomi la mano dolcemente ed io rabbrividii a quel gesto, dopo il primo arrivò il secondo: cotoletta con patate al forno
IO: <hai preparato proprio una cenetta raffinata eh?> gli chiesi sarcastica
W.C: <cos'è? Non ti piace?! Oddio scusa...> disse allarmato ma io gli afferrai la mano ridacchiando
IO: <no Wild, è perfetta, le cose troppo raffinate non fanno per me> dissi sincera
W.C: <appunto mi chiedevo chi ti avesse convinto a vestirti in quel modo> disse indicandomi
IO: <sono orribile vero? Lo sapevo! Io quelle le ammazzo!> dissi impanicata
W.C: <sei bellissima, anzi, sei la ragazza più bella che io abbia mai conosciuto> disse con voce tranquilla rassicurandomi ed io arrossii sorridendogli e lui ricambiò, mentre stavo mangiando notai Wild Curd giocherellare con le dita della mia mano destra, perciò io timidamente intrecciai le nostre mani e lui stupito dal mio gesto ricambiò la stretta. Passammo tutta la cena con le mani intrecciate fino al dolce, per me un budino alla vaniglia, lui invece al pistacchio
W.C: <prova a assaggiarlo, è buonissimo> mi suggerì prendendo un cucchiaino di budino porgendomelo, la cosa più intelligente da fare era prendere in cucchiaino in mano, ma ovviamente io sono stupida e lo mangiai dalla sua mano
Da quando che sei così audace?
Guarda, non lo so nemmeno io.

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