Capitolo 12

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POV LELE

Sento una frase uscire dalla bocca di Tancredi che equivale non a una coltellata nel petto, ma ben dieci coltellate nel petto

T: NON MI PARE CHE A LELE DIA COSÌ FASTIDIO LA MIA PRESENZA, FINO A POCHI MINUTI FA INFAT-

Una scarica di rabbia si estende nel mio corpo, i miei occhi sono "infiammati" e accecati dall rabbia, le mani stese lungo i fianchi strette in un pugno, i denti che digrinano e poi la mia voce che zittisce tutte le altre e contiene tutte le emozioni che provo

L: CHIUDI QUELLA BOCCA, NON HAI ANCORA CAPITO CHE MI DEVI LASCIARE IN PACE E SMETTERLA DI GIOCARE CON I MIEI SENTIMENTI? SMETTILA DI CERCARMI E SEGURIMI DICENDO "TI AMO" QUANDO NON LO PENSI VERAMENTE. SMETTILA SONO STANCO DELLE TUE CONTINUE BUGIE E PERSE PER IL CULO.

T: Lele cosa stai dicendo...

L: STO DICENDO CHE SE DAVVERO TENESSI A ME, NON ANDRESTI A URLARE AI QUATTRO VENTI CHE "FINO A POCO FA NON MI DISPIACEVA LA TUA COMPAGNIA"

Non lascio nemmeno il tempo a Tanc di metabolizzare le mie parole che mi lego velocemente un asciugamano in vita e esco dalla doccia, facendo sbattere qualche secondo dopo la porta del bagno.

Diego è dietro di me, che appena vede il mio corpo scosso dai singhiozzi si avvicina a passo svelto e mi attira 8n un abbraccio rassicurante

D: Ehy cucciolo, va tutto bene...ci sono io con te. Ora calmati, ci vestiamo e poi ci sediamo sul letto e mi racconti tutto quello che è successo in quel bagno prima che arrivassi.

Io annuisco e mi dirigo verso il mio letto per prendere la divisa da indossare, stessa cosa fa Diego per poi sederci entrambi sul letto

D: Allora sei pronto? Ti va di parlarne?

Il mio corpo e scosso da un altro singhiozzo, Diego mi stringe a se per farmi tranquillizzare, finché prendo un bel respiro e comincio a raccontare di cosa fosse successo nel bagno...

L: Come sai sono andato bagno per lavarmi, quando sono entrato ho trovato Tanc che si lavava con la tenda della doccia non tirata...
Poi come se niente fosse e con fare provocatorio è uscito dalla doccia legandosi un asciugamano in vita, mentre si avvicinava pian piano a me. Mi ha cominciato a palpare..

Appena dico quest'ultima frase, vedo Diego che diventa rosso dalla rabbia; con uno scatto si alza e si dirige con passo pesante verso il bagno. Mi alzo velocemente dal letto e riesco ad afferrarlo per un soffio, prima che sfonda con un calcio la porta e strozzi Tanc.

L: Diego ti prego...calmati. Devo ancora finire di raccontarti

Diego prende dei bei respiri e poi ci risediamo entrambi sul letto.

L: Stavo dicendo mi ha cominciato a toccare e mi ha sussurrato all'orecchio che avevo iniziato io questo gioco e poi mi ha baciato, all'inizio mi sono irrigidito e ho cercato di allontanarmi. Poi mi sono lasciato andare...È STATO UN CAZZO DI ERRORE.

Mi fermo un attimo per riprendere fiato e poi ricomincio

L: Poi sei entrato tu e di corsa siamo rientrati nelle doccia. Avete iniziato a litigare e poi ha detto quella frase. Quella che mi ha distrutto, facendomi sentire maggiormente una merda. Quando ha detto "non mi sembrava che gli dispiacesse poco fa" mi ha fatto capire che per lui sono solo un gioco. Ogni volta che mi guarda con quegli occhi con indifferenza, mi sento spaccare in due da dolore...

I miei occhi ormai sono nuovamente inondati dalle lacrime. Diego mi prende la mano e la stringe fra le sue

D: Calmo, ci sono io, supereremo anche questo. Ci sarò sempre, te l'ho promesso il giorno in cui siamo diventati migliori amici. Sono tuo fratello ricordatelo, non ti lascerò mai.
Ora andiamo in bagno, così ti sciacqui il viso e poi andiamo a mangiare.

Annuisco e lo seguo in bagno, per fortuna Tancredi è già uscito, altrimenti non so Diego cosa gli avrebbe fatto e nemmeno io so come avrei reagito se lo avessi visto.

---Skip time---cena---

POV LELE

Siamo finalmente a cena, vicino a me sono seduti Diego a destra è a sinistra Valerio.

Mentre stavamo scendendo a cena, ho elaborato un piano di "vendetta" per far ingelosire Tanc. Dopo cena lo racconterò a Diego e se sarà d'accordo con me, chiederò aiuto a qualcuno di speciale per il mio piano

Mangiando e chiacchierando, la cena finisce in fretta e i sorveglianti ci accompagnano nella "sala relax".

Mi avvcino a Diego che sta parlando con Gian e gli chiedo se posso parlargli un attimo. Diego acconsente e saluta Gian per poi seguirmi in camerata.

L: Diè ho bisogno del tuo aiuto

D: Che cos'hai in mente?

L: Devo far ingelosire Tanc. Vuole la guerra? E guerra sia

D: Ricordami perché sono ancora il tuo migliore amico?

L: Perché mi ami

D: Vero. Quindi che piano hai in mente?

L: Chiederò aiuto a......

Me: Ehm...ciaooo. Sono viva, da più di un mese che non avevo idee per sto libro e poi boom l'ispirazione. Ho già fortunatamente un'idea per il prossimo capitolo, quindi spero di riuscire a finirlo il prima possibile. Buona lettura, spero che il capitolo vi piaccia ❤🍓

Un amore al collegio ~Tankele~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora