T/n pov
"Qui non c'è" dissi a Mikasa andando verso di lei
"Neanche qui" disse lei portandosi una mano sulla fronte.
"Abbiamo cercato per tutta la città, siamo sicure di non aver tralasciato nulla?" Chiesi alla corvina.
"Ti ho portata in tutti i luoghi che lui frequenta di solito, e se fosse in un'altra città?"
"E se fosse tornato in Germania...?"
Mikasa sgranò gli occhi.
"In effetti puoi aver ragione..." disse lei abbassando lo sguardo.
"Ho un'idea, seguimi."Feci come mi disse Mikasa, la seguii e vidi che mi aveva portato a casa sua.
"Perché siamo qui?"
"Se Grisha ha comprato i biglietti per un aereo online possiamo vedere se è effettivamente partito o se ci stiamo solo facendo delle pippe mentali" disse lei prendendo le chiavi di casa e entrando nell'abitazione.
La corvina andò nella stanza dei suoi genitori e prese il computer di suo padre.
"Avevi ragione" disse guardando lo schermo "ha preso un biglietto per la Germania una settimana fa, se corriamo possiamo arrivare all'aeroporto"
"Per quando è previsto il volo?"
"Le 15, ora sono le 14,50"
"Sbrighiamoci"Mikasa mise a posto il computer e, dopo aver lasciato casa sua, ci mettemmo a correre il più velocemente possibile verso l'aeroporto. Ci scontrammo contro diverse persone ma non avevamo tempo per scusarci, quindi le ignorammo tutte.
Appena arrivati all'entrata, cercammo di entrare, ma una persona prese me e Mikasa da dietro e bloccò i nostri movimenti.
"E TU CHI SEI?! LASCIACI ANDARE NON ABBIAMO TEMPO PER QUESTE COSE" si divincolò Mikasa, ma quello che ricavò fu una botta in testa con un bastone di ferro.
"MIKASA"
"Fai silenzio o farai la stessa fine della tua amichetta"Quella voce... L'avevo già sentita da qualche parte, ma non ricordavo proprio dove o quando l'avessi sentita.
Girai di poco la testa e vidi che era quella misteriosa persona incappucciata, i capelli neri che fuoriuscivano dal cappuccio, non riuscivo a vedere quella persona in volto.
"Chi sei tu...?" Gli chiesi a bassa voce, anche se l'aeroporto non era affollato preferii non alzare la voce.
"Non è affar tuo"
Cercai di dimenarmi anch'io dalla sua presa, ma la persona mi strinse ancora più forte e mi premette un fazzoletto bagnato con una sostanza che mi fece perdere i sensi.Non so quanto tempo passò, quando mi sveglio ero legata ed ero sdraiata sul sedile posteriore di una macchina in movimento, insieme a me c'era anche Mikasa, anche lei legata.
Al volante c'era la persona misteriosa, non si era accorta che mi fossi svegliata, adesso era senza cappuccio e potevo vedere chiaramente chi fosse. Una donna corvina, che avevo sicuramente già visto.
Quella donna...
Era Faith.
Iniziai a farmi tantissime domande: perché è qui? Non l'avevano arrestata? Perché ha rapito me e Mikasa? È per caso un complice di Grisha? Avevano programmato tutto questo insieme? Anche il tentato omicidio di Eren?
Avevo uno strato di tessuti legato intorno alla bocca in modo che stessi zitta.
Faith non si era ancora accorta che io fossi sveglia, era rimasta la solita stronza cogliona.Dopo poco anche Mikasa iniziò ad aprire gli occhi e anche per lei ci vollero un paio di minuti prima di realizzare dove fosse e cosa fosse successo.
Appena si svegliò del tutto, il suo sguardo si posò sul mio e la vidi rilassarsi un minimo.
Le sue mani erano legate dietro la schiena, notai che riuscì a prendere qualcosa dalla tasca dei suoi jeans, un coltellino svizzero, per poi iniziare a tagliare la corda con cui era legata.
"Dannazione" imprecò Faith battendo le mani sul volante.
"Il semaforo rosso proprio ora non ci voleva"
Le mani di Mikasa sfregarono più velocemente il coltello sulla corda e dopo poco essa si spezzò.Si tolse velocemente anche la corda sulle gambe e iniziò a slegare anche me. Infine ci togliemmo il tessuto che copriva le nostre bocche e potremmo finalmente respirare a pieni polmoni.
Faith ovviamente era così cogliona che non si accorse assolutamente di nulla e se ne stava beata a fumare una sigaretta in macchina.
Mikasa diede un pugno sulla guancia di Faith, la quale dovette ancora realizzare il tutto.
"COME AVETE-" Mikasa le tirò un altro pugno rompendole il naso.
"Veloce andiamocene!" Ella sbloccò le portiere della macchina e scappammo via.Angolo autrice
Ciao persone belle. Allora, non sono brava a scrivere dei rapimenti ok? Quindi se non è di vostro gradimento sapete perché ahahaha.
Vi chiedo scusa per non aver aggiornato per così tanto tempo, ma è stato un periodo un po'turbolento, spero possiate capirmi.
Ci vediamo nel prossimo capitolo ♥️
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-No matter how you are (Eren x Reader)
FanficT/n Ackerman, una ragazza di 16 anni, si trasferisce in una nuova città in Giappone assieme a suo fratello Levi, 24 enne, nonché suo tutore da quando i loro genitori sono venuti a mancare. T/n frequenterà la "Titans Shiganshina High School" e incont...